16 Settembre 2024

Usa informati prima dell’attacco. La Casa Bianca: «Non abbiamo appoggiato il raid». Tajani: «Gli italiani in Iran sono al sicuro»

La ritorsione israeliana nei confronti di Teheran si è consumata nella notte con un attacco che ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale. La base ospita da tempo la flotta aerea iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979.
Nella zona di Esfahan ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Tuttavia, la televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come «completamente sicuri». L’Iran ha attivato la propria difesa aerea dopo le notizie di un’esplosione.

Israele lancia un attacco contro l’Iran: le prime immagini
Lo stato islamico ha anche chiuso lo spazio aereo su Teheran e altre città. Il vero obiettivo tuttavia potrebbe essere l’Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company (HESA) la fabbrica iraniana di produzione di droni iraniani usato nel raid della notte tra venerdì e sabato scorso contro lo Stato ebraico, situata nei pressi di Esfahan.
Funzionari Usa hanno confermato alla Cnn che l’attacco è avvenuto, ma ufficialmente la Casa Bianca sino a notte fonda non aveva commentato l’azione israeliana anche se alcune fonti dentro l’Amministrazione hanno fatto filtrare un commento: «Non abbiamo appoggiato il raid». Washington nei giorni scorsi ha ribadito che la decisione di replicare all’offensiva iraniana toccata a Israele. Il segretario di Stato Antony Blinken, prima di partire per il G7 in Italia, aveva incontrato i leader della comunità ebraica a Washington e aveva ribadito che un’escalation non conveniva a nessuno. Ma nel caso di un raid israeliano aveva detto di auspicare sarebbe stato «strategico e limitato il più possibile».
L’Amministrazione Usa era rimasta all’oscuro dell’attacco israeliano, il, 1° aprile, al complesso diplomatico di Damasco dove erano ospitati militari e la leadership dei Guardiani della Rivoluzione. Erano morte 7 persone. Dopo il bombardamento iraniano su obiettivi israeliani, Washington aveva detto al governo iraniano di notificargli la tempistica dell’attacco se mai fosse avvenuto. Secondo quanto hanno riferito alla NBC alcune fonti vicine al dossier, Israele avrebbe comunicato agli americani l’intenzione di attaccare poco prima di lanciare i droni e le munizioni contro gli obiettivi nella Repubblica islamica.
Ieri il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha convocato lo U.S.-Israel Strategic Consultative Group (SCG) per discutere i nodi legati all’attacco «senza precedenti» dell’Iran contro Israele.

07:39 – Fonti di Israele: “Un segnale all’Iran sulla capacità di colpire”
“Un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese”. Lo ha detto una fonte israeliana al Washington Post commentando l’attacco limitato di stanotte sul territorio iraniano, nei pressi di Esfahan. La dichiarazione è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz.

07:36 – L’Australia chiede ai suoi cittadini di lasciare Israele
L’Australia ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare Israele dopo l’attacco israeliano all’Iran. «C’è una forte minaccia di ritorsioni militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe peggiorare rapidamente», ha affermato il dipartimento degli affari esteri e del commercio su X. «Esortiamo gli australiani in Israele o nei territori palestinesi occupati a partire», ha continuato.

07:36 – L’Australia chiede ai suoi cittadini di lasciare Israele
L’Australia ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare Israele dopo l’attacco israeliano all’Iran. «C’è una forte minaccia di ritorsioni militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe peggiorare rapidamente», ha affermato il dipartimento degli affari esteri e del commercio su X. «Esortiamo gli australiani in Israele o nei territori palestinesi occupati a partire», ha continuato.

07:33 – Comandante iraniano: “Nessun danno nell’attacco notturno”
Un alto comandante dell’esercito iraniano, Siavosh Mihandoust, ha dichiarato alla tv di Stato del Paese che non è stato causato alcun danno nell’attacco notturno. Lo riporta il Guardian. Il comandante ha affermato che il rumore udito durante la notte a Esfahan era dovuto ai sistemi di difesa aerea che prendevano di mira «oggetti sospetti».

