Fonte: La Repubblica
“Voglia di fare politica? Se ci sono le condizioni. Per ora ascolto”, così il presidente del Senato ai giornalisti durante il Festival della Letteratura di Pescara
Non c’è più il Pd di un tempo, almeno secondo Pietro Grasso. Ed è per questo il presidente del Senato ha scelto di lasciare il partito: “Il vero Pd era quello di Bersani insieme a Sel, quello del bene comune”. “Non so se sono uscito io dal Pd oppure è il Pd che non c’è più…”, dice rispondendo alle domande dei giornalisti durante un incontro al Festival della Letteratura di Pescara.
Le parole di grasso sono accolte da un fragoroso applauso. “Voglio chiarire per evitare equivoci – aggiunge – nel senso che quelli erano i valori in cui credevo io ragazzo di sinistra, e che avevo visto per tutta la vita compressi prima dall’essere magistrato, che deve essere autonomo e indipendente, che non si può far influenzare dalle proprie idee soprattutto quelle politiche, e poi dal ruolo istituzionale di presidente del Senato”.
(FORSE) UN FUTURO IN POLITICA
Adesso il presidente di Palazzo Madama non vuole più compromessi, solo la possibilità “di poter esprimere finalmente me stesso”. “Sono passato da una funzione di magistrato ad una funzione ugualmente istituzionale – continua il presidente del Senato – Non ho potuto fare la politica di scontro, ma nemmeno la politica di suggerimento”. Ho voglia di farlo? Non lo so, se ci sono le condizioni forse sì devo vedere, per ora ascolto”.
Una risposta che potrebbe lasciare aperto uno spiraglio alla proposta di PIer Luigi Bersani di lanciarlo come candidato premier per un’ipotetica lista di centrosinistra. “Ha il profilo giusto per la premiership”, aveva detto il leader di Mdp.
GLI OBIETTIVI
Ciò che non è mai cambiato e che non cambierà però “la ricerca della verità, che è sempre stato l’obiettivo principale della mia vita, la priorità, come magistrato”. “Anche quando mi sono spostato in politica non ho perso di vista questi obiettivi”, ha aggiunto.
“Nel mio primo discorso da presidente del Senato dissi che avrei voluto che si facesse una Commissione su tutte le stragi e le mafie che potesse collegare tutto. Il mio appello non fu accolto, si fece la solita Commissione antimafia. La verità – ha proseguito – è qualcosa che dobbiamo alle vittime, e anche al futuro da costruire. Non si costruisce un futuro se non si conosce la verita’ del passato”.