22 Novembre 2024

Il leader Starmer ha proposto un emendamento in cui si appoggia il cessate il fuoco ma con molte riserve

Se in Italia la mozione per il cessate il fuoco a Gaza è stata approvata dal Parlamento in maniera bipartisan senza troppe discussioni, a Londra la questione ha dilaniato il partito laburista (i conservatori di cessate il fuoco immediato non vogliono neppure sentir parlare). Il leader del Labour, Keir Starmer, ha evitato per mesi di schierarsi a favore di una cessazione delle ostilità: il suo obiettivo resta quello di presentare il partito della sinistra come una forza di governo credibile, anche a livello internazionale, e soprattutto di fugare le ombre di antisemitismo che macchiavano il Labour sotto il suo predecessore, Jeremy Corbyn.
Per questo Starmer ha sostanzialmente ricalcato la linea dei governi di Washington e Londra, che parlano di un cessate il fuoco «sostenibile», ossia quando Hamas sarà messo in condizione di non nuocere. Ma così facendo Starmer si è esposto alla ribellione dell’ala sinistra del partito: già a novembre 56 deputati lo avevano sfidato e avevano votato a favore di una mozione (perdente) per un cessate il fuoco immediato. Starmer però ha tenuto duro, anche a costo di vedere un collasso del sostegno degli elettori musulmani, sceso dall’86% al 60%. Oggi però i nazionalisti scozzesi (che sono a sinistra dei laburisti) presentano a Westminster una nuova mozione sul cessate il fuoco: di fronte al rischio di una ribellione incontrollabile, Starmer ha proposto un emendamento in cui si appoggia il cessate il fuoco ma con mille caveat (deve essere «durevole e osservato da tutte le parti»). Un compromesso, ma meglio della discussione che (non) c’è stata in Italia.

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