19 Settembre 2024

Fonte: La Stampa

euro

di Domenico di Sanzio

Presentati oggi i risultati della consultazione online sulle prospettive dell’Ue. La presidente Boldrini: «C’è stata grande partecipazione, c’è bisogno di più attenzione ai temi dell’economia, dell’occupazione, e dei flussi migratori»

«I cittadini credono più nell’Europa che nella mancanza di Europa, più nei vantaggi che negli svantaggi». Parla così la Presidente della Camera Laura Boldrini dopo la presentazione dei risultati della consultazione online promossa da Montecitorio su “Lo Stato e le prospettive dell’Unione Europea”. È stato possibile rispondere al questionario in sette domande, collegandosi al sito della Camera dei Deputati da febbraio ad agosto. Hanno partecipato oltre 10mila persone, un record per quanto riguarda le consultazioni proposte dalla Camera dei Deputati e dalle istituzioni in generale. La libertà di circolazione delle persone, la mobilità studentesca (ERASMUS), e la pace in Europa sono stati individuati come i maggiori vantaggi dell’Unione dai cittadini che hanno risposto al questionario. Mentre la gestione dell’immigrazione, la lotta alla povertà e la crescita economica sono i punti deboli dell’integrazione europea. Infatti per il 65% dei partecipanti al sondaggio, l’UE dovrebbe essere più incisiva sul tema dei flussi migratori, per il 49% su occupazione e lotta alla povertà e per il 43% su competitività e crescita economica.
Però accanto alle perplessità su economia e immigrazione, vengono riscontrati ancora dei segnali di fiducia: per il 29% dei cittadini partecipanti, l’Unione Europea dovrebbe avere maggiori competenze e secondo il 28% aumentare l’integrazione tra le politiche degli Stati Membri, e solo per il 10% sarebbe necessario ridurre l’ambito d’intervento delle Istituzioni Europee. Una schiacciante maggioranza (83,2%) ritiene che vada rafforzata la cittadinanza europea, soprattutto attraverso l’introduzione del reddito minimo. Le preoccupazioni su crescita e immigrazione sono rilanciate da Boldrini: «Bisogna che ci sia più attenzione ai temi dell’economia, dell’occupazione, e dei flussi migratori che sono stati individuati dai cittadini come i problemi più gravi». Ma allo stesso tempo c’è l’esortazione a non cadere nella trappola del populismo: «Le persone, quando viene data loro la possibilità di esprimersi e partecipare, fanno delle proposte concrete e mantengono la fiducia nel progetto europeo, per questo motivo non bisogna cedere di fronte alle forze che vogliono disgregare l’Europa».

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