22 Novembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Ivo Cavizzi

Le proiezioni del Parlamento Ue: vola il Brexit party di Farage, crescono i laburisti


La possibile partecipazione del Regno Unito alle elezioni europee di maggio, a causa del ritardo nella Brexit, provocherebbe un ulteriore rafforzamento dei tre gruppi euroscettici. Penalizzerebbe il maggiore europartito, i popolari del Ppe. Non bilancerebbe completamente, con l’aggiunta dei laburisti, la discesa del secondo gruppo, i socialisti di S&D. I due principali partiti di centrodestra e di centrosinistra potrebbero però mantenere la maggioranza alleandosi con i liberali.
Questo scenario emerge dall’ultimo sondaggio dell’Europarlamento, che calcola la media delle principali rilevazioni nazionali e considera — per la prima volta — l’eventualità del voto dei britannici, riportando i seggi a 751 (invece dei 705 senza il Regno Unito).
In Italia la Lega, che aderisce al gruppo Enf, pur data in leggera flessione rispetto alle precedenti stime, diventerebbe il primo partito con il 31,4%, pari a 26 seggi, e il secondo in Europa, dopo i 30 seggi della Cdu tedesca di Angela Merkel (Ppe). Il M5S, associato all’Efdd e in manovra per una nuova collocazione in Europa, risulta in contenuto recupero con il 21,5% e 18 eurodeputati. In crollo rispetto alle precedenti elezioni europee restano il Pd, membro di S&D, dato al 20% con 16 eletti, e Forza Italia, associato al Ppe, a 10,1% con 8 deputati. Fdi di Giorgia Meloni dovrebbe superare la soglia di sbarramento del 4% (con il 4,8%) ottenendo 4 seggi. Fuori resterebbero +Europa di Emma Bonino (3,1%), la coalizione di Sinistra ( 2,1%) e Articolo 11-Mdp (1,5%).
Il nuovo Brexit Party dell’euroscettico ex leader dell’Ukip Nigel Farage riuscirebbe a conquistare 10 seggi con il 13,5%, pur senza considerare la più recente rilevazione nel Regno Unito con ascesa addirittura oltre il 27% dei consensi. L’Ukip raggiungerebbe 9 seggi. I conservatori della premier Theresa May scenderebbero a 12 seggi. Primi risulterebbero i laburisti di Jeremy Corbyn con il 26,5% e 19 seggi. Darebbero un aiuto importante al gruppo eurosocialista S&D, ma non sufficiente a recuperare l’arretramento a 149 seggi (37 in meno dei 186 attuali), provocato principalmente dal Pd e dai partiti di centrosinistra tedesco e francese.
Gli europopolari del Ppe dovrebbero conquistare 180 seggi, restando primo partito dell’Assemblea Ue nonostante la perdita di 37 eurodeputati rispetto agli attuali 217. Diventa così essenziale l’alleanza per contare sui 76 seggi previsti per i liberali dell’Alde (in ascesa dai 68 attuali), che potrebbero crescere in caso di adesione dei 21 francesi di La Republique En Marche guidati da Nathalie Loiseau, fedelissima del presidente Emmanuel Macron. I tre partiti della maggioranza raggiungerebbero il 54%, secondo le attuali proiezioni (56% con i macroniani). A Strasburgo è circolata l’ipotesi di un allargamento anche ai 57 eurodeputati verdi. Il gruppo di estrema sinistra Gue dovrebbe ottenere 46 seggi.
La Brexit ritardata potrebbe consentire agli euroscettici di ottenere il 25% dei voti. I conservatori Ecr, a cui intende aderire Fdi, grazie alla componente Tory (e al peso dei polacchi di Jaroslaw Kaczynsky), ridurrebbe la prevista discesa a 66 seggi dai 76 attuali. L’Efdd, il gruppo del M5S, dovrebbe salire da 41 a 45 seggi passando al 6%. Il gruppo Enf, spinto dalla Lega e dai sovranisti della francese Marine Le Pen, otterrebbe 62 seggi rispetto ai 37 attuali. Il sondaggio attribuisce 62 seggi (8,3% del totale) ai partiti nazionali (come En Marche) ancora non associati ad alcun gruppo europeo.

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