07:25 – Tajani: “Gli italiani in Iran sono al sicuro”
«Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo gli sviluppi della situazione a seguito delle esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i Ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran». Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l’attacco di stanotte in Iran. «I connazionali sono al sicuro», ha aggiunto Tajani intervistato da Rainews 24.

07:23 – L’ambasciata Usa a Gerusalemme emette un allarme sicurezza
L’ambasciata americana a Gerusalemme emette un avviso di sicurezza per i dipendenti e i loro familiari, limitando i viaggi nelle aree di Tel Aviv, Beersheba e Gerusalemme. L’avviso è stato emesso citando la necessità di «cautela in seguito alle notizie secondo cui Israele ha condotto un attacco di ritorsione all’interno dell’Iran».

07:19 – Teheran riapre lo spazio aereo
L’Iran ha revocato le sospensioni dei voli introdotte dopo le notizie di esplosioni vicino a una base militare nella provincia di Esfahan, secondo il portavoce dell’Organizzazione per l’aviazione civile, riportato dalla tv Cnn. «Vi informiamo che le restrizioni operative imposte agli aeroporti sono state rimosse e le compagnie aeree possono effettuare voli di linea», ha detto il portavoce. I voli sono ripresi all’aeroporto di Mehrabad e all’aeroporto internazionale Imam Khomeini, i due principali aeroporti della capitale iraniana, Teheran, dopo essere stati sospesi a seguito dell’attacco israeliano della notte. L’Iran aveva sospeso tutti i voli diretti alle città di Teheran, Isfahan e Shiraz, gli aeroporti dell’Ovest, del Nord-Ovest e del Sud-Ovest, ha riferito la TV statale Mehr.

07:16 – L’Iran minimizza: “Situazione tranquilla a Esfahan”
L’agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr News riporta che la città di Esfahan è «completamente calma» poche ore dopo la segnalazione di esplosioni vicino all’aeroporto della città, mentre i media della Repubblica islamica minimizzano le conseguenze del raid. Lo riferisce Al Jazeera. «Le persone continuano la loro vita normale», secondo la diretta tv, che ha mostrato il traffico mattutino nell’incrocio principale della città, sottolineando tuttavia che «si sono sentiti dei rumori sopra la città» a Esfahan ore prima e aggiungendo che «diversi Uav sono stati abbattuti».

07:14 – Austin ha sentito Gallant prima dell’attacco
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin aveva parlato ieri con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant delle «minacce regionali e delle azioni destabilizzanti dell’Iran in Medioriente». È quanto riferito dai media statunitensi, che citano un rapporto del Pentagono, secondo il quale la chiamata è avvenuta prima che Israele effettuasse l’attacco all’Iran. I due avrebbero anche discusso «dell’importanza di aumentare e sostenere il flusso di aiuti umanitari ai civili di Gaza, anche attraverso la nuova rotta dal porto di Ashdod in Israele».

07:12 – Allerta di 72 ore nel Golfo Persico
L’agenzia per la sicurezza marittima britannica Ukmto ha diramato un’allerta di 72 ore nel Golfo Persico in seguito alle notizie di un attacco israeliano in Iran. «Le imbarcazioni che stanno transitando nel Golfo Persico e nell’area occidentale dell’Oceano indiano potrebbero registrare un aumento delle attività di droni nella regione – si legge nel bollettino -. Al momento non ci sono indicazioni di mercantili nell’area. I comandanti segnalino ogni attività sospetta, e di droni, all’Ukmto. L’avviso di sicurezza è valido per 72 ore dalla sua pubblicazione».

07:09 – Usa informati che Israele non avrebbe colpito il nucleare
Preavvisando gli Usa dell’imminente attacco in Iran, Israele ha assicurato Washington che non avrebbe colpito i siti nucleari. Lo riferiscono dirigenti Usa citati dal Guardian.

