Nuova allerta missilistica al confine con il Libano. L’esercito israeliano annuncia di aver ucciso la leader dell’Ufficio politico e il capo della sicurezza di Hamas. Netanyahu a Sunak: “Stiamo combattendo i nuovi nazisti”, il premier Uk prima di volare in Arabia Saudita: “Vogliamo la vostra vittoria”. Armi a Israele, dirigente dipartimento di stato Usa lascia
Dopo Joe Biden e Olaf Scholz, in Israele è arrivato Rishi Sunak. Il tema è quello della de-escalation portato avanti già dal presidente Usa che ha ottenuto dopo un colloquio con Al-Sisi l’apertura del valico di Rafah per il passaggio di 20 camion con gli aiuti umanitari per Gaza.
Due basi Usa sono state colpite dal lancio di droni nell’Iraq occidentale e alcuni militari sono rimasti feriti. Intanto l’esercito israeliano annuncia di aver ucciso due importanti rappresentanti di Hamas: la leader dell’Ufficio politico Abdel Aziz al-Rantisi e il capo della sicurezza nazionale Jehad Mheisen.
15:35 – Sunak vola in Arabia Saudita dopo visita in Israele
Il premier britannico Rishi Sunak è atteso oggi in Arabia Saudita, dopo la visita in Israele, nell’ambito della sua missione in Medio Oriente organizzata sullo sfondo della riesplosione sanguinosa del conflitto israelo-palestinese seguita ai devastanti attacchi di Hamas del 7 ottobre. Lo riportano diversi media del Regno Unito.
La Bbc precisa che Sunak ha in programma un incontro con l’uomo forte di Riad, il principe ereditario Mohammed bin Salman. Non sono al momento ancora confermate da Downing Street le altre tappe del tour del primo ministro Tory, destinato a durare almeno due giorni e che – secondo le anticipazioni – dovrebbe portarlo anche in Giordania e in Egitto.
15:31 – Iran: “L’attacco di Hamas è legittima difesa”
Il capo di Stato maggiore dell’Esercito iraniano, il maggior generale, Mohammad Bagheri, ha affermato che tutti i Paesi della regione dovrebbero impedire agli Usa di inviare armi a Israele tramite le loro basi in medio Oriente. Secondo quanto riporta Irna, Bagheri ha lanciato questo appello in telefonate separate con il ministro della Difesa del Qatar Khalid bin Mohamed Al Attiyah e con il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. Durante il colloquio con quest’ultimo, il capo di Stato maggiore dell’Esercito iraniano ha affermato che l’attacco di Hamas è stato legittimo.
15:25 – Hamas, “Ad ora nessun aiuto entrato a Gaza da Egitto”
Wael Abu Omar, portavoce di Hamas responsabile per il valico di Rafah, afferma che nessun aiuto è entrato a Gaza dall’Egitto. Il Cairo e Israele hanno raggiunto ieri un accordo per consentire l’ingresso degli aiuti nel territorio palestinese attraverso il valico di Rafah. Lo riporta il Times of Israel. Il valico – secondo le autorità egiziane – è stato colpito da quattro attacchi aerei israeliani dal 7 ottobre.
15:23 – Sirene di allarme in Israele a confine nord col Libano
Le sirene che segnalano l’allarme aereo sono scattate in diverse città al confine settentrionale di Israele con il Libano, conferma l’esercito israeliano.
Ai residenti di Shumra, Even Menachem, Abirim e Pasuta è stato indicato di cercare rifugio immediatamente. Lo scrive il Jerusalem Post.
15:05 – Ambasciata Usa: “Gli americani si preparino a lasciare il Libano”
L’ambasciata americana in Libano ha esortato i suoi cittadini a “preparare piani per partire il prima possibile finché sono ancora disponibili opzioni commerciali”. Lo riporta Al Arabiya sul suo sito web. In un avviso inviato via email ai cittadini, l’ambasciata ha affermato che sta monitorando la situazione nel Paese. “Raccomandiamo ai cittadini statunitensi che scelgono di non partire di preparare piani per situazioni di emergenza”, ha affermato l’ambasciata. Il 17 ottobre, il Dipartimento di Stato ha invitato i suoi cittadini a non recarsi in Libano a causa della “situazione imprevedibile della sicurezza”.
