Blinken in Turchia: “Lavoriamo su tutti i fronti per le pause umanitarie”. Gli Usa schierano un sottomarino nucleare. Tajani: “Tutti gli italiani sono usciti dalla Striscia”. Von der Leyen: “Nella Striscia civili usati come scudi umani”. Una poliziotta uccisa a Gerusalemme
Le Forze di difesa israeliane fanno sapere che entreranno presto nella principale città della Striscia. Mentre sul terreno continuano le operazioni militari il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha incontrato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara per discutere della situazione a Gaza. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen attacca Hamas: “Usa i civili come scudi umani”. Uccisa una poliziotta a Gerusalemme. A Gaza i morti sono oltre 10mila, secondo il Ministero della Sanità locale.
15:03 – Lapid contro Netanyahu, “Incolpa altri per suoi fallimenti”
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha criticato il primo ministro Benjamin Netanyahu per aver detto che le proteste dei riservisti contro la riforma della giustizia proposta dalla sua coalizione potrebbero essere state un fattore nella decisione di Hamas di sferrare l’attacco del 7 ottobre. “Ogni volta fa la stessa cosa: twitta e poi cancella. Parla e poi smentisce – ha dichiarato Lapid -. Netanyahu non smette mai di incolpare gli altri per i suoi fallimenti. Invece di diffamare di notte i nostri migliori combattenti e civili, si concentri su ciò che conta: liberare gli ostaggi e sconfiggere Hamas”.
14:42 – Giordania: “Esodo forzato da Gaza sarebbe una dichiarazione di guerra”
Il premier giordano Bisher Khasawneh ha avvertito che il governo di Amman considererà qualsiasi tentativo di “espellere” i palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania come “una linea rossa”, l’equivalente di “una dichiarazione di guerra”. “Non ci sarà nessun esodo forzato, nessuna nuova Nakba, a Dio piacendo, nessun reinsediamento e nessuna patria alternativa”, ha fatto sapere in una nota. La Nakba, la catastrofe, è come viene indicato nel mondo arabo l’esodo forzato della popolazione araba palestinese del 1948 dopo la creazione dello Stato di Israele.
14:27 – Due fregate italiane nel mare di Gaza
Le fregate della Marina militare italiana Fasan e Margottini sono nel mare antistante Gaza e il Libano. Lo apprende l’Agi da fonti qualificate. Le due fregate italiane possono trasportare elicotteri. In Libano sono presenti 1.300 soldati italiani nell’ambito delle missioni di pace dell’Onu (Unifil). Ieri le Forze armate israeliane si sono dette pronte “in qualsiasi momento” ad un attacco del Nord, dove sono presenti le milizie di Hezbollah.
14:13 – Riaperto il valico di Rafah per gli stranieri e chi ha doppia cittadinanza
Il valico di Rafah, al confine tra Gaza ed Egitto, è stato riaperto per permettere l’uscita dalla Striscia di stranieri e palestinesi con la doppia cittadinanza. È quanto affermato da Hamas. Il posto di confine è stato aperto dal primo al 3 novembre della scorsa settimana e poi è rimasto chiuso nel fine settimana a causa di una disputa sul passaggio di ambulanze.
L’organizzazione umanitaria dell’Onu (Ocha) ha denunciato che durante lo scorso fine settimana non è stata registrata l’uscita di persone con doppia nazionalità o di pazienti da Gaza attraverso il valico di Rafah, a causa del mancato “raggiungimento di un accordo tra Hamas Israele ed Egitto sull’evacuazione sicura dei pazienti dal nord di Gaza”. “Secondo quanto riferito, più di 1.100 persone sono passate da Gaza all’Egitto il 2 e 3 novembre”, si legge nel bollettino dell’agenzia Onu.
