24 Novembre 2024

Bombardamenti dell’Idf su Libano e Gaza. Nella Striscia muore una famiglia intera. Ferito un cameraman di Al Jazeera

Centotrenta soldati israeliani hanno annunciato che non combatteranno più a Gaza per il troppo alto rischio di uccidere gli ostaggi ancora detenuti da Hamas nella Striscia. Oggi telefonata Netanya- Biden “per parlare della risposta israeliana contro l’Iran”. La notizia – svelata da Axios e ripresa da Reuters – arriva a stretto giro dopo che il Washington Post aveva riferito che gli Stati Uniti non erano stati informati dei piani di reazione del governo Netanyahu contro Teheran. L’account su X dello Stato ebraico: L’Iran deve essere fermato prima che sia troppo tardi”. Sono in corso “massicci attacchi aerei” israeliani in Libano, sulla valle libanese della Bekaa e a Beirut, e in diverse località della Striscia di Gaza. Nel quartiere Shujayea di Gaza City sono rimaste uccise nove persone appartenenti alla stessa famiglia. Altre 4 vittime nel campo di Bureij, dove almeno una delle persone morte era un bambino.

15:41 – Media, cittadino israelo-britannico arrestato a Beirut
Un cittadino israeliano con passaporto britannico è stato arrestato a Beirut: lo ha riferito il quotidiano libanese Al-Akhbar, ripreso da Haaretz. Secondo quanto riportato dai media libanesi, l’israeliano è Joshua Tartakovsky, 42 anni, che si è presentato come giornalista. Al-Akhbar ha affermato che una ricerca su Internet su Tartakovsky lo ha presentato come un dipendente del quotidiano del partito comunista israeliano Zo HaDerech e ha provato che quest’anno sono stati pubblicati solo due articoli a suo nome.

15:38 – Media: “Netanyahu ha deciso, nel mirino strutture militari Iran”
Nel lungo vertice notturno, il premier israelianoBenyamin Netanyahu ha preso decisioni chiave sulla risposta da dare all’attacco missilistico iraniano del primo ottobre. Lo riferisce il Times of Israel citando un funzionario iraniano secondo cui l’attenzione di Israele sarebbe rivolta alle strutture militari iraniane, anche se questo – prosegue il giornale – potrebbe cambiare. Anche la tv Kan sostiene che la riunione è stata “una discussione decisiva sulla questione iraniana”.

15:16 – Il ministro degli Esteri iraniano discuterà del cessate il fuoco in Libano e Gaza nel Golfo
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi discuterà di questioni bilaterali e degli sforzi per garantire il cessate il fuoco in Libano e Gaza durante la sua visita in Arabia Saudita, ha affermato un alto funzionario iraniano. Il Medio Oriente è stato in ansia in attesa della risposta di Israele all’attacco missilistico iraniano della scorsa settimana, che Teheran ha lanciato come rappresaglia per l’escalation di Israele contro Hezbollah sostenuto dall’Iran in Libano, in un conflitto parallelo alla guerra di Gaza. Araqchi è arrivato a Riyadh mercoledì mattina e visiterà anche il Qatar più tardi nel corso della giornata. “L’unità regionale e la cooperazione per garantire la pace in Medio Oriente, il cessate il fuoco in Libano e Gaza, nonché le questioni bilaterali saranno discusse durante la visita del ministro degli esteri iraniano in Arabia Saudita”, ha detto la fonte a Reuters. Teheran ha detto agli Stati arabi del Golfo che sarebbe “inaccettabile” se permettessero l’uso del loro spazio aereo o delle loro basi militari per attacchi contro l’Iran e ha avvertito che qualsiasi mossa del genere avrebbe suscitato una risposta, ha detto in precedenza un’altra fonte iraniana di alto livello.

