Il ministro della Difesa Gallant: “Israele non vuole una guerra in Libano, ma siamo pronti a infliggere danni”. Egitto e Emirati disponibili a partecipare a una forza di sicurezza a Gaza. I media libanesi riferiscono di un attacco aereo israeliano su un edificio nella città di Nabatieh
Israele non vuole una guerra in Libano ma può infliggere notevoli danni a Hezbollah se la diplomazia dovesse fallire. Lo ha detto il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant nel corso della sua visita a Washington. Intanto almeno 19 persone sono state uccisee 5 ferite in un attacco israeliano nella città di Nabatieh, nel Sud del Libano. A Jenin, in Cisgiordania, feriti almeno 17 soldati israeliani.
10:04 – Londra segnala un “incidente” al largo di Hideidah, in Yemen
La società di sicurezza britannica Ambrey ha segnalato un “incidente” a 84 miglia nautiche a ovest della città portuale di Hodeidah, nel Mar Rosso, nello Yemen. Dal 7 ottobre i miliziani sciiti Houti hanno preso di mira le navi nel Mar Rosso accusandole di legami con Israele e parlando di attacchi a sostegno della causa palestinese.
09:56 – Il comandante di una squadra israeliana di cecchini morto a Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno segnalato la morte del capitano Alon Sacgiu, 22 anni di Hadera, comandante di una squadra di cecchini dell’Unità di ricognizione Haruv della Brigata Kfir. Il militate è caduto durante un’attività operativa nell’area della Brigata Menashe, ha annunciato l’Idf spiegando di aver informato la famiglia.
09:50 – Il Papa: “La Terrasanta si sta spopolando di cristiani”
La Terra Santa “si sta spopolando dai cristiani”: è questo l’allarme di papa Francesco che, ricevendo in Vaticano l’assemblea della Roaco (Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali) ha notato che “lì, dove tutto è iniziato, dove gli Apostoli hanno ricevuto il mandato di andare nel mondo ad annunciare il Vangelo, oggi i fedeli di tutto il mondo sono chiamati a far sentire la loro vicinanza; e a incoraggiare i cristiani, lì e nell’intero Medio Oriente, ad essere più forti della tentazione di abbandonare le loro terre, dilaniate dai conflitti. Io penso a una situazione brutta”, ha aggiunto Bergoglio, “che quella terra si sta spopolando dai cristiani. Quanto dolore provoca la guerra”, ha proseguito, “ancora più stridente e assurda nei luoghi dove è stato promulgato il Vangelo della pace! A chi alimenta la spirale dei conflitti e ne trae ricavi e vantaggi, ripeto: fermatevi! Fermatevi, perché la violenza non porterà mai la pace. E’ urgente cessare il fuoco, incontrarsi e dialogare per consentire la convivenza di popoli diversi, unica via possibile per un futuro stabile. Con la guerra, invece, avventura insensata e inconcludente, nessuno sarà vincitore: tutti saranno sconfitti perché la guerra proprio dall’inizio è già una sconfitta, sempre”. Da qui l’invito del Papa ai vescovi presenti a curare le comunità della diaspora, oggi che “tanti cristiani d’Oriente, forse come mai prima, sono in fuga da conflitti o migrano in cerca di lavoro e di condizioni di vita migliori”.
08:31 – Gallant: “Israele può riportare il Libano all’età della pietra con la guerra, ma preferiamo la soluzione diplomatica”
Israele ha le capacità militari per riportare il Libano “all’età della pietra” ma continua a preferire una soluzione diplomatica per lo scontro al Nord con gli Hezbollah. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant a Washington prima di rientrare in Israele. “Non vogliamo la guerra ma siamo pronti ad ogni scenario. Gli Hezbollah – ha spiegato – sanno che possiamo infliggere loro danni massicci se una guerra scoppia”.
