La Grecia introduce la settimana lavorativa di 6 giorni con aumenti salariali, ma scatena polemiche
Il governo greco ha approvato una nuova legge che prevede la settimana lavorativa di 6 giorni in alcuni settori, in particolare in quelle realtà private che sono operative 24 ore su 24.
L’obiettivo degli articoli 25 e 26 della Legge 5053/2023 è quello di contrastare i fenomeni del lavoro sommerso, ma anche di incrementare il reddito dei dipendenti, poiché la loro retribuzione giornaliera per il 6° giorno sarà aumentata del 40% rispetto alla paga giornaliera. Lo riporta l’emittente Ert.
Nel caso in cui il sesto giorno coincida con una domenica o un giorno festivo, il lavoratore ha diritto alla retribuzione giornaliera maggiorata del 115%, che può potenzialmente superare il 115% in caso di lavoro notturno, per il quale si applica un’ulteriore maggiorazione del 25%. L’orario di lavoro non può comunque superare le 8 ore giornaliere.
La misura, definita “barbara” dai sindacati, entrerà in vigore da lunedì. “Non ha alcun senso”, ha detto Akis Sotiropoulos, membro del comitato esecutivo del sindacato dei dipendenti pubblici Adedy, “quando quasi tutti gli altri Paesi civili stanno promulgando una settimana lavorativa di quattro giorni, la Grecia decide di fare il contrario”. Il governo del primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, ha giustificato l’iniziativa come resa necessaria dalla popolazione in calo e della carenza di lavoratori qualificati.