Fonte: Corriere della Sera
di Massimo Gaggi
Ha lanciato un programma di investimenti audace, ma ora i leader della sinistra, nervosi, temono che cada nella trappola di un negoziato con la destra che si potrebbe trascinare per mesi, bloccando tutto
Joe Biden ha sorpreso tutti partendo al galoppo col suo aggressivo programma economico. Abile e fortunato ha fatto approvare un vasto pacchetto di sostegni per imprese e cittadini colpiti dalla crisi da coronavirus e ha beneficiato del successo della campagna di vaccinazioni. Negli ultimi giorni, però, il fiume delle buone notizie si è inaridito, mentre crescono le difficoltà economiche e politiche: inflazione che ad aprile è cresciuta (4,2%) molto più del previsto, prezzi dei combustibili — voce di spesa essenziale per un’America che vive su quattro ruote — in forte ascesa, panico e accaparramenti per l’attacco cyber all’oleodotto che porta il greggio del Texas in tutto l’Est degli Usa. Quanto alla pandemia, i contagi calano e l’America riapre, ma a vaccinarsi sono ormai in pochi: niente immunità di gregge. Fine della luna di miele per Biden?
Certo l’America che ho attraversato da costa a costa in questi giorni sta riaprendo e dovunque vai trovi cartelli che indicano una ricerca disperata di lavoratori in ristoranti, alberghi, negozi, cantieri. Ma la disoccupazione da coronavirus non cala come dovrebbe: molti continuano a incassare i generosi sussidi Covid e rinviano il rientro nel mercato del lavoro.
Tutto ciò galvanizza i repubblicani, fin qui sulla difensiva, e rende più prudente Biden che deve far passare un piano per le infrastrutture da 2.300 miliardi di dollari e altri 1.800 miliardi di interventi sociali. Fino a ieri era elogiato dalla sinistra progressista per il coraggio dimostrato mentre gli storici che lo hanno incontrato parlano di una presidenza felicemente anomala: Biden come un iceberg rovesciato, un vecchio presidente che non ha nulla da perdere e fa quello che dice.
Joe era pronto a procedere al galoppo anche davanti a un aumento dei prezzi previsto ma considerato limitato e momentaneo anche dalla Federal Reserve, legato alle inevitabili strozzature che si creano in una ripresa. Ma con l’inflazione che sale più del previsto e la Borsa assai nervosa, Biden corre il rischio di veder trasformata l’audacia in azzardo. E ora i leader della sinistra, nervosi, lo avvertono: non cadere nella trappola di un negoziato con la destra che si potrebbe trascinare per mesi, bloccando un programma che va realizzato prima delle elezioni di mid termdel novembre 2022. Biden è già a un bivio.