14:22 – Armi a Israele, dirigente del dipartimento di stato Usa lascia
Un dirigente del Dipartimento di Stato nell’ufficio che sovrintende ai trasferimenti di armi si è dimesso per protestare contro la decisione dell’amministrazione Biden di continuare a inviare armi e munizioni a Israele mentre assedia Gaza nella sua guerra con Hamas. Nella sua lettera di dimissioni, Josh Paul afferma che il “cieco sostegno a una parte” dell’amministrazione Biden sta portando a decisioni politiche “miopi, distruttive, ingiuste e contraddittorie rispetto agli stessi valori che sosteniamo pubblicamente”.
14:04 – Francia, nuova evacuazione di Versailles dopo un allarme bomba: è la quarta volta
Un allarme bomba ha fatto scattare una nuova evacuazione della reggia di Versailles. Lo ha riferito l’emittente Bfmtv, precisando che è la quarta volta che la reggia viene evacuata da sabato scorso. In giornata sono stati nuovamente evacuati alcuni aeroporti francesi in seguito ad allarmi bomba
13:50 – Dopo la visita in Israele, Sunak volerà a Riad da Mohammed bin Salman
Una volta conclusa la visita in Israele, il premier britannico Rishi Sunakvolerà oggi pomeriggio in Arabia Saudita per incontrare il principe ereditario Mohammed bin Salman. Lo ha annunciato il suo portavoce.
13:48 – Sunak a Netanyahu: “Vogliamo la vostra vittoria”
“Sono orgoglioso di essere qui al vostro fianco nell’ora più buia di Israele” ha affermato il premier britannico Rishi Sunak >in conferenza stampa in Israele con Benyamin Netanyahu. “Saremo solidali con voi, saremo al fianco del vostro popolo. Vogliamo la vostra vittoria”, ha aggiunto.
13:40 – Sirene di allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene di allarme antiaereo risuonano a Tel Aviv e nel centro di Israele.
13:16 – Netanyahu a Sunak: “Combattere insieme i nuovi nazisti”
“Voi avete combattuto 80 anni fa i nazisti, ora dobbiamo combattere insieme Hamas che è il nuovo nazismo”. Lo ha detto il premierBenyamin Netanyahu incontrando il suo omologo britannico Rushi Sunak. “E – ha aggiunto – una battaglia per il futuro: da una parte c’è l’asse del male con l’Iran, dall’altra la forza del progresso”. “Questa è la nostra ora buia, l’ora più buia del mondo”.
12:59 – “I commando di Hamas erano sotto effetto di una droga”
Una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre si sono macchiati di efferatezze contro i civili israeliani a ridosso della striscia di Gaza erano sotto effetto di una droga sintetica nota come Captagon. Lo ha appreso la televisione commerciale israeliana Canale 12. Tracce di Captagon, ha precisato, sono state rilevate fra i prigionieri di Hamas in Israele. Pillole di quel narcotico erano inoltre ancora nelle tasche di membri di Hamas rimasti sul terreno dopo i combattimenti. Si tratta, ha aggiunto la emittente, di una droga prodotta in Libano e Siria, nota anche come “la cocaina dei poveri”. In passato è stata usata dall’Isis.
12:55 – Riprende lancio razzi da Gaza su Israele dopo 15 ore calma
È ripreso il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele dopo 15 ore di calma. Le sirene sono risuonate adAshkelon e nella zona intorno all’enclave palestinese. Secondo le forze armate israeliane, Hamas ha rallentato il ritmo dei lanci in previsione di una lunga guerra.
2:54 – Il Parlamento europeo chiede pausa umanitaria e rispetto diritti dei civili
“Condannare fermamente gli attacchi brutali” e “eliminare l’organizzazione terroristica Hamas” ma “impegnarsi per la de-escalation in Medio Oriente” e chiedere una pausa umanitaria nonché il “pieno rispetto del diritto internazionale”: queste la richiesta espressa dalla risoluzione dell’Eurocamera, approvata giovedì mattina con 500 voti a favore 21 contrari e 24 astenuti. Non passa l’emendamento che chiedeva di inserire nel testo il “cessate il fuoco immediato”. Richiesta anche un indagine internazionale sul bombardamento dell’ospedale.
12:25 – La Ue indaga Meta e TikTok per contenuti violenti e fake
La Commissione europea ha inviato formalmente Meta e a TikTok una richiesta di informazioni ai sensi del Digital Services Act (Dsa). In particolare l’esecutivo europeo chiede a Meta di fornire maggiori informazioni sulle misure adottate per ottemperare agli obblighi relativi alla valutazione dei rischi e alle misure di attenuazione per tutelare l’integrità delle elezioni e in seguito agli attacchi terroristici di Hamas in tutto Israele, in particolare per quanto riguarda la diffusione e amplificazione di contenuti illegali e disinformazione.