14:05 – Aumento razzi dal Libano, evacuazione totale della città israeliana Kiryat Shmona
L’amministrazione della città settentrionale di Kiryat Shmona ha esortato tutti i residenti rimasti ad andarsene per il continuo lancio di razzi da Libano. Lo riferisce Times of Israel. “A causa della crescente situazione di insicurezza e dell’aumento di lancio dei razzi su Kiryat Shmona, invitiamo tutti coloro che rimangono in città a lasciarla immediatamente”, “lascia la città e salva la tua vita”, ha scritto il Comune. La stragrande maggioranza dei circa 20mila residenti ha già lasciato la città, ma secondo alcune stime restano ancora circa 3mila persone.
13:35 – Fonti Ue: “Idee di pace di Von der Leyen non coordinate”
“È la prima volta che ne sentiamo parlare”. Lo dichiara un alto funzionario del Consiglio Ue a proposito delle idee di pace per il Medio Oriente avanzate dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rispondendo alla domanda se la numero uno dell’esecutivo si sia coordinata prima con il Consiglio o gli Stati membri.
13:25 – 30 soldati israeliani uccisi da inizio operazioni a terra
Trenta militari israeliani sono rimasti uccisi a Gaza dall’inizio delle operazioni a terra. Lo ha reso noto il portavoce militare Richard Hect. Le forze israeliane hanno completato “l’accerchiamento” di Gaza City, separando così le postazioni di Hamas nel nord della Striscia da quelle nel Sud. Per i civili, ha aggiunto, è stato approntato un “corridoio di evacuazione”, da nord a sud per la durata di 4 ore. “Gli sforzi umanitari proseguono e ieri sono entrati 75 camion” dall’Egitto nel nord della Striscia.
13:14 – Tajani: “Tutti gli italiani sono usciti dalla Striscia di Gaza”
“Per quanto ci riguarda, quasi tutti gli italiani, tranne chi voleva rimanere, tra cui un paio di operatori della Croce Rossa, sono usciti dalla Striscia di Gaza. Abbiamo inviato, come governo italiano, beni di prima necessità attraverso l’aeronautica militare e che sono stati consegnati alla Mezza Luna rossa. Stiamo anche valutando, e lo ha detto il ministro Crosetto, di inviare un ospedale da campo italiano per i feriti nella Striscia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti al termine di un incontro a Prato con rappresentanti di istituzioni e imprese colpite dall’alluvione.
12:57 – Israele: “Uccisi comandanti di Hamas nei tunnel”
L’esercito israeliano ha dichiarato che i pesanti attacchi notturni nel nord di Gaza abbiano causato danni significativi alle infrastrutture sotterranee e di superficie di Hamas e l’uccisione di comandanti nascosti nei tunnel. L’eliminazione di più di una dozzina di capi militari dell’organizzazione terroristica dall’inizio della guerra sta interrompendo le loro operazioni, ritiene l’Idf. Che afferma anche di essere concentrato sull’uccisione degli alti dirigenti di Hamas.
12:44 – Israele, il ministro Smotrich: “Zone cuscinetto vietate ai palestinesi in Cisgiordania”
Creare delle “zone cuscinetto” interdette ai palestinesi intorno agli insediamenti israeliani in Cisgiordania e lungo le strade principali che vi conducono. È la proposta lanciata dal ministro delle Finanze ed esponente dell’estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich, per aumentare la sicurezza dei coloni. L’idea di Smotrich, riporta il Times of Israel, è stata comunicata in una lettera inviata al primo ministro, Benjamin Netanyahu, in cui si sostiene che Israele stia fallendo nel garantire livelli di sicurezza accettabili in Cisgiordania. La sua richiesta al governo è “creare aree di sicurezza sterili attorno alle comunità e alle strade (relativamente agli insediamenti, ndr) ed impedire agli arabi di entrarvi, anche ai fini della raccolta delle olive”. Contattato dal Times of Israel, il portavoce di Smotrich – che in passato ha più volte affrontato accuse di razzismo – ha chiarito che il ministro si riferiva ai palestinesi e non a tutti gli arabi, sebbene abbia usato quest’ultimo termine più volte nella lettera. Il ministro sostiene che tali misure siano necessarie per prevenire attacchi terroristici contro i coloni e per “fornire un senso di sicurezza dovuto anche alla scelta di molti uomini di prestare servizio militare, lasciando soli donne e bambini”.
