Secondo la proposta in discussione con la mediazione del Qatar il movimento islamista rilascerebbe 10-15 persone
Il premier israeliano non arretra neppure di fronte all’alleato Usa che si dice “contrario all’occupazione della Striscia”. Apre a “piccole interruzioni tattiche” per permettere la partenza dei civili dal Nord di Gaza, ma riafferma che di cessate il fuoco si parlerà soltanto dopo la liberazione di tutti gli ostaggi.
14:32 – Onu: “Le case di Gaza distrutte sistematicamente, è un crimine contro l’umanità”
Il bombardamento diffuso e sistematico delle abitazioni e delle infrastrutture civili a Gaza costituisce un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità. Lo afferma Balakrishnan Rajagopal, relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto all’alloggio, sottolineando che circa il 50% di tutte le unità abitative sono state distrutte o danneggiate durante i raid israeliani durati un mese. “Condurre le ostilità con la consapevolezza che distruggeranno e danneggeranno sistematicamente abitazioni e infrastrutture civili – rendendo un’intera città come Gaza City inabitabile per i civili – è un crimine di guerra”, ha affermato Rajagopal. Quando tali atti sono “diretti contro una popolazione civile, costituiscono anche crimini contro l’umanità”, ha sottolineato.
14:21 – Oms, a Gaza 108 attacchi a strutture ospedaliere
Sono 108 gli attacchi alle strutture sanitarie a Gaza dal 7 ottobre che l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma di aver documentato. Lo riporta Haaretz. “Gli attacchi hanno provocato 512 morti, 654 feriti, danni a 39 strutture e colpito 36 ambulanze”, ha aggiunto l’Oms.
13:45 – Israele proroga di un’ora il corridoio di evacuazione
L’esercito israeliano ha dichiarato che oggi estenderà l’orario in cui consentirà ai residenti di Gaza nel nord della Striscia di evacuare verso sud, dalle 14 alle 15 (ora locale). In un messaggio pubblicato sui social media in lingua araba da un portavoce dell’Idf, si legge che “abbiamo deciso di estendere di un’altra ora il funzionamento del corridoio sicuro sulla Salah al-Din Road per il movimento dei residenti a sud di Gaza! Per la vostra sicurezza, unitevi alle migliaia di persone che si sono dirette verso l’area meridionale di Gaza sin dalle ore del mattino, quindi cogliete l’opportunità fino alle tre del pomeriggio.
13:08 – Centinaia nel corridoio umanitario a Gaza con bandiere bianche
L’esercito ha diffuso immagini del passaggio della popolazione palestinese dal nord al sud della Striscia nel corridoio umanitario aperto anche oggi dall’esercito lungo la strada Salah ad Din che taglia Gaza.
Dalle immagini si vedono centinaia di persone in cammino e anche in questa occasione, come avvenuto ieri, sono state innalzate dai palestinesi bandiere bianche. Il corridoio umanitario terminerà alle 14 (ora locale).
13:06 – Mezza Luna Rossa, “Chiuse le strade per l’ospedale al-Quds”
Tutte le vie di accesso all’ospedale Al-Quds nella Striscia di Gaza sono chiuse e “le squadre mediche non possono lasciare l’ospedale per raggiungere i feriti”. Lo segnala la Mezza Luna Rossa palestinese (Prcs) in un messaggio.
“Il bombardamento israeliano è in corso da ieri sera nei pressi dell’ospedale Al-Quds, dal lato occidentale”, segnala l’organizzazione umanitaria. “Tutte le strade per l’ospedale sono chiuse. Le équipe mediche non possono lasciare l’ospedale per raggiungere i feriti”.
13:06 – Netanyahu vedrà leader insediamenti in Cisgiordania
Il Gabinetto di guerra israeliano, presieduto dal primo ministro Benjamin Netanyahu, terra una riunione questa sera dove ci sarà un incontro con con i capi del consiglio degli insediamenti in Cisgiordania. Lo riporta Haaretz. L’ufficio di Netanyahu ha spiegato che l’incontro avrà luogo “alla luce dell’avvertimento dei funzionari della sicurezza di una grave escalation della sicurezza” nella zona.
