16 Settembre 2024

Il neoeletto Consiglio dell’Abi, che si è riunito dopo l’Assemblea annuale, accogliendo l’indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo, ha rieletto per acclamazione Patuelli Presidente dell’Abi

L’obiettivo del Def per il Pil 2024 è alla portata. Non serve una manovra “lacrime e sangue” per ridurre il debito. In un “contesto globale instabile e incerto l’economia italiana conferma un’ottima tenuta, gli andamenti macroeconomici sono positivi” ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto all’assemblea dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, che si è svolta martedì 9 luglio a Roma. All’assemblea, aperta dal presidente Antonio Patuelli, è intervenuto anche il governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Il neoeletto Consiglio dell’Abi, che si è riunito dopo l’Assemblea annuale, accogliendo l’indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo, ha rieletto per acclamazione Patuelli Presidente dell’Abi.

Il ministro dell’Economia del governo Meloni ha aggiunto che “negli ultimi 3 anni l’andamento della crescita è stato più sostenuto da altri paesi dell’area euro. I dati del primo trimestre sono in continuità con questo. Il rialzo del pil dello 0,3% è confortante perchè ad oggi la crescita acquisita sarebbe già pari allo 0,6 e salirebbe allo 0,9% se le stime del governatore fossero confermate”. Di qui, la conclusione di Giorgetti: “L’uscita dalla condizione di paese ad alto debito è un obiettivo raggiungibile” e “senza una manovra lacrime e sangue”. L’obiettivo può essere raggiunto “semplicemente” sulla base di “una seria politica di controllo della dinamica della spesa pubblica e di miglioramento dell’efficienza del prelievo fiscale, senza un inasprimento delle aliquote d’imposta”. “Sebbene l’andamento dell’economia risenta ancora di fattori di ordine sovranazionale – ha continuato il responsabile dell’Economia e delle Finanze -, in particolare le decisioni delle banche centrali, con tutte le cautele del caso siamo fiduciosi che l’obiettivo di crescita dell’1% fissato nell’ultimo DEF sia ampiamente alla nostra».
La sfida è il progressivo invecchiamento della popolazione. Una “tendenza demografica che – ha detto il responsabile del Mef – va invertita. Il governo continuerà e intensificherà le politiche a favore delle famiglie con figli a carico. Anche le banche facciano una riflessione su come contribuire a questa sfida”. “Il sistema bancario, finanziario e assicurativo può e deve contribuire al raggiungimento dei diversi obiettivi che attendono il nostro paese, anche affiancando l’operatore pubblico nel fornire supporto”.

Giorgetti: insolvenze su garanzie pubbliche sotto controllo
L’andamento delle “insolvenze” sui prestiti bancari garantiti dallo Stato sui finanziamenti “è contenuto e sotto controllo”oltre che in calo, ha detto Giorgetti. Il ministro ha ricordato come dei 300 miliardi circa al 31 dicembre, più della metà (167) era riferito ai prestiti Covid e crisi energetica.

«No politica industriale di incentivi a pioggia, focus su competitività»
Dal punto di vista delle scelte di politica economica, il ministro ha lanciato un messaggio chiaro: “Non possiamo adottare politica industriale di incentivi a pioggia come fatto da Paesi emergenti” e la nostra politica economica “punterà a migliorare la competitività di sistema, ridurre la burocrazia, accrescere le competenze dei lavoratori, far sì che i flussi delle lavoratrici e dei lavoratori non siano a senso unico”. Tutto ciò “consentirà di gettare le basi di una fase di crescita più sostenuta dell’economia”.

Panetta: «Nel primo trimestre 2024 crescita dello 0,3%»
In Italia “nel primo trimestre di quest’anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3 per cento, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo”, ha invece chiarito il governatore di Bankitalia Fabio Panetta in occasione dell’intervento all’assemblea dell’Abi. Secondo Panetta, “continua l’espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 – ricorda il governatore – le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento”.

Il Governatore di Bankitalia: Italia ha punti di forza ma no eccessivo ottimismo
L’economia italiana, ha continuato Panetta, cresce “a ritmi moderati” e può contare “sull’irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche”. Secondo il governatore di Bankitalia si tratta di fattori che “ci consentono di guardare avanti con fiducia, ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo”. “La solidità delle banche rappresenta oggi un elemento di forza del nostro sistema produttivo”, ha rimarcato il governatore.