15:14 – Mosca: Hezbollah ha ancora catena comando e organizzazione
“Hezbollah non ha perso la catena di comando ed è ancora organizzato, nonostante gli attacchi israeliani”. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, alla luce dell’uccisione del leader Hassan Nasrallah e di altri comandanti del gruppo sciita filo-iraniano. Secondo la rappresentante di Mosca, “l’Occidente, in particolare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, stanno alimentando il conflitto in Medio Oriente e mostrando ipocrisia nel loro sostegno a Israele, che ha causato perdite significative ai civili in Libano”.

14:56 – Damasco: un militare ucciso e un altro ferito in un raid di Israele
Un membro delle forze di sicurezza siriane è stato ucciso e un altro ferito in un attacco aereo israeliano a est della città di Quneitra, nel Golan siriano. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale di Damasco. Da anni Israele conduce raid contro obiettivi legati all’Iran in Siria, ma ha intensificato gli attacchi dal massacro di Hamas del 7 ottobre 2023.

14:44 – Media: un ferito grave per il lancio di un razzo a Haifa
Una persona è rimasta ferita in modo grave dopo il lancio di un razzo su Haifa, secondo quanto riferisce l’ospedale. Lo riporta Haaretz.

14:31 – Gallant smentisce smentisce Netanyahu: viaggio in Usa era approvato da lui
L’ufficio del ministro della Difesa Yoav Gallant ha diffuso una dichiarazione in cui si afferma che il suo viaggio negli Usa era stato approvato dal premier Benyamin Netanyahuprima del rinvio, cosa che il team del primo ministro nega. “La scorsa settimana, il segretario alla Difesa degli Usa Austin ha invitato il ministro della Difesa per una visita professionale negli Usa”, afferma l’ufficio di Gallant, come riporta il Times of Israel. “Il ministro della Difesa ha aggiornato il primo ministro sull’invito e i due hanno concordato che il ministro si sarebbe preparato a volare martedì sera dopo che si fossero tenute le riunioni sulla sicurezza”. L’ufficio di Gallant afferma che, su richiesta di Netanyahu, il ministro della Difesa “ha rimandato il suo viaggio ieri sera fino a dopo la conversazione del primo ministro con il presidente degli Stati Uniti”. “Il ministro della Difesa è un rappresentante di Israele e del primo ministro”, sottolinea l’ufficio di Gallant, “e ogni viaggio ufficiale viene intrapreso solo dopo l’approvazione ufficiale”. Funzionari vicini a Netanyahu affermano che il primo ministro non ha annullato alcun viaggio, poiché non lo ha mai approvato, riporta l’emittente pubblica Kan. “Il ministro Gallant ha scelto di volare di sua spontanea volontà”, affermano.

14:21 – Hezbollah rivendica razzi a Kiryat Shmona: “Idf nel mirino”
Hezbollah rivendica il lancio di razzi che ha ucciso un uomo e una donna a Kiryat Shmona, nel nord di Israele, affermando di aver preso di mira un “raduno di forze israeliane nemiche” nella città di confine. Lo riferiscono media israeliani affermando tuttavia che le vittime erano una coppia a passeggio con i loro cani.

13:49 – Razzo Hezbollah su Kiryat Shmona, due feriti gravi
Due persone sono rimaste gravemente ferite a Kiryat Shmona, nel nord di Israele, a causa di un razzo lanciato da Hezbollah. Lo hanno riferito i soccorritori, precisando che si tratta di un uomo e una donna sui 40 anni. Secondo l’Idf, una ventina di missili sono stati sparati sulla zona dal Libano.

13:35 – Riunione Hamas-Fatah al Cairo sulla guerra di Gaza
Rappresentanti di Hamas e di Fatah si sono riuniti al Cairo per discutere della guerra di Gaza.

