23 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

di Emanuele Bonini

I dati Eurostat: Penisola al decimo posto con una spesa pubblica complessiva pari a 93,6 euro per abitante. E solo 3 cittadini su 10 pensano che l’indipendenza del sistema giudiziario sia “abbastanza buona” o “molto buona”.

L’Italia investe meno degli altri partner europei sulla giustizia, con gli italiani che non la ritengono autonoma quanto dovrebbe. E’ quanto emerge dai dati Eurostat diffusi oggi per mostrare come e quanto gli Stati membri dell’Ue stanno lavorando per centrare gli obiettivi posti dal programma per lo Sviluppo dell’Onu. Si tratta di una serie di azioni in tanti ambiti al fine di garantire una società più equa, più inclusiva e più moderna.
L’obiettivo numero 16 di questa agenda riguarda il capitolo «Pace, giustizia e istituzioni forti», e l’istituto di statistica europeo fornisce dati relativi alle spese governative per i tribunali. L’Italia è decima nell’Ue, con una spesa pubblica complessiva pari all’equivalente di 93,6 euro per abitante. Un dato inferiore alla media comunitaria, se si guarda a quanto gli Stati membri dell’Ue spendono, a persona, per potenziare la giustizia civile.

Il confronto
Dati contabili alla mano, la Penisola non tiene il passo dei Paesi del nord. Lussemburgo (202 euro), Germania (155), Regno Unito (140), Svezia (128), Irlanda (124), Austria (116), Paesi Bassi (112) e Belgio (100) sono quelli che investono nella giustizia più del governo di Roma, superato in questa speciale classifica anche dalla Slovenia (96).
La spesa pubblica tricolore non figura agli ultimi posti in Europa, e di per sé è già una buona notizia. Peccato che agli investimenti di non primo ordine corrisponda una percezione anche peggiore sul funzionamento della giustizia. Solo tre cittadini su dieci (32%) ritengono che l’indipendenza del sistema giudiziario sia «abbastanza buona» o «molto buona». Nel territorio dell’Ue, dove in media una persona su due (56%) crede nell’indipendenza del terzo potere e in alcune aree come al Danimarca questo non è in discussione (87%), solo in Croazia (26%), Slovacchia (29%) e Bulgaria (30%) si ha una percezione più negativa di giudici e avvocati.
A voler guardare gli aspetti incoraggianti, c’è un piccolo incremento nella fiducia degli italiani circa l’autonomia del potere giudiziario: nel 2016, pensava fosse indipendente il 25% della popolazione. Il dato è cresciuto di sette punti percentuali nel giro di due anni. Segno che qualcosa sta cambiando.

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