19 Settembre 2024

L’acqua radioattiva trattata, immagazzinata in circa 1.000 serbatoi che si avvicinano alla capacità di 1,37 milioni di tonnellate, deve essere rimossa per evitare perdite accidentali e per consentire la disattivazione dell’impianto

Il capo dell’agenzia nucleare delle Nazioni Unite, Rafael Mariano Grossi, è in Giappone per incontrare i leader del governo e per assistere agli ultimi preparativi per il rilascio in mare delle acque reflue radioattive trattate dalla centrale nucleare danneggiata di Fukushima.
Grossi incontrerà il primo ministro Fumio Kishida nella giornata di oggi per presentare il rapporto finale dell’AIEA sul controverso piano di rilascio dell’acqua. In realtà, tutte le valutazioni intermedie dell’AIEA sono state positive e il rapporto finale dovrebbe affermare che i piani di campionamento, analisi e monitoraggio dell’acqua coinvolti nel rilascio sono adeguati e soddisfano i requisiti internazionali.

L’operazione
L’acqua radioattiva trattata, immagazzinata in circa 1.000 serbatoi che si avvicinano alla capacità di 1,37 milioni di tonnellate, deve essere rimossa per evitare perdite accidentali e per consentire la disattivazione dell’impianto.
Le autorità di regolamentazione giapponesi hanno terminato venerdì scorso l’ultima ispezione di sicurezza e l’operatore dell’impianto Tokyo Electric Power Company Holdings dovrebbe ricevere un permesso per lo scarico dell’acqua in circa una settimana. Potrebbe farlo in qualsiasi momento, anche se la data di partenza non è stata ancora decisa, tra preoccupazioni e proteste.
La Corea del Sud, la Cina e alcune nazioni delle isole del Pacifico si oppongono al rilascio dell’acqua per motivi di sicurezza e ragioni politiche. I gruppi di pescatori locali temono che la loro reputazione venga danneggiata, così come i balneari locali e le organizzazioni turistiche.
Il Giappone ha cercato il sostegno dell’AIEA per ottenere credibilità per il piano e garanzie che le sue misure di sicurezza soddisfino gli standard internazionali. L’AIEA ha effettuato diversi viaggi in Giappone dall’inizio del 2022, ma riconosce di non poter prendere decisioni politiche al posto del governo giapponese.

La missione di Grossi
Grossi oggi incontrerà anche i capi dei ministeri e dell’agenzia nucleare giapponesi interessati al rilascio dell’acqua. Successivamente visiterà lo stabilimento di Fukushima, che è stato danneggiato da un violento terremoto e tsunami nel 2011, nel corso della sua visita di quattro giorni. Per alleviare le preoccupazioni all’estero, Grossi si dovrebbe recare in Corea del Sud, Nuova Zelanda e Isole Cook dopo la sua visita in Giappone.
Il governo giapponese e la TEPCO affermano che l’acqua trattata ma ancora leggermente radioattiva sarà diluita a livelli più sicuri rispetto agli standard internazionali e verrà rilasciata gradualmente nell’oceano nel corso di decenni, rendendola innocua per le persone e la vita marina. Alcuni scienziati affermano che non ci sono studi sufficienti che garantiscano la sicurezza di questa operazione, altri invece affermano che il piano di rilascio è sicuro, ma chiedono maggiore trasparenza nel campionamento e nel monitoraggio.

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