20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

A Palazzo Chigi duro confronto sulla riforma dei poteri delle Regioni voluta dalla Lega che non approderà al Consiglio dei ministri di mercoledì. Mentre i 5Stelle portano al tavolo anche la questione delle concessioni. Intanto Giorgetti dice: “Non sono interessato a fare il commissario europeo”

Un vertice tesissimo quello di martedì notte a Palazzo Chigi, dopo una giornata di scontri sulla Tav. Con il M5S che fa subito sapere di voler chiedere la revoca della concessione ad Austostrade. “Lo abbiamo sempre detto: chi ha sbagliato deve pagare. E, ve lo assicuro, pagherà! Il mio abbraccio alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi. Lo Stato è con voi!”, ha detto Luigi Di Maio che ha consegnato a Facebok questa dichiarazione prima di arrivare al vertice con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini.
Il leader leghista verso le 22 ha però abbandonato il tavolo, sostituito da Giancarlo Giorgetti, e si è trasferito nello studio televisivo di Carta Bianca per un’intervista. A discutere di autonomia sono rimasti il premier Conte, il vicepremier Di Maio, i ministri Stefani e Fraccaro, il viceministro Garavaglia e il sottosegretario Buffagni. Ma la trattativa è in salita, perché il testo portato dal Carroccio – “pronto per il cdm” – non soddisfa la componente M5S del governo. E così è arrivata la fumata nera: tutto rinviato alla prossima settimana, quando ci sarà un nuovo vertice. Con fonti leghiste che attaccano: “Sull’Autonomia i 5 stelle fanno muro e si nascondo dietro ai burocrati. Ennesima riunione a vuoto. Bloccano qualsiasi iniziativa”. E fonti M5S che replicano:  “L’autonomia è nel contratto e si farà. Le riunioni servono per far condividere le cose. Quando si governa in due le cose di fanno in due. Quindi nessun blocco”.
Sull fronte delle concessioni autostradali, i grillini rilanciano la richiesta della revoca. Proposta portata al tavolo materialmente dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.  Di Maio sembra sul piede di guerra. “Oggi che si inaugura la costruzione del nuovo Ponte a Genova dobbiamo dire delle verità. La prima è che i passati governi se ne sono sempre fregati della sicurezza”, scrive Di Maio su Facebook. Il vicepremier lancia un duro attacco ai concessionari autostradali: “Per anni i concessionari delle autostrade hanno infatti solamente arricchito il proprio portafoglio, aumentando i pedaggi al casello, spesso senza garantire un’adeguata manutenzione. Grazie all’impegno del ministro Toninelli, stiamo per attuare un’autentica rivoluzione che ci consentirà da gennaio del prossimo anno di avere persino tariffe ridotte e recuperi di efficienza anche oltre il 20 per cento”.
Di Maio spiega che  “le tariffe al casello saranno legate ai reali investimenti che i concessionari effettueranno e alla qualità della gestione. Ciò significa che, se non fai gli adeguati interventi, sei fuori. Inoltre i costi di gestione dei concessionari saranno ben monitorati. Tutto questo – conclude – oltre a farci risparmiare parecchio, ci permetterà di garantire anche nelle autostrade più sicurezza per le persone”
La questione è però complicata dal fatto che Atlantia è stata più volte evocata come una possibile partner nell’operazione di salvataggio di Alitalia. Una ipotesi sostenuta dalla Lega, forte anche del fatto che nei giorni scorsi il no dei grillini non sembrava così insuperabile. Un’impressione che adesso deve fare i conti con l’affondo di Di Maio. Iter accelerato per l’autonomia contro concessioni autostradali, il nuovo scontro in sintesi Lega-M5S.
Intanto torna a complicarsi la partita del commissario europeo italiano. Giancarlo Giorgetti ha detto: “Non sono interessato a fare il commissario europeo. Ho fatto a Losanna un intervento in francese perché metà dei delegati presenti parlava quella lingua mi è sembrata una cosa sensata. Ma cosa ce ne frega a noi del commissario europeo, bisognava vincere a candidatura alle Olimpiadi”.

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