12:23 – Israele uccide il capo della Sicurezza nazionale di Hamas a Gaza
L’esercito israeliano in un attacco sulla Striscia di Gaza ha ucciso Jehad Mohaisen, capo della Sicurezza nazionale di Hamas. Lo hanno confermato all’Ansa fonti locali nella Striscia.
12:04 – Il re giordano Abdullah II al Cairo per incontrare al-Sisi
Il re giordano Abdullah II è volato al Cairo per “una breve visita”. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Petra, precisando che il monarca parlerà con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, delle modalità “per fermare l’aggressione israeliana contro Gaza”.
12:02 – Appello di Hamas alla mobilitazione in suo sostegno
Hamas ha lanciato oggi un appello “alla nazione islamica e a tutti gli uomini liberi nel mondò” affinché organizzino “marce e dimostrazioni di grandi dimensioni in solidarietà con il nostro popolo”. In un comunicato il portavoce di Hamas Abdel Latif Kanua è tornato ad accusare Israele di aver bombardato due giorni fa l’ospedale al-Ahli di Gaza. “La situazione della resistenza è buona. – ha affermato – Il popolo resiste nella propria terra e non si piegher° di fronte al nemico”.
12:00 – Francia, ancora allarmi bomba ed evacuazione aeroporti: a Lille c’è l’aereo di Macron
Sono ripresi questa mattina gli allarmi bomba negli aeroporti, con conseguenti chiusure temporanee ed evacuazione degli scali per consentire le verifiche degli artificieri.
Si registrano allarmi ed evacuazioni sempre negli aeroporti regionali e non in quelli di Parigi: a Montpellier, Nantes, Bordeaux, Nizza e Lille dove si trova l’aereo presidenziale. Emmanuel Macron, con la première dame Brigitte, è atterrato nello scalo per partecipare nella vicina Arras alle esequie del professore ucciso
11:43 – L’esercito di Israele colpisce alcuni obiettivi militari in Libano
L’Idf fa sapere che sta colpendo con l’artiglieria obiettivi militari in Libano per rispondere a un attacco proveniente da oltreconfine con missili anticarro che hanno raggiunto la località di Manara, nel nord di Israele. Lo riporta The Times of Israel. L’Idf ha affermato che nell’ultimo attacco dal Libano, probabilmente opera di Hezbollah, non ci sono stati feriti. Gli attacchi israeliani stanno prendendo di mira il sito da cui sono stati lanciati i missili.
11:28 – Xi Jinping: “Fondamentale una soluzione a due Stati”
Una soluzione a due Stati per creare una Palestina indipendente è la “via d’uscita fondamentale” dal conflitto Israele-Hamas. Lo ha affermato oggi il leader cinese Xi Jinping. “La massima priorità ora è un cessate il fuoco il più presto possibile, per evitare che il conflitto si espanda o addirittura vada fuori controllo e causi una grave crisi umanitaria”, ha detto Xi all’emittente statale cinese Cctv. Xi, che ha rilasciato queste dichiarazioni in un incontro con il primo ministro egiziano Mostafa Madboulya Pechino, ha affermato che la Cina è disposta a collaborare con l’Egitto e le nazioni arabe per “promuovere una soluzione globale, giusta e duratura alla questione palestinese”, secondo la Cctv.
11:03 – In riparazione la strada al varco di Rafah
Macchinari per riparare le strade sono stati inviati attraverso il valico di frontiera di Rafah dall’Egitto alla Striscia di Gazaper preparare la consegna di parte degli aiuti immagazzinati dalla penisola egiziana del Sinai. Lo hanno detto due fonti della sicurezza. Rafah è l’unico varco di frontiera non controllato da Israele, ma è fuori servizio fin dai primi giorni del conflitto a Gaza a seguito dei bombardamenti israeliani sul lato palestinese del confine. Gli Stati Uniti e l’Egitto stanno spingendo per un accordo con Israele per far arrivare gli aiuti a Gaza, e la Casa Bianca ha dichiarato ieri che è stato concordato il passaggio di un massimo di 20 camion, con la speranza che ne arrivino altri in seguito. Secondo le Nazioni Unite, la maggior parte dei 2,3 milioni di residenti di Gaza dipendevano dagli aiuti. Prima che iniziasse l’attuale conflitto, circa 100 camion al giorno fornivano aiuti umanitari all’enclave. Più di 100 camion sono in attesa sul lato egiziano del confine, ma non è previsto che gli aiuti arrivino prima di venerdì, hanno detto fonti della sicurezza egiziana.
