Fonte: La Stampa

L’ex presidente della Bce: “Le autorità devono agire urgentemente”

Una crisi che deve ancora mostrarsi fino in fondo, con le conseguenze della pandemia che, dopo nove mesi di emergenza sanitaria, ancora non sono arrivate in superficie sul terreno dell’economia. Mario Draghi, intervenuto ieri nella veste di co-presidente del gruppo di lavoro del G30 in un rapporto preliminare dell’organizzazione sugli effetti del Covid-19, lancia un allarme largo e accorato. In gioco c’è la tenuta del sistema: «Le autorità devono agire urgentemente, perché in molti settori e Paesi siamo sull’orlo del precipizio in termini di solvibilità, specialmente per le piccole e medie imprese, con i programmi di sostegno in scadenza e il patrimonio esistente che viene eroso dalle perdite – rimarca l’ex numero uno della Banca centrale europea, che è anche nel comitato di direzione del think tank di consulenza su questioni di economia monetaria e internazionale –. Il problema è peggiore di quel che appare perché il massiccio aiuto in termini di liquidità, e la vera e propria confusione causata dalla natura senza precedenti di questa crisi che stiamo vivendo, ne stanno mascherando le vere dimensioni».

A.N.D.E.
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