«Banche contribuiscano a rilancio economia italiana»
Le banche, ha continuato Panetta, hanno “ora il compito di accompagnare la ripresa della domanda, affiancando famiglie e imprese ed evitando che il credito possa costituire un freno ai consumi e agli investimenti”. “Potranno, per questa via, contribuire al rilancio dell’economia italiana” ha sottolineato. Il governatore ha ricordato come la contrazione del credito all’economia provocata dalla restrizione monetaria non ha avuto effetti dirompenti, a differenza di quanto avvenuto in passato. “Ciò riflette anche la robusta condizione reddituale e patrimoniale delle banche, cui ha contribuito la riforma normativa avviata dopo la crisi finanziaria”.

«Aumento salari inevitabile per recupero potere d’acquisto»
Il timore in Europa della crescita dei salari che preoccupa per i potenziali effetti dell’inflazione secondo il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta non è giustificato. “L’attuale aumento delle retribuzioni rappresenta un inevitabile recupero del potere d’acquisto, destinato ad affievolirsi a mano a mano che si ridurrà la perdita da recuperare” ha affermato parlando all’assemblea dell’Abi. È lontano il tempo che via Nazionale agitava lo spauracchio della spirale salari-prezzi. Panetta aggiunge che “i minori costi degli input produttivi intermedi e i cospicui profitti sin qui accumulati consentono alle imprese di assorbire la crescita salariale senza trasferirla sui prezzi finali”. Nella sua analisi il Governatore ha aggiunto: “l’incremento del costo del lavoro da un lato e il calo dei prezzi dell’energia e del costo del capitale dall’altro favoriranno un aumento del rapporto capitale-lavoro e della produttività, contribuendo anche per questa via a contenere le pressioni inflazionistiche.

«Il calo dei tassi proseguirà con gradualità»
“La riduzione dei tassi ufficiali potrà proseguire con gradualità, accompagnando il ritorno dell’inflazione all’obiettivo, se gli andamenti macroeconomici rimarranno in linea con le attese del Consiglio direttivo della Bce”. Così Panetta, precisando che “Se eventi inattesi rischiassero invece di allontanarci dal sentiero previsto, in una direzione o nell’altra, dovremo essere pronti ad adeguare prontamente le nostre decisioni”. Secondo Panetta “dovremo essere pronti a rispondere con rapidità a nuovi shock che potrebbero allontanarci, verso l’alto o verso il basso, da quella traiettoria”.

«Lente Bankitalia su criptoattività banche
Lente della Banca d’Italia sulle criptoattività e sulle nuove norme europee (il regolamento Micar) che daranno “ordine al mercato”. Come annunciato da Panetta le nuove disposizioni accrescono in alcuni casi “responsabilità degli intermediari di questo mercato – sia quelli tradizionali sia gli altri”. “Essi – si legge nel suo intervento all’Abi – dovranno inoltre garantire la robustezza della tecnologia utilizzata sotto il profilo tecnico e legale, anche al fine di contrastare operazioni con finalità illecite o criminose. Saranno tenuti in particolare ad assicurare il rispetto delle norme antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo, oltre che l’osservanza delle misure sanzionatorie stabilite a livello internazionale”. Per far fronte a queste esigenze gli intermediari dovranno dotarsi, sin dalla fase di pianificazione delle nuove iniziative, di competenze adeguate e di efficaci funzioni di controllo”. “Nei prossimi giorni pubblicheremo una comunicazione al mercato su questa materia, al fine di favorire un’applicazione di Micar che contribuisca a preservare il regolare funzionamento dei mercati e del sistema dei pagamenti e a salvaguardare i detentori di questi strumenti” ha annunciato Panetta.

