22 Novembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

Il ministro dell’Interno dal Vinitaly di Verona: «No alla decrescita felice. Io ascolto tutti gli imprenditori. La flat tax è nel contratto»

«Nel Def la riduzione fiscale dovrà essere sicuramente inserita». A parlare è il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, dal palco della cerimonia inaugurale del Vinitaly di Verona, rivolgendosi (in)direttamente al ministro dell’Economia Giovanni Tria. Il leader del Carroccio ha anche evidenziato come la flat tax sia ancora all’ordine del giorno: «È una nostra priorità — ha chiarito — ed è nel programma di governo. Serve agli italiani, ci stiamo lavorando seriamente da mesi. Abbiamo valutato i costi e i benefici e una riduzione fiscale porta sicuramente più benefici che costi. Sono contento perché finalmente ci siamo». D’altronde, «il M5S ha avuto il reddito, ora rispetti la flat tax».
Non si è fatta attendere la replica del M5S: «Flat tax? Certo, noi siamo leali al contratto la Flat tax è nel contratto. Non abbiamo mai detto di non volerla, bensì abbiamo affermato che non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano. D’altronde è stata la Lega a dire che costa 12 miliardi. Ribadiamo: noi siamo sempre stati leali al contratto, chi lo è stato meno è la Lega».E ancora: «Chi ha iniziato a spingere sulla castrazione chimica è stata la Lega, chi parla di leva obbligatoria è la Lega, chi presenta una legge per la libera circolazione delle armi è la Lega. E potremmo andare avanti per molto».
Salvini è, poi, intervenuto anche su Quota 100: «Bisogna far veloce. Io bado ai fatti e ai risultati — ha detto — . Quota 100 è l’inizio di un percorso perché l’obiettivo è quota 41. Mi chiedo come si possa essere contrari al ricambio generazionale. Aprire spazi di lavoro ai giovani è ciò che è importante». Sugli imprenditori, chesecondo quanto emerso al Forum Ambrosetti di Cernobbio non giudicano favorevolmente l’operato del governo 5 Stelle-Lega, ha precisato: «Non ci sono solo le grandi aziende ma le piccole e medie, e io ascolto tutti. Prima qualcuno ascoltava solo i grandi, noi partiamo da piccoli e medi che più hanno sofferto».
Il ministro leghista non ha, però, voluto commentare le recenti frizioni con gli alleati pentastellati: «Io bado alla sostanza, anche oggi leggo di qualche critica. Basta, mi cucio la bocca e lavoro. Da qui al 26 maggio parliamo solo di cose da fare e mi riprometto di non rispondere a nessuna polemica». Ha proseguito: «Io lavoro…. e sta cosa dei selfie… Vabbè. Oggi potevo essere a casa con i miei bimbi ma sono orgoglioso di essere qui, come ieri ero orgoglioso di essere a Genova a visitare i cantieri del ponte Morandi». Tornando alle europee e all’Europa, ha dichiarato che «a metà maggio a Milano faremo una grande manifestazione delle forze sovraniste dei Paesi dell’Unione Europea, in piazza Duomo». Sulla Libia, infine: «Stiamo lavorando per la pace e il dialogo con tutte le parti in causa. Io, direttamente o indirettamente, sono in contatto con alcuni ministri del governo, pero’ stiamo ragionando con tutti perche’ un intervento armato, le bombe e i cannoni sarebbero un dramma».

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