10:42 – A Berlino scontri con la polizia: 65 agenti feriti, 174 i fermi
Per la seconda notte consecutiva, proteste filopalestinesi sono scoppiate nel quartiere Neukoelln diBerlino, con un bilancio – secondo quanto reso noto questa mattina da una portavoce della polizia di 65 agenti feriti, e 174 fermi. L’area intorno a Sonnenallee e Hermannplatz è stata particolarmente colpita dai disordini: bidoni della spazzatura e pneumatici dati alle fiamme, uso di fuochi d’artificio, agenti presi di mira con lanci di pietre, bottiglie e dispositivi incendiari. Secondo la portavoce nei disordini sono rimasti coinvolti anche alcuni passanti estranei alla protesta.
10:34 – Attacco con droni nell’Iraq occidentale: colpita base Usa, feriti lievi
Alcuni componenti delle forze della coalizione sono rimasti leggermente ferite in Iraq in una serie di attacchi di droni avvenuti nelle ultime 24 ore presso le basi statunitensi in Iraq, mentre le tensioni regionali si accendono dopo il bombardamento mortale di un ospedale a Gaza. Due droni hanno colpito la base aerea di al Asad, nell’Iraq occidentale, utilizzata dalle forze statunitensi, mentre un drone ha colpito una base nell’Iraq settentrionale, ha dichiarato un funzionario statunitense all’Associated Press. Le forze statunitensi li hanno intercettati tutti e tre, distruggendone due ma danneggiando solo il terzo, che ha provocato lievi ferite tra i militari delle forze della coalizione nella base occidentale, secondo quanto dichiarato mercoledì dal Comando centrale degli Stati Uniti.
10:25 – “Droni sulla base americana di Tanaf” al confine tra Siria e Iraq
Testimoni parlano di un attacco di droni sulla base americana di Tanaf, al confine tra Siria e Siria. Sarebbero inoltre stati lanciati alcuni missili verso la base americana vicino ai giacimenti di gas di Koniko nel Nord-Est della Siria
10:17 – Israele: “Sono oltre 250 gli ostaggi portati a Gaza”
Secondo il bilancio diffuso da fonti israeliane sono oltre 250 gli ostaggi presi in Israele e portati a Gaza. Di questi circa 200 sarebbero stati catturati da Hamas, 30 dalla Jihad Islamica e altri da altre organizzazioni terroristiche di Gaza tra le quali il Fronte Popolare che ne avrebbe presi almeno dieci
10:09 – Nuovi blitz di Israele nella Striscia di Gaza per localizzare gli ostaggi
Commando dell’esercito israeliano sono di nuovo entrati nel territorio della Striscia di Gaza nel tentativo “mirato” di localizzare dispersi israeliani o acquisire informazioni sulla loro sorte. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari stima in 203 gli ostaggi portati da Hamas a Gaza e le cui famiglie sono state aggiornate sulla situazione. Lo stesso Hagari ha precisato che nelle zone israeliane a ridosso della Striscia le truppe stanno continuando a ricercare terroristi di Hamas rimasti sul terreno, uno dei quali è stato catturato ieri.
10:07 – Idf: “Più di 300 soldati israeliani”
Sono più di 300 i militari israeliani uccisi dal giorno del blitz di Hamas del 7 ottobre. Secondo un portavoce dell’Idf almeno 306 soldati hanno perso la vita e 203 tra civili e militari sono tenuti in ostaggio dalla milizia islamista a Gaza. Secondo fonti Onu, le vittime palestinesi sono tremila e 12.500 i feriti.
09:53 – Cina delusa dal veto Usa alla risoluzione Onu su Hamas-Israele
La Cina ha espresso la sua “profonda delusione” per la decisione degli Stati Uniti di porre il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla richiesta di “pausa umanitaria” nel conflitto tra Hamas e Israele. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, parlando nel briefing quotidiano, ha riferito che “la Cina è profondamente delusa dall’ostruzione da parte degli Usa all’adozione da parte del Consiglio di sicurezza di un progetto di risoluzione sulla questione palestinese”. Il Consiglio, ha aggiunto Mao, deve poter “svolgere il suo ruolo nel raggiungere un cessate il fuoco e fermare la guerra”.
