Fonte: Corriere della Sera
di Danilo Taino
Da inizio ottobre, il numero dei contagiati in Europa ha superato quello in America e al 1° novembre la media dei sette giorni precedenti era di 204 mila casi quotidiani medi in Europa e di 81 mila negli Stati Uniti
Se domenica prossima si votasse per il presidente dell’Unione europea, in piena era del coronavirus com’è avvenuto negli Stati Uniti, la gestione dell’epidemia finirebbe con il pesare quanto ha pesato Oltreatlantico? Il presidente europeo uscente potrebbe portare risultati migliori o peggiori di quelli che ha potuto mostrare Donald Trump? Il virus era lo stesso, SARS-CoV-2; la malattia la stessa, Covid-19; ma l’andamento della pandemia è stato del tutto diverso. E oggi la Ue è in una situazione peggiore di quella americana. La società d’informazioni GZero Media — fondata dallo scienziato politico Ian Bremmer — ha messo a confronto alcuni dati per verificare similitudini e differenze tra le due evoluzioni. Se si traccia un grafico con i casi di coronavirus calcolati in una media di sette giorni per punto individuato, si vede che dalla fine di marzo il numero di persone contagiate negli Stati Uniti supera quello della Ue e per tutta l’estate la differenza è molto significativa, anche perché fino a fine luglio nel Vecchio Continente la situazione sembrava sotto controllo.
Da inizio ottobre, però, il numero dei contagiati in Europa ha superato quello in America e al 1° novembre la media dei sette giorni precedenti era di 204 mila casi quotidiani medi in Europa e di 81 mila negli Stati Uniti. Da aprile ai primi giorni di ottobre, il numero dei morti giornalieri (media fatta su tre giorni) è stato maggiore in America ma poi la situazione si è rovesciata: a inizio novembre era di 1.652 decessi nella Ue e di 780 negli Usa. Dagli ultimi giorni di ottobre, i morti giornalieri per milione di abitanti in Europa hanno superato quelli americani e ora sono 3,70 contro 2,76. Il numero complessivo dei morti per Covid-19 rimane per ora più alto negli Stati Uniti, circa 240 mila contro i circa 177 mila nell’Unione europea a 27 (dati questi di Worldometers.info) su popolazioni rispettivamente di 331 milioni e 448 milioni. Naturalmente, nella Ue il presidente non viene eletto direttamente dal popolo e la pandemia è stata gestita in modo diverso dai diversi governi. Ma il confronto fa sospettare (solo sospettare, niente di scientifico) che, nonostante i lockdown negli Usa siano stati a pelle di leopardo più che in Europa, in Occidente le diverse risposte stiano dando risultati tendenzialmente simili.