Intesa firmata dopo una giornata di tensione nel governo israeliano
Nella notte l’ufficio di Benjamin Netanyahu ha confermato che i team negoziali israeliani e di Hamas hanno firmato a Doha un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi.
Dopo la luce verde definitiva, il governo deve dare 24 ore di tempo all’Alta Corte di Giustizia perché esamini eventuali ricorsi contro l’accordo, prima che questo possa concretizzarsi.
Ieri molti cittadini di Tel Aviv erano scesi in piazza per protestare contro il governo. I dimostranti raccolti alla Kirya, quartier generale dell’esercito, chiedevano la liberazione di tutti gli ostaggi e reggono uno striscione con la scritta «presidente Trump, riportali tutti a casa».
Ben Gvir, da parte sua, mentre si rincorrevano voci sulle sue dimissioni, si è presentato davanti a cronisti per tuonare contro l’accordo che, a sua detta, consentirà la riabilitazione dei gruppi terroristici a Gaza e riporterà la minaccia ai residenti nelle aree di confine. Secondo il ministro, il compromesso raggiunto con gli islamisti non prevede il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti nel territorio della Striscia bensì «sigilla il destino del resto degli ostaggi che non sono inclusi nell’accordo di morte». Ben Gvir ha anche invitato il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, altro esponente dell’ala più dura del governo, a lasciare la poltrona.
06:58 – Netanyahu convoca il Gabinetto di sicurezza su accordo
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per oggi il suo Gabinetto di sicurezza cui seguirà una riunione del governo sull’accordo raggiunto per la liberazione degli ostaggi. L’annuncio, arrivato nella notte, sembra spianare la strada all’approvazione israeliana dell’accordo, che metterebbe in pausa i combattimenti nella Striscia di Gaza e vedrebbe il rilascio di decine di ostaggi detenuti dai militanti di Gaza in cambio di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. L’accordo consentirebbe anche a centinaia di migliaia di palestinesi sfollati di tornare nelle loro case a Gaza
06:57 – Netanyahu, firmato accordo su rilascio ostaggi
“L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che i team negoziali israeliani e di Hamas hanno firmato a Doha un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi. Una dichiarazione dell’ufficio di Netanyahu riportata dal Times of Israel afferma che il premier ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per domani per votare l’accordo. “Il gabinetto al completo si riunirà in seguito per approvare l’accordo”, aggiunge la nota senza specificare se tale votazione si terrà anche venerdì o sabato, come un funzionario israeliano aveva detto in precedenza alla testata. Il team negoziale israeliano ha chiamato Netanyahu poco prima delle tre del mattino ora italiana per informarlo che l’accordo era stato raggiunto. Il premier li ha ringraziati per i loro sforzi. Anche le famiglie dei 98 ostaggi ancora nelle mani di Hamas sono state aggiornate e il premier ha incaricato le autorità di lavorare sui preparativi per accoglierli non appena saranno liberati. “Lo Stato di Israele è impegnato a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, incluso il ritorno di tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti”, aggiunge la nota dell’ufficio di Netanyahu.”
00:45 – Trump: l’accordo sia chiuso prima del mio insediamento
L’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas deve essere finalizzato prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. È il monito lanciato dal presidente eletto che ha ribadito quanto il suo coinvolgimento sia stato cruciale per la negoziazione. «Abbiamo cambiato il corso, e lo abbiamo cambiato in fretta, e francamente è meglio che sia fatto prima che io presti giuramento», ha detto in un’intervista podcast con Dan Bongino. Trump ha affermato che Biden non ha fatto nulla. «Non cerco credito. Voglio far uscire queste persone», ha aggiunto a proposito degli ostaggi nelle mani di Hamas, «Dobbiamo farle uscire». La tregua dovrebbe iniziare domenica, ma il primo ministro Benjamin Netanyahu afferma che una «crisi dell’ultimo minuto» con Hamas sta ritardando l’approvazione del suo governo.
00:03 – Manifestazioni contro l’accordo, tre arresti a Gerusalemme
Tre persone sono state arrestate a Gerusalemme per aver disturbato una manifestazione contro l’accordo di tregua firmato da Israele e Hamas. Lo riferisce un comunicato della polizia israeliana rilanciato dai media del Paese. I tre avrebbero spruzzato spray al peperoncino contro i manifestanti, bloccato il traffico e acceso un fuoco in mezzo alla strada.