06:58 – Iran smentisce attacco a base Esfahan: “Solo vetri rotti”
Non si sono verificate grandi esplosioni a Esfahan e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono stati rotti dopo gli attacchi di droni nella città di Ghahjaverestan, nel nord-est di Isfahan, vicino al luogo in cui si trova l’aeroporto di Isfahan e l’ottava divisione dell’aeronautica militare. Lo scrive l’agenzia iraniana Tasnim. In seguito al rumore delle esplosioni a Tabriz, i media statali iraniani hanno riferito che il suono era legato alla difesa aerea dopo che «un oggetto sospetto» è stato visto volare sopra la città. Video pubblicati da Tasnim mostrano l’autostrada e una centrale nucleare senza problemi.

06:56 – Gli Stati Uniti: Israele ha colpito base militare Isfahan
Secondo quanto riferito da tre funzionari iraniani al New York Times l’attacco avrebbe colpito una base aerea militare nei pressi della città di Isfahan, nell’Iran centrale, a circa 350 km di distanza dalla capitale Teheran. L’esercito israeliano «non ha commenti da fare in questo momento» ma non ci sarebbero impianti nucleari tra i bersagli dell’attacco lanciato all’Iran. Lo riporta la Cnn, che aveva chiesto notizie riguardo le esplosioni sentite in Iran. Gli obiettivi degli attacchi, secondo un rappresentante dell’amministrazione Usa, non sono nucleari.

06:54 – Sotto attacco anche la Siria meridionale
All’alba di oggi, alcuni attacchi hanno preso di mira la regione di Soueida, nel sud della Siria, ha dichiarato all’Afp un attivista del media online Suwayda 24, poco dopo la notizia di almeno tre esplosioni registrate nei pressi di basi militari in Iran. «Ci sono stati attacchi contro una posizione radar dell’esercito siriano nella parte occidentale della provincia di Soueida»”, ha etto Rayan Maarouf, responsabile del sito web, senza indicare l’origine degli attacchi.

06:53 – Iran, sospesi i voli in tutto il Paese
Secondo quanto riferito dalla televisione ufficiale iraniana ci sarebbero state delle “forti esplosioni” nei pressi della città di Esfahan. I voli da Teheran e altre città sarebbero stati immediatamente sospesi. Sono almeno tre le esplosioni che sarebbero state sentite nei pressi di una base militare poco lontano da Esfahan. Non si conosce ancora il bilancio dei danni e di eventi morti o feriti. Con la chiusura dello spazio aereo sopra i cieli dell’Iran, risultano, secondo il sito flightradar24 che traccia i voli di tutto il mondo, soltanto 24 aerei che stanno attualmente circolando sopra l’Iran. L’area sulla mappa elettronica è l’unica ad apparire semivuota.

06:51 – L’Iran attiva sistema di difesa aerea, colpita Isfahan
L’Iran ha attivato il suo sistema di difesa aerea su diverse città, come riferiscono i media statali, dopo che l’emittente ufficiale del Paese ha riportato la notizia secondo la quale sarebbero state udite forti esplosioni vicino alla città centrale di Isfahan. «La difesa aerea iraniana è stata attivata nei cieli di diverse province del Paese», ha dichiarato l’agenzia di stampa ufficiale Irna.

06:44 – Israele attacca l’Iran
Secondo la televisione americana Abc News, che ha citato un alto funzionario statunitense, Israele avrebbe lanciato un attacco contro l’Iran come rappresaglia per quanto accaduto nel fine settimana. Israele aveva avvertito che avrebbe risposto dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni contro Israele nella notte tra sabato e domenica. La maggior parte di essi era stata intercettata e i danni provocati erano stati molto modesti.

00:01 – Onu: Autorità palestinese condanna il veto Usa
L’Autorità palestinese ha condannato gli Stati Uniti per aver posto il veto alla richiesta di adesione della Palestina alle Nazioni Unite, definendola un'”aggressione” che spinge il Medio Oriente verso un “abisso”. La politica degli Stati Uniti “rappresenta una palese aggressione contro il diritto internazionale e un incoraggiamento al proseguimento della guerra genocida contro il nostro popolo… che spinge la regione sempre piu’ verso l’abisso”, ha dichiarato l’ufficio del leader palestinese Mahmud Abbas in un comunicato.

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