L’ONU: «A Gaza si rischia la morte per fame». Blinken al governo israeliano: «Fermate le violenze dei coloni». Oggi Erdoğan in Germania: «Il silenzio è complicità»
In un attacco aereo condotto dalle forze israeliane ieri sera a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, sono morte 10 persone, tra cui bambini. Lo riferisce Al Jazeera citando testimoni, resoconti dei media palestinesi e un giornalista di Al Jazeera, secondo cui l’attacco ha colpito una casa di famiglia ad al-Qarara. Un video visualizzato da Al Jazeera mostra alcuni dei morti, tra cui una ragazzina e un neonato, nell’ospedale pediatrico di al-Nasr. L’attacco è avvenuto il giorno dopo che l’esercito israeliano ha lanciato volantini su al-Qarara e dintorni avvertendo i residenti di evacuare verso «rifugi conosciuti».
Raid anche nella città di Jenin e nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Il vicegovernatore di Jenin, Kamal Abu al-Roub, ha detto che le forze israeliane «hanno preso d’assalto il campo con dozzine di veicoli, inclusi enormi bulldozer». Ha raccontato inoltre che le interruzioni di corrente sono prevalenti nel campo e anche in altre parti della città, poiché sono in corso scontri tra soldati israeliani e palestinesi. Secondo testimoni, veicoli israeliani hanno circondato il campo dai lati orientale e occidentale e si sono udite esplosioni.
Intanto il World Food Program lancia l’allarme: «a Gaza, il sistema alimentare è al collasso». Mentre Israele afferma di essersi assicurata il controllo della parte ovest di Gaza City, dicendosi pronta ad aprire una nuova fase nell’operazione di terra, è stato recuperato il corpo della soldatessa rapita da Hamas lo scorso 7 ottobre.
07:09 – Israele: recuperato il corpo della soldatessa rapita da Hamas
L’esercito israeliano ha annunciato stamattina di aver recuperato il corpo di Noa Marciano, la soldatessa di 19 anni presa in ostaggio da Hamas.
06:20 – Netanyahu, non riusciamo a ridurre vittime civili a Gaza
Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas a Gaza, anche lanciando volantini che li avvertono di fuggire, ma i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime «non hanno avuto successo». È quanto detto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista all’emittente statunitense Cbs News. «Ogni morte di civile è una tragedia – ha aggiunto Netanyahu, come riporta Haaretz – E non dovremmo averne, perché stiamo facendo tutto il possibile per togliere i civili dal pericolo, mentre Hamas sta facendo di tutto per mantenerli in pericolo».
05:06 – Niente comunicazioni a Gaza. Israele perquisisce ospedale
L’esercito israeliano ha continuato a perquisire l’ospedale principale di Gaza alla ricerca di nascondigli di Hamas, mentre il territorio palestinese è stato tagliato fuori dalle telecomunicazioni a causa della «mancanza di carburante», ha dichiarato l’ONU. Il governo di Hamas nel territorio ha dichiarato che i soldati israeliani hanno “distrutto” diverse strutture dell’ospedale al-Shifa, un enorme complesso a Gaza City al centro della guerra.
Dal sanguinoso attacco di Hamas al suo territorio, il 7 ottobre, Israele ha giurato di “annientare” il movimento islamista, classificato come organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea e Israele. L’esercito israeliano ha bombardato senza sosta il piccolo territorio e dal 27 ottobre ha lanciato un’operazione di terra che ha portato a pesanti scontri con i miliziani di Hamas e alla morte di 51 soldati.
05:04 – Cisgiordania: raid Israele a Jenin: “2 morti e 7 feriti”
Fonti palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, affermano che due persone sono state uccise e sette ferite durante un’operazione militare israeliana nelle prime ore di oggi. Lo riportano i media locali. Secondo il rapporto, alcune persone sono rimaste ferite in un attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano inoltre che le Forze di difesa israeliane (Idf) ha circondato l’ospedale Ibn Sina della città. L’esercito di Israele ha arrestato due paramedici e ordinato l’evacuazione del nosocomio, riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Le Idf hanno circondato l’ospedale da tutti i lati e perquisito le ambulanze, secondo fonti palestinesi.
04:07 – Blinken: “Ho detto a Netanyahu che non può esserci una rioccupazione di Gaza da parte dello Stato ebraico”
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato di aver detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che «non può esserci una rioccupazione di Gaza da parte dello Stato ebraico», ma ha ammesso che «potrebbe essere necessario un periodo transitorio in cui venga garantita la sicurezza nella Striscia». Lo riportano i media Usa. Parlando alla Abc, Blinken ha affermato che «quando si tratta del futuro di Gaza, a nostro giudizio deve essere sotto il governo palestinese e deve esserci anche sicurezza. È imperativo, se vogliamo che ci sia pace e sicurezza durature, andare effettivamente avanti per garantire che i palestinesi abbiano diritti politici, la capacità di governarsi da soli e di prendere decisioni per il proprio futuro nel proprio Stato», ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.
02:11 – Siria: media, abbattuti missili lanciati da Israele su Damasco
I media statali siriani riferiscono che le forze di Damasco hanno abbattuto missili israeliani lanciati dalle alture del Golan verso la periferia della capitale siriana. «La difesa aerea sta respingendo un attacco missilistico lanciato dagli aggressori israeliani», ha detto una fonte militare citata dal quotidiano siriano Al Watan.
00:39 – Hamas: stiamo combattendo gli israeliani a Jenin ‘Con fuoco pesante e ordigni esplosivi”
In un breve post su Telegram, le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno affermato che stanno combattendo «insieme a tutti gli altri gruppi di resistenza nel campo» profughi di Jenin, in Cisgiordania. Lo riferisce Al Jazeera online, aggiungendo che secondo quanto si legge nel post, i combattenti palestinesi stanno prendendo di mira le forze israeliane «con fuoco pesante e ordigni esplosivi».
00:18 – Blinken a Israele: azione urgente contro violenza coloni
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato Israele a intraprendere azioni «urgenti» per fermare la violenza dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. In una telefonata con Benny Gantz, un leader dell’opposizione che si è unito al gabinetto di guerra del primo ministro Benjamin Netanyahu, Blinken ha «sottolineato l’urgente necessità di passi concreti per ridurre le tensioni in Cisgiordania, anche affrontando i crescenti livelli di violenza estremista dei coloni», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
00:01 – Blinken parla con ministro egiziano Shoukry, passi concreti per civili
Il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry della situazione a Gaza e degli sforzi congiunti per aumentare l’assistenza umanitaria per i palestinesi che ne hanno urgente bisogno. Blinken, riferisce il dipartimento di Stato, ha ringraziato l’Egitto per la sua leadership nel facilitare l’uscita sicura degli Stati Uniti e di altri cittadini stranieri da Gaza attraverso l’Egitto verso le loro destinazioni finali, e nel portare avanti gli sforzi per liberare gli ostaggi. Il segretario di Stato ha riaffermato l’importanza di «passi concreti» per ridurre al minimo i danni ai civili palestinesi in tutta Gaza e il rifiuto da parte degli Stati Uniti dello sfollamento forzato dei palestinesi. Blinken ha quindi sottolineato l’impegno degli Stati Uniti a lavorare di concerto con l’Egitto e altri partner regionali verso la formazione di uno Stato palestinese «vitale e prospero».