Il principe William: “Troppi morti in Medio Oriente dal 7 ottobre”. Analisti: “Israele costruisce una strada per dividere la Striscia”. Ipotesi fuga in Egitto di Sinwar, Israele smentisce
Il principale consigliere del presidente americano Joe Biden per il Medio Oriente ha in programma di visitare Israele ed Egitto questa settimana per discutere della potenziale operazione delle Forze di difesa israeliane a Rafah e degli sforzi per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.
Mentre la situazione umanitaria si fa sempre più catastrofica a Gaza e le associazioni chiedono aiuti perché manca acqua, cibo e i bambini si ammalano sempre di più, l’Onu vota una risoluzione presentata dall’Algeria che, però, non convince gli Usa. Circola però una bozza alternativa presentata proprio dagli Stati Uniti che prevede un cessate il fuoco “temporaneo” subordinato al rilascio degli ostaggi e non “immediato”.
09:15 – Israele smentisce la notizia della fuga in Egitto di Sinwar
Israele smentisce le notizie del sito saudita Elaph secondo cui il leader di Hamas a Gaza,Yahya Sinwar, la mente dell’attacco del 7 ottobre, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel sotterranei della Striscia di Gaza. “Non siamo a conoscenza di quanto riportato nella notizia”, ha dichiarato un funzionario, citato da Channel 12. Secondo Elaph l’apparato di Difesa israeliano riterrebbe che la leadership di Hamas, tra questi Sinwar ed il fratello Muhammed, avrebbero recentemente raggiunto il Sinai provenienti da Rafah. Secondo la stessa – unica – fonte, i terroristi in fuga potrebbero aver portato con sé alcuni ostaggi da usare come scudi. La settimana scorsa l’Idf aveva diffuso immagini video di Yahya Sinwar in un tunnel a Gaza assieme a diversi membri della sua famiglia il 10 ottobre. “La caccia a Sinwar non si fermerà fino a quando non lo avremo preso, vivo o morto”, aveva detto in quell’occasione il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, nel corso di una conferenza stampa. Le forze di sicurezza continuano nella ricerca di Sinwar, del comandante militare di Hamas Mohammad Deif e del suo vice Marwan Issa. A riferirne è Times of Israel
08:17 – Media saudita: “Israele ritiene che Sinwar sia fuggito in Egitto, temendo che abbia portato con sé ostaggi israeliani”
Il quotidiano saudita Elaph riporta che le autorità israeliane sono in possesso di informazioni che suggeriscono che il leader di Hamas della Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, sia recentemente fuggito in Egitto attraverso i tunnel di Rafah. Secondo il rapporto, Israele ritiene che Sinwar sia fuggito insieme al fratello Mohammed e ad altre persone e si teme che abbia portato con sé degli ostaggi israeliani. Il rapporto afferma che il portavoce dell’Idf si è rifiutato di rispondere alle domande sulla questione e che in Israele non ci sono conferme della notizia
08:12 – Analisti: “Israele costruisce una strada per dividere la Striscia”
Israele sta costruendo una strada nel centro della Striscia di Gaza che divida il Nord dal Sud del territorio palestinese per facilitare i raid militari israeliani e controllare il movimento della popolazione locale: lo riferiscono i think tank statunitensi Istituto per gli studi di guerra (Isw) e Progetto minacce critiche (Ctp), citati dall’emittente araba Al Jazeera
08:10 – Media: “L’inviato di Biden da domani in Egitto e Israele”
Il principale consigliere del presidente americano Joe Biden per il Medio Oriente ha in programma di visitare Israele ed Egitto questa settimana per discutere della potenziale operazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) a Rafah e degli sforzi per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, riporta il sito di notizie americano Axios.
Citando funzionari israeliani e statunitensi, il rapporto afferma cheBrett McGurk dovrebbe volare domani (mercoledì) al Cairo per incontrare il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel, prima di recarsi in Israele il giorno successivo per colloqui con il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant.
05:01 – Situazione umanitaria catastrofica a Gaza: mancano cibo e acqua, aumentano le malattie tra i bambini
La situazione umanitaria rimane catastrofica nella Striscia di Gaza, dove quasi un milione e mezzo di palestinesi si stanno accalcando nella città di Rafah, minacciata di attacco da parte di Israele. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), quasi un milione e mezzo di persone si trovano lì, la popolazione è aumentata di sei volte dall’inizio della guerra. I resoconti delle organizzazioni umanitarie sono sempre più allarmanti. Secondo le agenzie delle Nazioni Unite, il cibo e l’acqua potabile sono “estremamente scarsi” nel territorio palestinese e il 90% dei bambini soffre di malattie infettive. “La Striscia di Gaza è sul punto di vedere un’esplosione nel numero di morti infantili prevenibili, che potrebbe peggiorare il livello già insostenibile di morti infantili a Gaza”, ha affermato il vice capo dell’azione umanitaria della Striscia dell’Unicef?
04:43 – Usa diffondono una risoluzione su Gaza alternativa a quella araba
Dopo aver respinto una risoluzione del Gruppo Arabo che chiedeva una tregua umanitaria “immediata” a Gaza, gli Stati Uniti hanno fatto circolare una bozza alternativa che invoca un cessate il fuoco temporaneo “non appena praticabile” in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi catturati da Hamas il 7 ottobre e della revoca di tutte le restrizioni all’accesso degli aiuti umanitari.
Il testo americano si dice contrario a una offensiva di truppe di terra delle forze israeliane a Rafah che avrebbe “gravi implicazioni per la pace e la sicurezza regionale e non dovrebbe procedere nelle attuali circostanze”.avrebbe “gravi implicazioni per la pace e la sicurezza regionale e non dovrebbe procedere nelle attuali circostanze”. Washington aveva sempre respinto il termine “cessate il fuoco” nelle risoluzioni Onu.
Non è chiaro quando o se la bozza sarà messa ai voti del Consiglio. Per essere approvata, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza richiede 9 voti a favore e nessun veto da parte dei 5 membri permanenti: Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina.
Il Consiglio dovrebbe votare la bozza di risoluzione presentata dall’Algeria a nome dei 22 Paesi d Gruppo Arabo su cui Washington la scorsa settimana ha espresso riserve e su cui potrebbe porre il veto.
04:27 – Onu vota cessate fuoco immediato a Gaza, ma rischia il veto degli Usa
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà un nuovo testo che chiede un cessate il fuoco “immediato” a Gaza, risoluzione minacciata da un nuovo veto degli Stati Uniti, il terzo dall’inizio della guerra tra il suo alleato israeliano e Hamas. La bozza di risoluzione preparata dall’Algeria “chiede un immediato cessate il fuoco umanitario che deve essere rispettato da tutte le parti”. Si oppone allo “sfollamento forzato della popolazione civile palestinese”, mentre Israele ha parlato di un’evacuazione dei civili prima di un’offensiva di terra a Rafah, dove 1,4 milioni di persone sono stipate nel sud della Striscia di Gaza. E chiede il rilascio di tutti gli ostaggi.
Gli Stati Uniti considerano il testo algerino non accettabile, minacciando di porre il veto: ritengono che la risoluzione possa mettere a repentaglio i delicati negoziati diplomatici per garantire una tregua e il rilascio degli ostaggi. “Non pensiamo che questo testo dmigliorerebbe la situazione sul campo, e quindi se questa risoluzione viene messa ai voti, non passerà”, ha ribadito il vice ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite Robert Wood. E in questo contesto, hanno fatto circolare una bozza di risoluzione alternativa