12:18 – Autorità Gaza, già 10.500 morti, 4.300 bambini
Sale ancora il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito dell’operazione militare israeliana nell’enclave palestinese. Secondo il locale ministero della Sanità sinora sono morte 10mila e 569 persone, tra cui 4mila e 324 bambini. Lo riporta Al Jazeera.
11:52 – Scontri a fuoco tra Hezbollah e Idf lungo la linea del fronte con il Libano
Uno scambio di fuoco è in corso tra Israele e gli Hezbollah libanesi lungo la linea del fronte aperta da un mese tra il nord di Israele e il sud del Libano. Lo riferiscono media libanesi e fonti locali nei pressi della linea di demarcazione tra i due paesi. In queste ore le aree più colpite dallo scambio di fuoco sono il settore centrale e occidentale della linea di demarcazione. Non si registrano al momento vittime.
11:49 – Unrwa: “Uccisi 90 nostri dipendenti dall’inizio della guerra”
Sono oltre 90 i dipendenti dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente, uccisi nell’offensiva lanciata da Israele contro la Striscia di Gaza. “Mi addolora enormemente che 92 colleghi dell’Unrwa siano stati uccisi a Gaza. Non saremo mai più gli stessi senza di loro”, ha affermato il commissario generale Philippe Lazzarini, che ha chiesto ancora una volta “un cessate il fuoco, per il bene dell’umanità”. “È passato un mese dagli abominevoli attacchi in Israele, dalla brutale guerra e dal duro assedio contro Gaza”, ha lamentato Lazzarini. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), circa 725mila, sui 1,5 milioni di sfollati interni a Gaza stanno trovando rifugio nelle strutture dell’Unrwa.
11:15 – Borrell, “Situazione a Gaza molto grave, proteggere civili”
“La situazione attuale a Gaza è molto grave dal punto di vista umanitario, ma dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di proteggere i civili. Sosteniamo fortemente – l’Unione europea sostiene fortemente – l’apertura di corridoi umanitari e le pause umanitarie per rendere possibili gli aiuti e il rilascio degli ostaggi”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento al G7 dei ministri degli Esteri a Tokyo.
“Dobbiamo fare del nostro meglio per proteggere i civili. So che fermare e diminuire l’attuale escalation sembra difficile, ma dobbiamo fare del nostro meglio per liberare gli ostaggi, per permettere ai binazionali di uscire da Gaza, per aumentare l’assistenza umanitaria. L’Unione Europea ha fornito 100 milioni di euro in aiuti umanitari – aumentandoli negli ultimi giorni. Ma l’importante non è solo avere risorse finanziarie, ma la capacità di entrare a Gaza. E per questo la frontiera deve garantire una maggiore capacità di trasporto degli aiuti umanitari”, ha aggiunto.
11:08 – Hamas smentisce progressi truppe Israele a Gaza
Il portavoce di Hamas, Gazi Hamad, parlando da Beirut, ha negato che le truppe israeliane abbiano compiuto progressi significativi e stiano avanzando in profondità nella città di Gaza. “Non dicono mai la verità alla gente”, ha detto Hamad. Ha aggiunto che lunedì numerosi soldati israeliani sono stati uccisi e “molti carri armati sono stati distrutti”. I palestinesi, ha aggiunto, “combattono, combattono e combattono contro Israele, finché non porremo fine all’occupazione”. L’esercito israeliano afferma di aver ucciso migliaia di combattenti di Hamas nel corso di un mese di guerra. L’Associated Press non ha potuto verificare in modo indipendente le affermazioni di nessuna delle due parti.
10:44 – Blinken, “No a spostamento forzato palestinesi da Gaza”
“Guardando al dopoguerra gli elementi chiave non dovrebbero includere lo spostamento forzato dei palestinesi da Gaza”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, in una dichiarazione al termine della ministeriale Esteri del G7 a Tokyo. Allo stesso tempo Gaza non deve essere utilizzata “come piattaforma per il terrorismo o altri attacchi violenti”.
