22 Novembre 2024

Un’ora di faccia a faccia tra il premier e il numero uno del Carroccio. Slitta alla Camera il voto sul Dl Ucraina

L’incontro è durato circa un’ora. Atteso. Attesissimo. Protagonisti, Mario Draghi e Matteo Salvini. Argomento principe, la guerra in Ucraina.
In una nota, Palazzo Chigi fa sapere che «il colloquio si è incentrato sulla recente visita negli Stati Uniti, nel corso della quale è stato riaffermato l’impegno dell’Italia per la pace attraverso il sostegno all’Ucraina, l’imposizione di sanzioni alla Russia, la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell’avvio di negoziati credibili».
«Finalmente abbiamo parlato di pace e di cessate il fuoco», il primo commento del leader leghista, che ha aggiunto: «Nessuno vincerà la guerra, se e esce soltanto con il negoziato». «Mandare aiuti economici e militari all’Ucraina inizialmente era giusto e lo abbiamo votato con convinzione», ha spiegato Salvini. «Ora ulteriori invii di armi non penso siano la soluzione giusta. Se la guerra va avanti anche in Italia ci sarà una «strage di posto di lavoro».
Nel corso dell’incontro, prosegue la nota del governo, «si è parlato anche delle conseguenze economiche e umanitarie del conflitto in corso, con particolare riferimento alla necessità di prevenire una crisi alimentare sul larga scala e di proseguire lungo la strada dell’accoglienza ai profughi ucraini. Sul fronte dell’energia, è stata condivisa l’importanza di un percorso che affianchi diversificazione delle fonti di approvvigionamento e investimenti sulle rinnovabili». «L’embargo del gas e del petrolio fa più male a Italia ed Europa che alla Russia», ha aggiunto Salvini.
Il leader leghista ha anche commentato il rinvio del Dl Ucraina in aula alla Camera, dove è mancato per due volte il numero legale. «Non è colpa mia, se sono da Draghi difficilmente riesco a seguire i lavori della Camera». Sulla presunta assenza di deputati leghisti, Salvini si è limitato a rispondere: «Gli altri erano tutti presenti?». Il voto è slittato alla seduta di domani mattina, martedì 17, alle 10.

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