13:09 – Media iraniani: il comandante della Forza Quds Qaani è vivo e riceverà presto una medaglia da Khamenei
Il comandante della divisione d’oltremare delle Guardie Rivoluzionarie d’élite iraniane sta bene e riceverà presto una medaglia dal Leader Supremo Ayatollah Ali Khamenei, riferisce l’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim citando un consigliere senior delle Guardie. Due alti funzionari della sicurezza iraniani hanno detto in precedenza a Reuters che del comandante della Forza Quds Esmail Qaani, che è andato in Libano dopo l’uccisione del 27 settembre del leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah in un attacco aereo israeliano, non si era più saputo nulla da quando sono avvenuti ulteriori bombardamenti israeliani a sud di Beirut alla fine della scorsa settimana. “Il comandante Qaani è in perfetta salute e riceverà la medaglia Fath dal Leader Supremo nei prossimi giorni”, ha detto a Tasnim Ebrahim Jabbari, un consigliere di Qaani. Il vice comandante della Forza Quds, Iraj Masjedi, ha negato lunedì le notizie secondo cui Qaani sarebbe stato ferito nel corso degli attacchi aerei intensificati di Israele contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. La Repubblica islamica ha nominato Qaani comandante del servizio militare e di intelligence all’estero delle Guardie dopo che gli Stati Uniti hanno assassinato il suo potente predecessore Qassem Soleimani in un attacco con drone a Baghdad nel 2020.

12:20 – Erdogan: prenderemo tutte le misure contro la minaccia di Israele
“Prenderemo tutte le misure necessarie per difenderci da Israele”. Si è rivolto con queste parole al Parlamento turco il presidente Recep Tayyip Erdogan, intervenuto mentre si discute un documento comune contro la minaccia di una guerra che possa interessare tutta la regione. “Dal 7 ottobre (2023 ndr) 50 mila persone sono state uccise, 1.9 milioni costrette a lasciare le proprie case a Gaza, 1,3 in Libano. Cresce il rischio di una guerra in tutta la regione, e con la reazione dell’Iran verso Israele della scorsa settimana questa minaccia ha raggiunto un livello mai toccato in passato. Seguiamo tutto con estrema attenzione e prenderemo le misure necessarie a garantire la sicurezza del nostro Paese e del nostro Stato”, ha detto Erdogan.

12:03 – Gli accoltellamenti multipli avvenuti stamane ad Hadera sono un atto di terrorismo.” Neutralizzato” un aggressore
Gli accoltellamenti multipli avvenuti in mattinata nella città di Hadera nella parte centrale di Israele sono un atto di terrorismo. Lo scrive Ynet. In un primo momento la polizia aveva detto che non sembrava si trattasse di un attentato ma successivamente aveva precisato che le indagini erano ancora in corso. Le forze dell’ordine hanno spiegato che l’azione si è svolta “in quattro scene diverse”. Il sospettato è fuggito dalla scena su uno scooter ma la polizia lo ha poi localizzato e “neutralizzato”. I feriti sono sei di cui cinque in gravi condizioni.

11:53 – Centrotrenta soldati israeliani rifiutano di combattere per “il rischio per gli ostaggi”
Si rifiutano di combattere a Gaza per non “sottoscrivere la condanna a morte” degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Un gruppo di 130 soldati dell’esercito israeliano si sono opposti alla continuazione dei combattimenti nella Striscia poiché rappresentano una “sentenza capitale” per i 101 ostaggi ancora nell’enclave palestinese. “E’ chiaro che la continuazione della guerra a Gaza non solo ritarda il ritorno degli ostaggi, ma mette anche in pericolo la loro vita” si legge in una lettera inviata alle autorità israeliane “molti sono stati uccisi dai bombardamenti dell’Idf, molti di più di quelli che sono stati salvati nelle operazioni militari”. “Noi, che abbiamo servito e continuiamo a servire con dedizione, rischiando la vita, annunciamo che se il governo non cambia immediatamente rotta e non si adopera per raggiungere un accordo per riportare a casa gli ostaggi, non saremo in grado di continuare a combattere”, prosegue il testo.

11:19 – Diverse persone accoltellate ad Hadera, nel centro di Israele
Diverse persone sono state accoltellate a Hadera, città nel centro di Israele. Lo riportano i media locali. Le ultime notizie del Jerusalem Post parlano di cinque feriti, due dei quali sono in condizioni gravi. L’assalitore sarebbe fuggito. Il giornale precisa che la Polizia indaga, ma non si tratterebbe di terrorismo.

