22 Novembre 2024

Si acuisce la distanza tra Biden e Netanyahu. Durante una conversazione telefonica, il presidente Usa ha chiesto al premier israeliano di non iniziare nessuna operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, prima di aver messo a punto un “piano credibile e realizzabile” per proteggere la popolazione civile della città, in cui si sono ammassati i profughi di tutta l’area. Si trattava della prima chiamata fra i due leader da quando Biden ha detto che Israele ha esagerato nella reazione all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. Per contro, secondo il Wall Street Journa, l’Egitto, tra i principali mediatori nei negoziati, ha avvertito Hamas che dovrà raggiungere un accordo di tregua con Israele entro due settimane, altrimenti Tel Aviv avvierà l’operazione a Rafah.

06:46 – Israele: soldati hanno protetto ostaggi con i loro corpi
L’operazione per la liberazione dei due ostaggi israeliani è cominciata attorno alle 2:00 della scorsa notte, quando “le forze israeliane hanno fatto irruzione in un edificio nel cuore di Rafah dove i due erano tenuti da Hamas”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui l’azione “era stata preparata da qualche tempo”.
“Dal momento dell’apertura del fuoco – ha aggiunto – i soldati hanno protetto i due ostaggi con i loro corpi durante la battaglia con i terroristi che è divampata con pesanti scambi di colpi in molti posti e con molti terroristi”.

06:39 – Hamas accusa: “Operazione a Rafah un massacro”
Hamas, in risposta alla liberazione di due ostaggi da parte delle forze di difesa israeliane, si scaglia contro “il massacro compiuto stasera dall’esercito israeliano a Rafah” e incolpa gli Stati Uniti “per aver dato il via libera a Netanyahu”. Hamas definisce l’operazione una continuazione della “guerra genocida” e dei tentativi di spostamento forzato contro il popolo palestinese.

06:18 – Hamas aggiorna ancora il bilancio dei raid su Rafah: circa 100 morti
L’operazione notturna delle forze israeliane a Rafah è costata circa 100 morti. Così il Ministero della Salute di Hamas, aggiornando il bilancio dei bombardamenti notturni che avrebbero coperto, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’esercito israeliano, la missione con cui le forze speciali hanno libgerato due ostaggi.

06:06 – La Knesset elogia “eroico salvataggio ostaggi”
Il portavoce della Knesset, Amir Ohana, elogia “l’impressionante, eroica e complessa operazione di salvataggio” che ha liberato a Rafah i due ostaggi israeliani da Gaza. “Finalmente una buona notizia”, dice ringraziando le forze di sicurezza. “Avete offerto speranza a un’intera nazione. Non avremo pace finché non li riporteremo tutti indietro”, ha aggiunto.

04:40 – Il portavoce dell’esercito israeliano: i raid su Rafah per coprire la liberazione degli ostaggi
“E’ stata un’operazione molto complessa, a cui abbiamo lavorato per molto tempo. Aspettavamo le giuste condizioni per lanciarla”, ha spiegato il portavoce dell’esercito israeliano, tenente colonnello Richard Hecht. Gli ostaggi erano tenuti al secondo piano di un edificio che è stato sventrato da una carica esplosiva durante l’operazione delle forze speciali, che hanno dovuto sostenere pesanti scambi a fuoco con uomini armati dalle case circostanti. Allo stesso tempo, il raid aereo è servito per permettere la cosiddetta “estrazione” delle forze speciali dalla zona, ha spiegato ancora il portavoce. Il bombardamento ha gettato nel panico la gente di Rafah, in molti credevano che fosse cominciata l’operazione di terra dell’esercito israeliano. Oltre agli aerei, hanno reso parte alla missione anche carri armati e navi. Secondo i residenti, sono state colpite due moschee e molte case.

03:45 – Esercito Israele: liberati due ostaggi a Rafah
L’esercito israeliano ha liberato nella notte a Rafah, nel sud della Striscia, due ostaggi israeliani che erano stati rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso: lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram. “Durante un’operazione congiunta dell’Idf (le Forze di difesa israeliane, ndr), dell’Isa (il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet, ndr) e della polizia israeliana a Rafah, durante la notte, sono stati salvati due ostaggi israeliani, Fernando Simon Marman (60) e Louis Har (70), rapiti dall’organizzazione terroristica Hamas il 7 ottobre dal Kibbutz Nir Yitzhak”, si legge in un comunicato. “Entrambi sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti per accertamenti medici all’ospedale Sheba Tel Hashomer – prosegue la nota -. Le forze di sicurezza continueranno ad operare con tutti i mezzi per riportare a casa gli ostaggi”.

02:27 – Hamas aggiorna il bilancio: oltre 50 i morti
Il ministero della Salute di Hamas aggiorna il bilancio delle vittime degli ultimi raid israeliani su Rafah: almeno 50 i morti

02:02 – Esercito Israele conferma: bombardata area di Rafah
L’esercito israeliano ha effettuato un’ondata di attacchi nell’area del campo di Shabura a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce dell’esercito, sottolineando che sono stati attaccati “obiettivi di qualità” e che l’attacco è terminato.

02:00 – Hamas: almeno 7 morti nei nuovi raid israeliani su Rafah
Il ministero della Salute di Hamas afferma che almeno 7 persone sono morte nei nuovi raid israeliani su Rafah.

01:59 – Mezzaluna Rossa: “Bombe su case abitate nel centro Rafah”
Sono stati lanciati attacchi israeliani “violenti” su Rafah, la città nel Sud della Striscia di Gaza, dove hanno cercato rifugio migliaia di palestinesi in fuga dal resto dell’enclave. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa, secondo cui i raid hanno preso di mira le case abitate di fronte alla sede dell’organizzazione umanitaria nel centro di Rafah.
Il corrispondente di Al Jazeera ha invece riferito che i bombardamenti israeliani hanno preso di mira la moschea di Al-Rahma nel campo di Shaboura. Anche secondo la tv palestinese, Israele bombarda Rafah via terra, mare e aria.

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