22 Novembre 2024

Fonte: Sole 24 Ore

di Gianluca Di Donfrancesco

Si chiude la Youth4Climate con le proposte per la Cop26 di Glasgow: il premier vedrà l’attivista svedese


I giovani hanno fatto la loro parte: mercoledì 29 settembre hanno approvato il documento finale della conferenza Youth4Climate, la conferenza che per due giorni ha visto 400 ragazzi e ragazze da tutto il mondo confrontarsi per formulare proposte concrete contro il surriscaldamento globale. È la generazione Greta, quella mobilitata dall’attivista svedese con i FridaysForFuture, che è intervenuta ai lavori martedì e ha ancora una volta sottolineato i ritardi dei leader mondiali.

Le proposte
Le proposte dei giovani sono ambiziose, a cominciare dalla richiesta di chiudere le industrie basate sulle fonti fossili entro il 2030. Il documento è diviso in quattro punti, uno per ogni tavolo di lavoro.
Al primo punto, dedicato al ruolo dei giovani nella lotta alla crisi climatica, si chiede ai Governi e alle istituzioni internazionali di coinvolgerli in tutte le questioni che riguardano l’argomento.
Il secondo punto riguarda la ripresa dopo la pandemia: qui la richiesta è di puntare sulla transizione energetica, investendo sulle fonti rinnovabili, in grado di garantire posti di lavoro dignitosi, sul rafforzamento delle misure di adattamento e resilienza e su un sistema trasparente di finanza per il clima. Il documento sottolinea l’importanza di un turismo internazionale responsabile, che rispetti le comunità locali.
Al terzo punto, sul coinvolgimento dei soggetti non statali, ragazze e ragazzi chiedono di sostenere la partecipazione di giovani imprenditori, artisti, agricoltori e atleti nell’adozione di misure contro la crisi climatica. Chiedono inoltre che il settore privato si ponga obiettivi di zero emissioni, che l’industria delle fonti fossili sia chiusa entro il 2030 e che governi e privati smettano di finanziarla.
Il quarto punto riguarda la costruzione di una società consapevole, con un sistema educativo sul cambiamento climatico
«Sono stati approvati i messaggi chiave di un documento molto buono, una base per lavorare. È stato fatto un lavoro straordinario», ha commentato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Un minuto di silenzio
Al termine della presentazione del documento, i giovani hanno osservato un minuto di silenzio per gli attivisti per l’ambiente uccisi nel mondo.

Ora tocca ai ministri
La Youth4Climate è stata organizzata dall’Italia in partnership con il Regno Unito. L’Italia è rappresentata da Federica Gasbarro (26 anni) e Daniele Guadagnolo (28).
Il documento giovedì 30 settembre viene presentato ai ministri partecipanti alla Pre-COP 26 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del premier Mario Draghi, che incontra le attiviste Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Ai lavori interverranno da remoto il premier britannico, Boris Johnson, e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che più volte ha lanciato l’allarme sui pericoli del climate change.
La Pre-Cop26 di Milano si chiude sabato 2 ottobre ed è l’evento di preparazione della conferenza di Onu Glasgow, che si terrà fra poche settimane. Sul tavolo le decisioni strategiche che dovranno essere prese in Scozia, con l’aggiornamento degli impegni di decarbonizzazione dei singoli Stati nell’ambito dell’Accordo di Parigi del 2015. Da Milano deve quindi uscire la cornice programmatica da mettere poi definitivamente a punto alla Cop26.
L’obiettivo è azzerare le emissioni nette di anidride carbonica entro il 2050 per provare a contenere l’aumento della temperatura media del pianeta sotto i 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, posto che sarà molto difficile rispettare il target che offre maggiori garanzie, quello di 1,5 gradi.
«C’è ancora una piccola finestra di opportunità», per rimediare al surriscaldamento globale, «ma è una corsa contro il tempo», ha ricordato Patricia Espinosa, segretaria esecutiva della Unfccc, in pratica numero uno dell’Onu sul cambiamento climatico. Per questo, «la Cop26 di Glasgow deve essere un successo e per questo la Pre-Cop di Milano è così importante».
Espinosa partecipa ai lavori del meeting Youth4Climate e del summit dei ministri dell’Ambiente. Superare la soglia di riscaldamento globale di 1,5 gradi, spiega, significherebbe che «gli eventi climatici estremi che abbiamo visto di recente diventeranno ancora più disastrosi e frequenti, moriranno più persone, i danni economici saranno maggiori. Nel 2020, i dieci disastri climatici più costosi hanno causato perdite per 150 miliardi di dollari, 3.500 morti e 13,5 milioni di sfollati. In gioco c’è la vita sul pianeta».

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