10:28 – Il rabbino Goldischmidt: “Il Papa ha parlato dell’antisemitismo in Europa”
Nel corso dell’udienza concessa alla conferenza rabbinica europea lunedì scorso “il Papa si è soffermato anche sulle manifestazioni antisemite in Europa”: lo riferisce il rabbino Pinchas Goldschmidt, a capo dell’organizzazione rabbinica. In quell’occasione Francesco ha scelto di non leggere il discorso scritto (che conteneva, tra l’altro, una condanna dell’antisemitismo) ed ha preferito salutare i rabbini ed intrattenersi con loro informalmente. “Nei giorni scorsi”, racconta ora il rabbino alla rivista tedesca The European, “il Papa ha più volte parlato della tragedia che si sta verificando in Terra Santa. Ha parlato anche della necessità di liberare gli ostaggi (israeliani nelle mani di Hamas, ndr.). Abbiamo scambiato delle idee su come accelerare”. Goldshmidt, che è stato rabbino capo di Mosca sino al momento in cui è stato espulso per avere criticato la guerra in Ucraina, racconta anche che è la sesta volta che ha incontrato Francesco: “L’ultima volta che sono stato da solo con lui, abbiamo discusso se Putin avrebbe usato o meno armi nucleari”. In questo frangente Bergoglio, sottolinea il rabbino, oltre ad essere una “voce morale nel mondo”, ha “canali diplomatici con diverse autorità religiose, anche musulmane”. Per Goldschmidt, in generale, “ciò che stiamo vedendo in Europa dal sette ottobre è che l’antisemitismo è tornato ad essere politicamente corretto”.
10:24 – Israele apre ancora corridoio per evacuare fino alle 14
L’esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fin alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia lungo la via Salah ad Din che taglia l’intera Gaza. Lo ha annunciato il portavoce dell’esercito Avichay Adraae, che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud. “Se tieni a te stesso e ai tuoi cari – ha sottolineato – dirigiti a sud”.
09:59 – Media, forze israeliane a 700 metri dall’ospedale al-Shifa
L’esercito israeliano è a 700 metri dall’ospedale al-Shifa di Gaza dove, sostengono gli israleiani, si trova il centro di comando di Hamas. Lo riferiscono fonti locali citate da al-Jazeera.
09:36 – Tajani, “Violenza coloni può ritorcersi contro Israele”
“Già da tempo abbiamo invitato i coloni israeliani a non compiere atti di violenza che poi si ritorcerebbero contro Israele stessa”. Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a Tokyo. Nel documento finale del G7, si legge che “l’aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura”.
09:24 – Israele, “leader Hamas sono morti che camminano”
Jonathan Conricus, uno dei portavoce dell’esercito israeliano, ha definito la ‘cupola’ di Hamas, tanto dentro che fuori Gaza, come “dead men walking’, morti che camminano. “L’indicazione è sicuramente quella di uccidere o catturare tutti i leader di Hamas”, ha detto, intervistato da Sky News in Australia, “coloro che hanno pianificato, facilitato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele. L’abbiamo detto chiaramente: sono tutti morti che camminano. Ed è solo una questione di tempo all’interno e all’esterno di Gaza, prima che questi leader di Hamas vengano catturati o uccisi da Israele”.
09:12 – Tajani, “Civili siano tenuti fuori da attacchi Israele”
“Abbiamo ancora una volta ribadito che la popolazione civile deve essere tenuta fuori dai legittimi attacchi di Israele contro le centrali militari di Hamas”: lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una conferenza stampa al termine della riunione dei ministri degli Esteri G7 a Tokyo.
09:09 – G7: bilaterale Tajani-Blinken, illustrate priorità presidenza Italia
A margine della ministeriale Esteri del G7 a Tokyo in Giappone il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha illustrato le priorità della prossima presidenza italiana del G7 al Segretario di Stato Usa, Antony Blinken. “Continuiamo a lavorare insieme per garantire la sicurezza di Israele e risolvere la crisi umanitaria a Gaza”, le parole di Tajani. “Piena sintonia su prospettiva di de-escalation nell’ottica di una soluzione politica: 2 popoli 2 Stati”, ha aggiunto.
08:37 – Il G7: l’unica via verso la pace in Medio Oriente è quella che porta a due Stati
“Sottolineiamo che una soluzione a due Stati, che prevede che Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco, rimane l’unica via verso una pace giusta, duratura e sicura”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale adottata al termine della ministeriale Esteri del G7 di Tokyo.
