Nasce 4cAI, il nuovo strumento per gestire la sfida dell’intelligenza artificiale, per gli operatori dei settori, dal legal, al tax al lavoro
Il 63% degli studi legali sta già utilizzando l’intelligenza artificiale. Un impiego decisamente più alto nei grandi studi, con oltre 500 avvocati che, nel 100% dei casi, hanno introdotto sistemi di intelligenza artificiale, mentre nel 68% degli studi piccoli l’Ai non è ancora entrata. Questo il risultato dello studio di ottobre 2024 dal titolo “The future is now: artificial intelligence and the legal” che la International bar association ha fatto su un campione di oltre mille avvocati, provenienti da Usa e Europa.
Le principali sfide dopo l’avvento dell’Ai
Per gli intervistati le sfide principali dopo l’avvento dell’Ai riguardano: lo sviluppo di sistemi standard di governance per garantire fiducia e conformità; adeguati test di valutazione; la formazione di avvocati e amministratori; la rassicurazione dei clienti sull’uso dei loro dati e, infine la garanzia di conformità con gli standard etici.
A fotografare invece timori e speranze, legati all’Ai, dei legali italiani è stata invece Cassa forense con lo studio commissionato al Censis (VIII rapporto). Secondo il report ad essere spaventato dall’ingresso dell’Ai nella professione è il 32% dei legali, mentre il 58,7% vede nella ChatGpt un’opportunità per la ricerca legale come per la gestione di un gran numero di informazioni. C’è poi un 8% che non teme nè di essere sostituito nè spera di essere coadiuvato dall’Ai, semplicemente non ci pensa.
unire, però, la stragrande maggioranza degli avvocati è la “consapevolezza del valore della condivisione delle competenze ed esperienze professionali, che costituisce il motivo fondamentale delle scelte di uno studio strutturato”.
Il nuovo strumento per gestire la sfida dell’Ai
In questo contesto si inserisce un nuovo strumento per gestire la sfida dell’intelligenza artificiale. Si chiama 4cAi, la nuova nata del Gruppo 4c, guidato da Alessandro Renna e Mario Alberto Catarozzo. Nel panorama della trasformazione digitale che sta investendo il mondo professionale, la nuova realtà – dedicata a chi vuole gestire e non subire i cambiamenti – si distingue per aver sviluppato un sistema organico di soluzioni per gli operatori dei settori legal, tax e lavoro, dove tecnologia, formazione e consulenza convergono in un’unica visione d’insieme.
“Abbiamo creato un ecosistema completo che supera il concetto di singola soluzione tecnologica – spiega il Ceo di 4c Alessandro Renna – il nostro sistema integra casi d’uso specifici dell’AI per il settore professionale con percorsi strutturati di crescita e implementazione. Un approccio che risponde alla reale complessità della trasformazione in atto.”
L’architettura del sistema 4cAi si articola su più livelli: dalle soluzioni tecnologiche per l’automazione intelligente dei processi alla gestione efficiente dei documenti, con una specifica attenzione alla compliance normativa. Ogni componente nasce dall’osservazione diretta delle esigenze operative “abbiamo sviluppato piattaforme di collaboration e assistenti virtuali che consentono di risparmiare tempo prezioso – dice Renna – e di migliorare la soddisfazione delle persone sul lavoro, liberandole da attività prive di valore aggiunto”.
Una visione sistemica che si riflette anche nell’approccio alla formazione. “Quando abbiamo progettato questa iniziativa imprenditoriale – continua Renna – abbiamo voluto creare un meccanismo in cui le soluzioni tecnologiche sono coordinate con i percorsi di apprendimento e con l’offerta di coaching. Non offriamo prodotti isolati, ma un sistema integrato di trasformazione digitale.”