22 Novembre 2024

ESTERI/DONNE

Fonte: Corriere della Sera

corbyn

Ma agli uomini gli incarichi più importanti: «cancelliere» sarà John McDonnell, altro esponente della sinistra laburista. «interni» per il «rivale» Andy Burnham

Jeremy Corbyn, neo eletto leader laburista in Gran Bretagna (leggi il ritratto CHI E) ha annunciato i posti chiave del nuovo governo ombra affidando a John McDonnell, esponente della sinistra laburista grande alleato del neo leader, il ruolo di «cancelliere ombra». Ad Andy Burnham, che Corbyn sabato ha battuto nella sfida per la leadership del partito, è stato affidato il ruolo di ministro dell’Interno ombra, mentre Hilary Ben rimane agli Esteri. Ci sono comunque più donne che uomini (16 a 15) nel governo ombra di Corbyn, che risponde così alle accuse: «I ruoli come quello di cancelliere erano stati pensati in un’epoca in cui le donne non potevano nemmeno votare. Oggi i ruoli chiave del governo sono altri, come quelli all’educazione e alla salute».

Il ruolo di segretario di Stato sarebbe stato rifiutato da alcuni candidati, tra cui la favorita Gloria de Piero, 42 anni, già ministro della parità e che ora va al ministero per Young People and Voter Registration. La posizione, alla fine, è andata a una donna: Angela Eagle, già ministro ombra per Ed Miliband. L’incarico, che le farà sostituire il leader durante i question time, sarebbe stato assegnato in un secondo momento, proprio per cercare di frenare le critiche, rivelano i siti britannici. «Unito e dinamico» sono però gli aggettivi scelti da Corbyn per descrivere il suo governo. C’è anche un ministro per la salute mentale, Luciana Berger.
Tra le critiche arrivate al nuovo leader laburista quelle di Janet Royall, che era alla guida del Labour alla Camera dei Lord quando era leader Ed Miliband, che ha espresso «preoccupazione e rammarico per l’assenza di donne alla guida del mio partito», cosa che ha definito «un passo indietro».

Scontro con Cameron sulla legge per gli scioperi

Intanto è già scontro tra il governo conservatore di David Cameron Corbyn. La ragione del contendere è la Union Bill, proposta di legge voluta fortemente dai Tory che introduce una serie di restrizioni al diritto di sciopero e proprio oggi approda in aula a Westminster. Molto dura la posizione di Corbyn, che ha parlato di «attacco ai lavoratori». Si apre quindi una sfida coi conservatori che ricorda quelle degli anni Ottanta tra l’allora premier Margaret Thatcher e l’opposizione Labour. Il leader dell’opposizione ha anche ricordato che fra gli stessi deputati conservatori c’è chi ha paragonato alcune parti della proposta di legge ai provvedimenti introdotti durante la dittatura franchista in Spagna.

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