22 Novembre 2024
ECONOMIA
Fonte: La Stampa
Untitled-1

Un flop l’iniziativa per cui nel 2013 sono stati stanziati quasi 800 milioni: il governo si aspettava la creazione di 100mila nuovi posti per gli under 29

La crisi morde e così si è rivelato un sostanziale flop il bonus per le assunzioni dei giovani tra i 18 e i 29 anni messo in campo l’anno scorso dal Governo Letta per creare tra il 2013 e il 2015 circa 100.000 nuovi posti con lo stanziamento nel periodo di 794 milioni. Secondo i dati Inps a fine giugno le domande confermate erano poco più di 22.000.

Il piano era ambizioso: creare 100mila nuovi posti di lavoro in due anni. Per centrarlo il governo Letta, nel 2013, aveva messo in campo fondi per 794 milioni. Bene, secondo i dati dell’Inps il traguardo è rimasto molto lontano: a fine giugno le domande confermate erano poco più di 22mila. Parecchie di più le prenotazioni, che hanno sfondato quota 28mila: peccato che di queste ben 5499 siano scadute.

Insomma, l’incentivo non ha funzionato: il beneficio per ogni lavoratore assunto con il bonus è è un terzo della retribuzione lorda fino a un tetto di 650 euro al mese per un massimo di 18 mesi (12 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a termine in un rapporto a tempo indeterminato). Quindi se si calcolano circa 8.000 euro in un anno per ogni assunto al momento sono stati spesi meno di 160 milioni di euro (circa 7.150 euro per 11 mesi per 22.000 assunti considerandoli tutti assunti dall’inizio e tutti con il beneficio massimo cosa che naturalmente non è).

Il taglio dei contributi non basta

Non basta quindi il taglio totale dei contributi per 18 mesi per convincere le aziende ad aumentare il personale (il bonus prevedeva che l’assunzione dovesse incrementare l’organico rispetto all’anno precedente e non essere utilizzata per il turn over). E la «prudenza» delle imprese è cresciuta negli ultimi mesi. Se infatti a metà ottobre 2013 le domande arrivate erano 11.000 e a metà dicembre 18.000 il numero delle richieste ha rallentato fortemente nei mesi successivi. Tra le domande di assunzione confermate prevalgono quelle degli uomini (13.827) rispetto a quelle delle donne (8.297).

Un tesoretto rimasto intatto

Per il 2013 erano a disposizione 148 milioni che avrebbero dovuto consentire l’assunzione di circa 20.000 giovani, 248 milioni erano stanziati per il 2014 mentre nel complesso sono stati stanziati 794 milioni con l’obiettivo di assumere 100.000 giovani entro il 30 giugno 2015 (i fondi si spalmano fino a fine 2016 perchè il bonus dura al massimo 18 mesi).

La prudenza delle aziende

L’incentivo viene assegnato solo per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra i 18 e i 29 anni purché l’assunzione porti a un aumento occupazionale nell’azienda rispetto all’anno precedente. L’agevolazione è pari a un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata complessiva di 18 mesi. L’assunzione che deve riguardare giovani privi d’impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi ovvero privi di diploma di scuola media superiore o professionale, deve essere formalizzata entro 7 giorni dalla prenotazione dell’incentivo. Si può ottenere anche per contratti a tempo parziale e per gli apprendisti. L’incentivo spetta nei limiti di risorse specificatamente stanziate per ogni regione o provincia autonoma ed è autorizzato dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *