16 Settembre 2024

Israele ha ricevuto una nuova lista di ostaggi nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati oggi. Il segretario Stato Usa Blinken torna in Israele e Cisgiordania

Raggiunto l’accordo per prorogare di altri due giorni la tregua umanitaria tra Israele e Hamas a Gaza: in cambio di 20 ostaggi saranno scarcerati 60 palestinesi. Intesa anche sul quarto rilascio di persone rapite il 7 ottobre: sono nove bambini e due donne quelli consegnati oggi alla Croce Rossa internazionale. Hamas ha informato i mediatori di avere le prove che ci sono dei rapiti in mano alla Jihad islamica, con i quali sarà possibile prolungare la tregua di altri quattro giorni. Sono ancora 184, secondo il Guardian, gli ostaggi israeliani prigionieri a Gaza.

07:37 – Israele ha ricevuto una nuova lista di ostaggi nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati oggi
Israele ha ricevuto una nuova lista di ostaggi nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati oggi, nell’ambito dell’accordo sull’estensione della tregua per altri due giorni. Lo ha riferito il Times of Israel, che cita l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, secondo cui i parenti degli ostaggi sono già stati informati del rilascio imminente. Il giornale sottolinea che non è chiaro quante persone verranno rilasciate (ieri sono stati liberati altri 11 israeliani, portando il totale a 51), mentre altri media palano di dieci ostaggi.

07:04 – Il segretario Stato Usa Blinken torna in Israele e Cisgiordania
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, tornerà questa settimana in Medio Oriente mentre gli Stati Uniti sperano di trovare un modo per estendere il cessate il fuoco a Gaza e ottenere il rilascio di più ostaggi. Sarà il suo terzo viaggio nella regione da quando è iniziata la guerra di Israele contro Hamas il mese scorso. Blinken si recherà in Israele e in Cisgiordania dopo aver partecipato agli incontri incentrati sull’Ucraina martedì e mercoledì a Bruxelles e Skopje. Il Dipartimento di Stato afferma che Blinken “discuterà del diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale, nonché dei continui sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi rimanenti, proteggere la vita civile durante le operazioni israeliane a Gaza e accelerare l’assistenza umanitaria ai civili a Gaza”.

00:31 . Israele libera 33 detenuti in cambio di ostaggi
L’autorità carceraria israeliana ha dichiarato, poco dopo la mezzanotte, che 33 detenuti palestinesi sono stati liberati «durante la notte» secondo i termini dell’accordo di tregua che ha permesso il ritorno degli ostaggi di Hamas. La mossa porta a 150 il numero di prigionieri liberati dopo la scadenza iniziale della tregua di quattro giorni, che può essere rinnovata.

00:26 – Crosetto, contento della tregua, mi auguro sia segnale positivo
Il rischio di un allargamento del conflitto in Medio Oriente «c’è sempre, sono contento della tregua e del rilascio degli ostaggi. Mi auguro che sia un segnale positivo. Quello che ho chiesto durante il mio viaggio in Israele è che occorre che ci sia una differenza fra gli stati democratici e di diritto e organizzazioni terroristiche anche nel combattere le guerre. Le guerre si combattono fra i professionisti delle guerra, bisogna lasciar fuori la popolazione innocente». Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine di alcuni incontri all’Onu.

00:05 – Crosetto vede Guterres, in agenda Gaza e Ucraina
«Abbiamo parlato del ruolo che le Nazioni Unite devono aumentare nel mondo perché se abbiamo una speranza di pace è quella di utilizzare i consessi multilaterali per cercare percorsi che possano in qualche modo» aiutare a risolvere «le situazioni di conflitto che abbiamo aperte. Abbiamo parlato molto di Gaza, abbiamo parlato anche di Ucraina e del Sahel, di tutte quelle zone che preoccupano per la stabilità e la pace. L’Italia e l’Onu hanno sempre cooperato: noi siamo fra i maggiori fornitori delle missioni di peacekeeping, ho confermato la nostra volonta’ di continuare a partecipare, anzi a poter sviluppare un ruolo maggiore nell’Onu nelle aree di principali crisi». Lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo l’incontro con il diretto generale dell’Onu Antonio Guterres.

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