07:50 – Egitto e Emirati pronti per forza sicurezza a Gaza
L’Egitto e gli Emirati arabi uniti (Uae) sono pronti a partecipare ad una forza di sicurezza nel dopoguerra a Gaza. Lo hanno detto a Times of Israel 3 fonti informate del dosssier secondo cui il segretario di stato Usa Antony Blinken ha informato le controparti nel suo ultimo viaggio nella regione. Durante il suo viaggio in Qatar, Egitto, Israele e Giordania, Blinken – secondo le fonti – ha informato gli interlocutori che gli Usa hanno fatto progressi sul dossier ricevendo il sostegno di Egitto ed Emirati per la creazione – a certe condizioni – di una forza che lavorerebbe nella Striscia a fianco di funzionari palestinesi locali.
07:50 – Fonti: 3 uccisi in Siria in attacco attribuito a Israele
Tre persone sono state uccise e altre 11 ferite in un attacco attribuito a Israele a sud di Damasco. Lo ha sostenuto l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ripreso dai media israeliani. L’attacco – secondo la stessa fonte – avrebbe centrato una struttura usata dagli Hezbollah e dalle milizie iraniane vicino la città di Sayyidah Zaynab.
05:14 – Attacco a Jenin, feriti 17 soldati israeliani
Almeno 17 soldati israeliani sono rimasti feriti in un’esplosione avvenuta a Jenin, in Cisgiordania. Lo riferiscono – come riporta Al Jazeera – i media locali. La deflagrazione sarebbe avvenuta a seguito di un’imboscata tesa da combattenti palestinesi durante intensi scontri. Sui social circolano numerosi video che mostrano elicotteri israeliani che evacuano i feriti. Durante l’operazione – condotta con il supporto di bulldozer, droni ed elicotteri d’attacco Apache – le forze israeliane hanno arrestato tre palestinesi e ne hanno ferito un altro.
02:20 – Gallant, Israele non vuole una guerra in Libano
Israele non vuole una guerra in Libano ma può infliggere notevoli danni a Hezbollah se la diplomazia fallisse. Lo ha detto il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant nel corso della sua visita a Washington.
“Non vogliamo la guerra, ma ci stiamo preparando per qualsiasi scenario”, ha detto alla stampa.
“Hezbollah capisce molto bene che potremmo infliggere danni enormi al Libano se dovesse scoppiare una guerra”, ha aggiunto.
02:07 – Esercito Usa, distrutto radar degli Houthi in Yemen “Rappresentava una minaccia”
Nelle ultime 24 ore le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno distrutto un sito radar in un’area controllata dagli Houthi nello Yemen. Lo scrive CentCom su X, aggiungendo: “È stato stabilito che il sito radar rappresentava una minaccia per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione. Questa azione è stata intrapresa per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per le navi mercantili, statunitensi e della coalizione”.
01:12 – Almeno 19 morti nell’attacco israeliano nel sud del Libano
Almeno 19 persone sono state uccise in un attacco israeliano che ha causato la “distruzione totale” di un edificio a due piani nella città di Nabatieh, nel sud del Libano, e danni a dozzine di case e veicoli vicini, ha riferito l’agenzia di sicurezza. L’attacco è avvenuto intorno alle 22, ora locale di mercoledì, quando “combattenti nemici hanno lanciato un violento attacco aereo contro un edificio a due piani nel quartiere Al Masha della città di Nabatieh, distruggendolo completamente”. L’ANN ha sottolineato che si tratta del primo attacco contro la città di Nabatieh dallo scoppio della guerra, il 7 ottobre, tra Israele e il gruppo islamista Hamas nella Striscia di Gaza, e dall’inizio del fuoco incrociato tra lo Stato ebraico e il gruppo libanese Hezbollah.
01:00 – Attacco israeliano nel sud della Siria, due morti
Due persone sono state uccise mercoledì in un attacco israeliano nel sud della Siria, ha riferito l’agenzia ufficiale Sana, citando una fonte militare.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’attacco ha preso di mira il centro servizi di una fondazione affiliata a gruppi filo-iraniani, tra cui gli Hezbollah libanesi. L’attacco è avvenuto vicino a Sayyeda Zeinab, che ospita un importante santuario sciita ed è difeso dalle milizie filo-iraniane, tra cui Hezbollah, insieme all’esercito di Damasco. Dall’inizio della guerra civile siriana nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi mirati principalmente contro posizioni dell’esercito e combattenti sostenuti dall’Iran, compresi quelli di Hezbollah.