07:52 – Israele, ucciso capo della produzione delle armi di Hamas
L’esercito israeliano ha ucciso nella notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Abu Zina è stato “uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi”. Il portavoce ha poi aggiunto che la notte scorsa è stata eliminata “una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti tank contro i soldati”.
07:34 – Identificati corpi di 843 persone uccise il 7 ottobre
La polizia ha identificato i corpi di 843 cittadini israeliani uccisi nell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ai kibbutz di frontiera. Lo ha fatto sapere la stessa polizia.
07:29 – Israele, 31 i soldati morti in combattimento a Gaza
Sono saliti a 31 i soldati israeliani morti dall’avvio dell’operazione terrestre a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. L’ultimo in ordine di tempo – ha fatto sapere l’esercito – è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410/a Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre – secondo la stessa fonte – ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri.Sono saliti a 31 i soldati
israeliani morti dall’avvio dell’operazione terrestre a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. L’ultimo in ordine di tempo – ha fatto sapere l’esercito – è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410/a Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre – secondo la stessa fonte – ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri.
04:06 – Israele: la Cia al lavoro con noi per gli ostaggi
La Cia sta lavorando con l’intelligence israeliana su piani per salvare gli ostaggi nelle mani di Hamas, secondo le Forze di difesa israeliane (Idf). Il direttore dell’agenzia di spionaggio americana Bill Burns ha discusso ieri dell’argomento con il capo di stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari. Durante l’incontro tra Burns e Halevi in Israele sono stati presentati materiali di intelligence e pianificazione operativa per aiutare il rilascio degli ostaggi, secondo Hagari.
03:56 – Msf annuncia la morte di uno dei suoi uomini a Gaza
Medici senza frontiere ha fatto sapere che uno dei suoi collaboratori è rimasto ucciso con molti suoi parenti in un bombardamento sul campo profughi di Chati.
01:49 – Esercito israeliano: in un mese colpiti 14mila obiettivi di Hamas
A un mese dall’inizio dell’operazione militare contro Hamas le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno effettuato attacchi su più di 14.000 obiettivi nella Striscia di Gaza. In una conferenza stampa il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha detto che sono stati demoliti oltre 100 ingressi di tunnel, distrutte più di 4.000 armi di vario tipo e “uccisi molti terroristi di Hamas, anche comandanti”. Hagari ha spiegato che molti degli obiettivi colpiti sono stati localizzati in moschee, asili e quartieri residenziali. “Ciò dimostra che Hamas sta cinicamente usando la sua popolazione come scudo umano”, ha detto il portavoce dell’esercito israeliano.
00:49 – Israele: colpiti siti di Hezbollah nel sud Libano
Le forze di difesa israeliane affermano che aerei da combattimento hanno colpito i siti di Hezbollah nel sud del Libano in risposta al lancio di razzi sul nord di Israele in precedenza. Lo riporta ‘The Times of Israel’. I siti includevano un deposito di armi, posizioni di lancio di razzi, infrastrutture e siti in cui sono immagazzinati “mezzi tecnologici”, ha fatto sapere l’Idf in un aggiornamento sui social.
00:18 – Almeno 500 persone hanno lasciato Gaza ieri
Almeno 500 persone, la maggior parte delle quali straniere o con doppia nazionalità e i loro familiari a carico, hanno lasciato nella giornata di ieri la Striscia di Gaza attraverso l’Egitto. Lo riferisce Reuters citando fonti di sicurezza egiziane.
00:02 – Biden chiede a Netanyahu una pausa di tre giorni nei combattimenti
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto premier Benyamin Netanyahu tre giorni di pausa nei combattimenti per consentire di fare progressi nel rilascio di alcuni degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la richiesta è stata avanzata nella telefonata di ieri. Secondo la proposta che si sta discutendo in quest ore fra Stati Uniti, Israele e Qatar, Hamas rilascerebbe 10-15 ostaggi e userebbe i tre giorni per verificare l’identità di tutti gli ostaggi e consegnare un elenco con i nomi.