21 Novembre 2024
bambini stranieri

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Presenze triplicate dal 2020: carenti i posti «Sai», mancano i centri di prima accoglienza. Da gennaio 100 euro al giorno di contributo ai Comuni

I minori stranieri non accompagnati in Italia sono 20.032, un numero quasi triplicato rispetto ai 7.080 del 2020, che sta mettendo in difficoltà il sistema dell’accoglienza.
Solo in parte l’aumento è dovuto ai 5mila minori ucraini entrati in Italia dopo l’invasione russa del 24 febbraio e che sono quasi sempre ospitati da parenti e amici. Il fenomeno è molto più ampio. Anche escludendo gli ucraini, i ragazzi stranieri arrivati senza i genitori sono infatti aumentati del 22% rispetto a dicembre 2021 e sono raddoppiati rispetto a dicembre 2020. Ben 4.756 sono arrivati fra luglio e novembre 2022: il forte aumento è legato anche alla crisi economica che ha investito l’Egitto e la Tunisia, da cui arriva il maggior numero di ragazzi. Una situazione delicata, perché si tratta di minorenni soli che corrono il rischio di essere reclutati dalla malavita o diventare vittime di violenza.
Dai rapporti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali emerge che l’aumento degli ultimi mesi ha avuto un impatto soprattutto su alcune regioni come la Sicilia, salita dai 2.742 minori accolti al 30 giugno 2022 ai 4.021 al 30 novembre o la Calabria, dove i numeri sono più che raddoppiati (da 1.024 a 2.351).

Le risorse
Sia per far fronte all’aumento degli arrivi, sia per l’incremento dei costi causato dal caro energia, il ministero dell’Interno ha stabilito che dal 1° gennaio 2023 il contributo riconosciuto ai Comuni per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati salga fino a 100 euro ciascuno, al giorno. Il Viminale ha risposto così alle richieste degli amministratori locali, in difficoltà anche nel reperire i posti necessari. Il contributo, peraltro, era già salito a luglio da 45 a 60 euro per minore (circolare 16153 del 19 maggio 2022). Il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ha a disposizione 138 milioni per il 2022, 118 milioni per il 2023 e 166 per il 2024. Per i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, il Dl 21/2022 ha poi aumentato di 58,6 milioni la dotazione del Fondo per le emergenze nazionali.

La carenza dei posti
Le criticità non riguardano solo i fondi, ma anche le strutture disponibili, in particolar modo quelle per la prima accoglienza. I centri governativi previsti dal Dlgs 142/2015 – dove oltre ad accertare l’età del minore, viene esaminata la sua situazione psicofisica – non sono mai decollati: al 30 giugno scorso erano attivi solo sei progetti finanziati dal Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione), cinque in Sicilia e uno in Molise, per 275 posti. Peraltro, queste strutture sono state prorogate solo fino al 31 dicembre scorso. Il 4 agosto 2022 il ministero dell’Interno ha emesso un bando per attivare mille posti su base regionale, da finanziare sempre con risorse Fami. La valutazione dei progetti è in corso.

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