Patuelli: ripensare l’Ace per favorire le imprese
Le banche italiane chiedono al Governo di “ripensare” l’Ace “per favorire le imprese a rafforzare le solidità indispensabili per nuovi investimenti”. Così il presidente dell’associazione, Antonio Patuelli, nella relazione che ha aperto l’assemblea annuale dell’associazione. Da Patuelli anche un richiamo all’importanza di un terreno di gioco livellato per poter operare. “Piena e corretta deve essere la concorrenza fra big tech, cripto attività e banche, con regole identiche, anche fiscali, e uguale Vigilanza, nella società aperta, senza sopraffazioni monopoliste tecnologiche, per un’economia competitiva, democratica e sostenibile, mai rassegnata e inerte verso i cambiamenti climatici”.
A giudizio del presidente dell’Abi, “uguali regole sono indispensabili anche in Italia per garantire l’uguaglianza nei punti di partenza per la corretta concorrenza, come per la piattaforma “PagoPA”, per la quale è stata trovata una soluzione equilibrata”.

Patuelli: tassazione su risparmio è pesante, va ridotta
I risparmiatori in Italia, ha sottolineato Patuelli, subiscono “una pesante tassazione che spesso li orienta ad investire all’estero” e che va quindi ridotta. Secondo il presidente dell’Abii oggi “i risparmiatori che investono a medio e lungo termine subiscono una tassazione di quasi il 60% del reddito lordo prodotto dalle banche: si sommano l’Ires, l’addizionale del 3,5% e quelle locali, la cedolare secca sui dividendi, l’Irap, l’Imu e l’imposta del bollo”. Il risparmio investito in strumenti di liquidità delle banche è indispensabile per erogare prestiti, ha aggiunto.

«Servono misure per giovani e patrimonio imprese»
Servono misure per favorire il lavoro giovanile e il patrimonio delle imprese, ha messo in evidenza il presidente dell’Associazione bancaria italiana. Secondo Patuelli “è fondamentale un’economia più patrimonialmente solida in tutti i settori: chiediamo che venga ripensata l’Ace per favorire le imprese a rafforzare le solidità indispensabili per nuovi investimenti”. “L’Italia – ha aggiunto – deve sviluppare nuovi progetti per favorire le iniziative economiche e di lavoro dei giovani, non solo per l’acquisto della prima casa, per fornire ai giovani più possibilità di lavoro qualificato, competitive con quelle degli altri Stati europei”.

Il presidente dell’Abi: «Completare l’unione bancaria e dei mercati»
“Il completamento delle Unioni bancaria e dei mercati dei capitali sono priorità da realizzare con un ’disegno centrale’, evitando la moltiplicazione delle norme, favorendo la competitività delle banche nella Ue e la prevenzione nelle crisi bancarie, con i Fondi interbancari che debbono essere preferiti alle più costose ’risoluzioni’ e a misure come il ’bail in’: debbono essere sempre rispettati i risparmiatori e i lavoratori”. Lo ha detto il presidente dell’Abi. “Debbono essere evitate penalizzazioni per chi detiene il debito pubblico” ha aggiunto precisando che “fra i più ambiziosi obiettivi strategici per costruire una vera Unione europea, che eviti la concorrenza economica fra gli Stati membri, vi è l’armonizzazione dei sistemi e delle aliquote fiscali”. “Le banche – ha aggiunto Patuelli – hanno assoluta necessità di avere stabilità delle tantissime norme internazionali, europee e nazionali che vanno semplificate: nel 2023 quelle indirizzate alle banche sono state diverse migliaia”. Secondo il presidente dell’Abi inoltre “abbiamo ragione nel sostenere che l’Unione bancaria possibile è quella basata su identiche regole di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia, con Testi unici, ’Codici’, riforme che non costano che semplifichino, razionalizzino e tolgano disparità nell’Europa e favoriscano le aggregazioni bancarie per la competizione delle banche europee con quelle del resto del mondo”.

«Fintech competano con banche ad armi pari»
Il presidente dell’Abi ha chiesto “piena e corretta concorrenza fra big tech, cripto attività e banche, con regole identiche, anche fiscali, e uguale vigilanza”. Nel suo intervento all’assemblea dell’associazione, il presidente ha ricordato come “uguali regole sono indispensabili anche in Italia per garantire l’uguaglianza nei punti di partenza per la corretta concorrenza, come per la piattaforma ”PagoPA”, per la quale è stata trovata una soluzione equilibrata”.

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