10:23 – Nove persone uccise in raid sui campi profughi di Nuseirat e Bureji
Almeno nove persone, tra cui tre bambini, sono state uccise la notte scorsa in due raid aerei israeliani sul campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, e sul vicino campo profughi di Bureij: lo riporta il Guardian, aggiungendo che i corpi delle vittime sono stati portati all’ospedale dei martiri di al-Aqsa nella vicina città di Deir al-Balah. Al Jazeera riferisce che almeno 20 palestinesi sono stati uccisi durante la notte e nelle prime ore di questa mattina in attacchi aerei israeliani.

09:58 – L’Idf: colpiti 185 obiettivi di Hezbollah e 45 di Hamas
L’Aeronautica israeliana ha colpito nella giornata di ieri “circa 185 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano e circa 45 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza, comprese cellule terroristiche, siti infrastrutturali, strutture militari, posti di osservazione, lanciatori e depositi di armi”. Lo rende noto l’esercito israeliano su Telegram.

09:03 – Hezbollah: affrontati soldati israeliani che cercavano di infiltrarsi a Blida
Hezbollah ha annunciato che i suoi miliziani hanno affrontato le forze israeliane che “stavano cercando di infiltrarsi nella città di confine sudorientale di Blida” in Libano, facendo anche scoppiare un ordigno esplosivo per contrastarne l’avanzata. I militari volevano avanzare in direzione dell’area di confine di Labouneh poco prima delle 5 del mattino, afferma il gruppo, che sostiene di aver impedito una serie di tentativi di infiltrazione dall’inizio dell’operazione il 30 settembre.

08:30 – I media: attacco israeliano nella parte orientale del Libano, un morto e diversi feriti
Una persona è morta e diverse altre sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano sulla città di Saida, nella regione di Baalbek, nel Libano orientale: lo ha riferito la National news agency libanese (Nna), come riporta Al Jazeera. Secondo la Nna, tra i feriti ci sono anche tre donne appartenenti ad una stessa famiglia: una nonna, sua figlia e sua nipote.

06:24 – Israele: “L’Iran deve essere fermato prima che sia tardi”
“L’Iran, uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi”. E’ quanto pubblicato in un post su X nell’account ufficiale dello Stato di Israele. “Il primo ottobre il regime iraniano ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele. Questo assalto non è stato semplicemente un attacco a Israele; rappresenta una minaccia significativa alla stabilità globale”.

04:04 – Media Usa: oggi telefonata Biden-Netanyahu su risposta all’Iran
“Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe tenere una cruciale telefonata mercoledì mattina con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu riguardo ai piani di Israele per attaccare l’Iran”. Lo riferisce Axios, citando tre funzionari statunitensi. Sarebbe la prima chiamata da due mesi a questa parte.

03:22 – Harris: non dobbiamo perdere la speranza per un accordo a Gaza
Gli Stati Uniti non devono perdere la speranza di un accordo su Gaza. “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi il prima possibile. Questa guerra deve finire”. Lo ha detto Kamala Harris in un’intervista a The Late Show con Stephen Colbert.

03:21 – Uccisa nel nord di Gaza una famiglia di nove persone
Nove persone appartenenti alla stessa famiglia sono rimaste uccise in un bombardamento israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce – come riporta Al Jazeera – l’agenzia di stampa Wafa, precisando che i paramedici hanno recuperato i corpi e li hanno trasferiti all’ospedale battista di Gaza City. L’attacco ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Shujayea.

03:21 – Bombe contro Gaza, ferito un cameraman di Al Jazeera
Al Jazeera, che è stata espulsa da Israele, ha riferito che uno dei suoi cameramen a Gaza, Ali al Attar, 27 anni, è gravemente ferito dopo che un bombardamento israeliano ha colpito l’ospedale dei martiri di Al-Azsa nel centro della striscia. Il giovane cameraman è stato colpito da schegge alla testa mentre si trovava in ospedale, dove lavorava, in quanto è uno dei pochi spazi con elettricità, e la bomba, che era diretta a un posto di blocco della polizia, ha raggiunto il centro.