09:45 – Esercito Israele: “Gli ostaggi nella mani di Hamas sono almeno 203”
L’Idf ha diffuso un nuovo bilancio degli ostaggi presi da Hamas e portati a Gaza durante l’attacco del 7 ottobre: sarebbero almeno 203 persone
09:44 – Riunione Ue sulle misure anti-terrorismo a Lussemburgo
I ministri dell’Interno Ue hanno avuto una colazione di lavoro, prima del Consiglio Affari Interni a Lussemburgo, tutta incentrata sull’anti-terrorismo. “Abbiamo discusso dello scambio di informazioni tra le nostre intelligence e di come combattere l’immigrazione illegale per assicurarci che eventi come quelli dei giorni scorsi non accadono di nuovo”, ha detto la ministra dell’Interno Annelies Verlinden.
09:07 – Scontri con esercito in Cisgiordania: “Sette palestinesi uccisi”
Sette palestinesi sono stati uccisi in scontri con l’esercito israeliano in Cisgiordania. Lo riferisce Haaretz, aggiungendo che decine di persone sono state arrestate
08:4 – Intelligence: “Hamas usa armi prodotte in Corea del Nord”
I miliziani di Hamas potrebbero aver usato armi nordcoreane durante ‘assalto del 7 ottobre contro Israele. La prova sarebbe in un video analizzato da due esperti di armi nordcoreane. Insieme a un’analisi dell’Associated Press sulle armi catturate sul campo di battaglia e sull’intelligence militare sudcoreana, il video indica che Hamas ha utilizzato un Rpg F-7, un’arma a spalla usata contro i veicoli corazzati. Le prove gettano luce sul torbido mondo delle spedizioni illecite di armi che la Corea del Nord, martoriata dalle sanzioni, utilizza come mezzo per finanziare i suoi programmi militari.
08:43 – Uccisa in un attacco di Israele la leader dell’Ufficio politico di Hamas
L’esercito israeliano in un attacco a Gaza ha ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del coofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell’Ufficio politico dell’organizzazione. Lo hanno riferito fonti locali. Al-Rantisi fu ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada.
08:42 – Schinas: “Affrontare il tema della sicurezza a livello Ue”
“Dobbiamo affrontare le conseguenze” della guerra in Medio Oriente, “oggi valuteremo come proteggere le comunità ebraiche e le vite degli europei”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione UeMargaritis Schinas arrivando al Consiglio Affari Interni a Lussemburgo. “Quattro anni fa noi abbiamo preso la decisione di portare tutti gli aspetti della sicurezza sotto un solo tetto, quello europeo, che noi chiamiamo l’Unione della sicurezza. E’ stata una scelta giusta e ci permette di affrontare questo tema in modo complessivo”, ha poi aggiunto rispondendo ad una domanda sull’allerta alzata da una decina di Paesi membri.
08:35 – Il premier britannico Rishi Sunak è arrivato in Israele
Il premier britannicoRishi Sunak è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in visita di solidarietà a Israele. Lo ha riferito la Radio militare. Sunak incontrerà il premier Benyamin Netanyahu.
07:48 – Capo ‘Comitati resistenza popolare’ ucciso in raid a Gaza
L’aviazione israeliana ha ucciso la scorsa notte a Gaza il capo dei ‘Comitati di resistenza popolare’, Rafat Harb Hussein Abu Hilal. Lo ha riferito il portavoce militare. I ‘Comitati di resistenza popolare’ sono una delle fazioni armate di Gaza che fiancheggiano Hamas. Nel 2006 i ‘Comitati’ parteciparono al rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit, un ostaggio che fu tenuto a Gaza per cinque anni e che fu rilasciato nel contesto di uno scambio di prigionieri. In altri attacchi condotti la scorsa notte, ha aggiunto il portavoce israeliano, sono stati uccisi anche “10 terroristi di ‘Nukhba’ “, l’unità di elite di Hamas.
06:51 – Ondata di arresti in Cisgiordania
Ondata di arresti nella notte in Cisgiordania. Nell’operazione, che ha portato a scontri con decine di giovani, è stato catturato anche un alto funzionario di Hamas, secondo quanto riportato da Haaretz. Il leader di Hamas Sheikh Hassan Yousef è stato arrestato dalle forze israeliane nella sua casa a Beitunia.
06:18 – Xi: “Cina con l’Egitto per stabilità in Medio Oriente”
Offensiva diplomatica di Pechino nei confronti dell’Egitto. La Cina spera di collaborare con l’Egitto per portare “maggiore stabilità” in Medio Oriente, nel mezzo delle tensioni nella regione per il conflitto tra Israele e Hamas, ha detto il presidente Xi Jinping incontrando a Pechino il premier egiziano Mostafa Madbouli, durante il forum sulla Belt and Road Inititative.