8 Settembre 2024
economia soldi

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L’Istat sottolinea che a trainare l’aumento sono stati soprattutto i bene energetici cresciuti del 14,1%

Adicembre l’inflazione è arrivata al 3,9%: dopo la flessione del 2020 (-0,2%), quindi, i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3%). Lo riferisce l’Istat sottolineando come la ripresa dell’inflazione sia stata sostanzialmente trainata dall’andamento dei prezzi degli Energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%).
Di conseguenza, l’inflazione acquisita per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu -0,1%.
Per quanto riguarda l’ultimo mese dello scorso anno, l’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +1,4% di novembre a +2,0%) sia non lavorati (da +1,5% a +3,6%), a quelli dei Beni durevoli (da +0,4% a +0,8%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% a +2,3%); i prezzi dei Beni energetici continuano a crescere in misura molto sostenuta, pur rallentando (da +30,7% a +29,1%), a causa di quelli della componente non regolamentata (da +24,3% a +22,0%), mentre la crescita dei prezzi della componente regolamentata rimane pressoché stabile (da +41,8% a +41,9%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, da un lato ai prezzi dagli Alimentari non lavorati (+1,1%) e dei Beni durevoli (+0,6%), dall’altro alla crescita, a causa di fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,5% su base mensile e del 4,2% su base annua (da +3,9% di novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2021 è pari a +1,9% (-0,1% nel 2020).

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