03:19 – Bombardamenti a Gaza: colpiti ospedali, almeno 4 vittime. Uno è un bambino
Diverse persone sono morte in una nuova ondata di bombardamenti israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza, tra cui un bambino, in una casa di famiglia nel centro, hanno riferito mercoledì i media locali. I paramedici hanno recuperato i quattro corpi da una casa di famiglia nel campo di Bureij, al centro della Striscia, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa. I droni israeliani hanno attaccato anche l’area di Saftawi, a ovest di Gaza City, e un jet da combattimento ha sparato anche contro un veicolo all’ingresso del campo di Nuseirat, al centro della striscia, dove è stato ucciso anche un altro giovane, secondo Wafa. La Protezione Civile di Gaza ha detto che si stava dirigendo verso una casa vicino al mercato di Basat, a est di Gaza City, dove è stato segnalato un altro attacco, anche se non hanno ancora fornito cifre per feriti o morti.

03:18 – Il Washington Post: “Usa non informati da Israele sul piano per risposta a Iran”
Israele sta preparando una significativa risposta militare all’attacco dell’Iran e gli Stati Uniti non sono stati informati su cosa Israele sta pianificando. Lo riporta il Washington Post in un articolo dedicato alla visita cancellata all’ultimo minuto del ministro della difesa israeliano al Pentagono. Secondo fonti il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha informato Gallant che sarebbe potuto partire solo a due condizioni, ovvero quando sarà avvenuta una conversazione telefonica fra Joe Biden e Netanyahu, e dopo l’approvazione della risposta militare all’attacco dell’Iran. Netanyahu, riporta il Washington Post citando fonti israeliane, avrebbe provato senza successo a contattare Biden. Un funzionario americano però smentisce che Biden abbia rifiutato contatti.

01:08 – In corso bombardamenti aerei israeliani sulla valle della Bekaa e su Dahiyeh
Al Jazeera ha appena riferito di “un massiccio attacco aereo” sulla valle libanese della Bekaa, a circa 30 km a est di Beirut, e di almeno quattro attacchi su Dahiyeh, il sobborgo meridionale di Beirut ritenuto una roccaforte di Hezbollah e dove il suo leader, Hassan Nasrallah, è stato ucciso un una settimana e mezza fa.

01:07 – Guterres (Onu): cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano
“Non possiamo e non rinunceremo alle nostre richieste di un cessate il fuoco immediato sia a Gaza che in Libano, il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi, e aiuti salvavita immediati a tutti coloro che ne hanno disperatamente bisogno. Tutte le persone nella regione meritano di vivere in pace”. Lo scrive su X il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

01:07 – Netanyahu a libanesi: cacciate Hezbollah, evitate sofferenze come Gaza
“Avete l’opportunità di salvare il Libano prima che cada nell’abisso di una lunga guerra che porterà alla distruzione e alla sofferenza come vediamo a Gaza. Dico a voi, popolo del Libano: liberate il vostro Paese da Hezbollah cosicché questa guerra possa finire”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video pubblicato su X rivolto alla popolazione libanese.

23:45 – Idf: smantellato un tunnel sotterraneo di Hezbollah
“Un tunnel sotterraneo di Hezbollah che attraversava per circa 10 metri il Libano fino al territorio israeliano è stato individuato e smantellato”. Lo fa sapere l’esercito israeliano su X. “Le truppe dell’Idf hanno localizzato armi, dispositivi esplosivi e missili anticarro nel tunnel. L’Idf – si legge ancora – continuerà le sue limitate, localizzate e mirate operazioni terrestri basate su intelligence precisa e attacchi aerei mirati nel Libano meridionale finché Hezbollah non sarà più una minaccia per i civili del nord di Israele”.

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