21 Novembre 2024
Economia operaio Lavoro

Economia operaio Lavoro

Lo studio del XXI rapporto Inps: il maggior numero di impiegati ha 42,7 anni. Il «pay-gap» fra anziani e nuove generazioni sale del 19 per cento

L’età media della forza lavoro in Italia è salita dai 35,8 anni del 1985 ai 42,7 anni del 2019. Ma la conseguenza di un progressivo invecchiamento dei lavoratori ha un risvolto inaspettato: «la maggiore offerta di lavoratori più anziani non ha frenato la crescita del loro salario rispetto ai lavoratori più giovani. Anzi, il divario salariale per età si è notevolmente ampliato a favore dei lavoratori più anziani» che in Italia è salito tra il 1985- 2019 del 19%.
A fotografare la «fatica» dei giovani lavoratori alle prese con un mercato del lavoro sempre più anziano è uno studio allegato all’ultimo Rapporto annuale Inps, a firma di Nicola Bianchi (Northwestern Kellogg School of Management) e Matteo Paradisi (Einaudi Institute for Economics and Finance).
Un gap salariale che condividiamo, seppure in termini meno spiccati, anche con altri Paesi: il divario retributivo è cresciuto del 10% a favore dei lavoratori anziani negli Stati Uniti, dell’11% nel Regno Unito (1997-2019) e del 17% in Danimarca (1997-2019). Ma anche la Germania registra un« pay gap» di questi livelli. Anzi, considerando un campione ampio di lavoratori e imprese sia italiani che tedesche lo studio registra come «l’allargamento del divario salariale per età sia associato a un rallentamento delle carriere dei lavoratori più giovani, mentre quelle dei lavoratori più anziani sono migliorate».
Dal 1985 al 2019, infatti, annota ancora il Rapporto, «la probabilità che i lavoratori più giovani si trovassero nel quartile più alto della distribuzione dei salari è diminuita del 34%, mentre la stessa probabilità, per i lavoratori più anziani, è aumentata del 16%”. Inoltre, la probabilità che i lavoratori più giovani ricoprano posizioni manageriali “è diminuita di due terzi tra il 1985 e il 2019, mentre è aumentata dell’87% tra i lavoratori più anziani».

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