20 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Massimo Franco

Il rischio di una spaccatura è troppo vistoso per consentire ai Cinque Stelle di smarcarsi. Dall’opposizione di sinistra è partita un’offensiva che la maggioranza non può avallare


I distinguo del passato in materia di immigrazione, stavolta, saranno diplomatizzati. Il modo in cui il governo si prepara a affrontare l’ennesimo caso della nave di una Ong con quarantanove migranti a bordo non dividerà Movimento Cinque Stelle e Lega. La coincidenza col dibattito parlamentare sulla Diciotti, nel quale si deciderà sull’autorizzazione a procedere contro il leader leghista e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, compatta l’esecutivo. Il rischio di una spaccatura è troppo vistoso per consentire ai Cinque Stelle di smarcarsi. Dall’opposizione di sinistra è partita un’offensiva che la maggioranza non può avallare. E così, mentre il vicepremier dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, assicura che non si ripeterà con la nave Mar Jonio il palleggio delle responsabilità della Diciotti, Salvini ha chiesto di arrestare il comandante: avrebbe violato l’ordine della Guardia di Finanza di tornare verso la Libia. E aspetta le mosse della magistratura, dopo che la Finanza ha sequestrato la nave come condizione per permettere lo sbarco.

Patto di potere
Quanto al premier Giuseppe Conte, si è subito allineato alla maggioranza, annunciando per oggi un intervento a favore di Salvini: «C’è una chiara linea che il governo sottoscrive. Il concetto di accoglienza è diverso da quello di sbarco. Consentire sbarchi indiscriminati senza limiti» è inaccettabile, secondo Conte. Primo effetto: un governo già diviso, userà il tema dei migranti per mostrarsi unito. Secondo: permetterà ai Cinque Stelle di allinearsi a Salvini, assolvendolo in Parlamento e mostrando all’elettorato un atteggiamento fermo: non vuole regalare alla lega un tema «popolare» e controverso. L’impressione, però, è che influisca più l’appuntamento odierno alla Camera che i calcoli per le Europee. Il patto di potere Di Maio-Salvini, sempre sul punto di spezzarsi, riceve conferme a ogni passaggio delicato. La Lega, tra l’altro, con una certa fantasia ha additato il tempismo col quale sarebbe spuntata la Mar Jonio, parlando di provocazione per condizionare il caso Diciotti; e questo ha favorito il sostegno del M5S.

Gruppi di cattolici oltranzisti
D’altronde, quando Salvini fu accusato di sequestro di persona, il governo reagì rivendicando una responsabilità collettiva. Deve rintuzzare un Partito democratico rianimato dall’elezione del segretario Nicola Zingaretti; e alcuni sindaci di sinistra, pronti a accogliere i migranti. Già emergono sufficienti divisioni in tema di famiglia, per il convegno organizzato a Verona dai gruppi cattolici più oltranzisti insieme con la Lega, mentre il Movimento Cinque Stelle è contrario; e sulla Tav, l’Alta velocità ferroviaria, messa in sordina e rinviata a dopo il voto. Sui migranti non si può aprire un altro fronte: anche se presto, una volta «assolto» Salvini, probabilmente riaffioreranno i contrasti.

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