12:33 – Blinken: “Lavoriamo su tutti i fronti per le pause umanitarie”
“Stiamo lavorando su tutti i fronti per delle pause umanitarie” a Gaza ma “servono anche progressi sugli ostaggi, una cosa che ovviamente sta particolarmente a cuore ad Israele”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken lasciando Ankara. “Lavoriamo all’assistenza umanitaria ma anche al rilascio degli ostaggi. Sono convinto che possiamo fare ancora molto e che ci sono delle speranze per il rilascio”, ha aggiunto Blinken.
12:21 – Unrwa: “In guerra un bimbo ucciso e due feriti ogni dieci minuti”
“In media un bambino viene ucciso e due restano feriti ogni dieci minuti, durante la guerra. Proteggere i civili durante un conflitto non è un’aspirazione o un ideale: è un obbligo e un impegno con la nostra umanità condivisa. I civili, ovunque siano, devono essere protetti. #NotATarget (Non è un obiettivo)”: lo scrive su X l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.
12:11 – Von der Leyen: “Pechino usi la sua influenza su Hamas e Iran”
“La Cina sostiene di essere imparziale e a favore di soluzioni pacifiche mentre sostiene alcuni delle forze più destabilizzartici del mondo. La Cina e l’Europa condividono l’interesse della stabilità in Medio Oriente. Quindi ogni misura d’influenza che Pechino ha su Hamas e Iran va usata per preservare ulteriore escalation. Deve giocare il loro ruolo”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla Conferenza degli ambasciatori dell’Ue.
11:59 – Von der Leyen: “Gaza mai più paradiso dei terroristi. Via Hamas e poi missione di pace Onu’”
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sostiene che l’Ue debba giocare un ruolo su un futuro di pace in Medio Oriente e offre “alcune possibili idee” per il dopo guerra. “Gaza non può essere paradiso per i terroristi, Hamas non può ricostruire la sua base nella Striscia”, sostiene. Ecco allora la possibilità di una “missione di pace internazionale sotto l’Onu”. Ci deve essere poi solo “un’autorità palestinese” a governare uno Stato palestinese”. Allo stesso tempo le forze israeliane “non possono stare a Gaza, non ci deve essere espulsione dei palestinesi dalla Striscia e il blocco deve terminare”.
11:51 – Von der Leyen: “Hamas usa i civili come scudi umani”
“Hamas usa chiaramente i civili come scudi umani”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rivolgendosi agli ambasciatori Ue. “Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Questo è il punto di partenza. Ci dà anche la credibilità per proporre idee su una soluzione politica, sulla base della nostra eredità di campioni della soluzione dei due Stati”, ha aggiunto precisando che le immagini dei civili e dei bambini “estratti dalle macerie a Gaza” fanno “sanguinare il cuore”.
11:43 – Esercito di Israele: “Pronti alla guerra d’inverno a Gaza”
L’esercito israeliano (Idf) è pronto a continuare a combattere durante l’inverno e ha già avviato un ampio processo per equipaggiare le truppe con speciali attrezzature. Secondo quanto riferito dal Jerusalem Post, sono già state distribuite 129mila giacche invernali e 369mila piccole borse termiche usa e getta. Tranne che nel caso della guerra d’indipendenza nel 1948-’49, i militari israeliani non hanno esperienza di conflitti in inverno.
11:30 – Iran, Khamenei: “Usa complici dei crimini sionisti a Gaza”
“Se non ricevessero aiuti militari e politici dagli Stati Uniti, il regime sionista non sarebbe in grado di continuare (le operazioni nella Striscia, ndr). Gli americani, nel vero senso della parola, sono complici dei crimini commessi dai sionisti a Gaza”. Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, nel corso di un incontro a Teheran con il primo ministro iracheno, Mohammed Shia al-Sudani.
“Fin dai primi giorni degli attacchi del regime sionista, tutte le prove e le indicazioni mostrano il coinvolgimento diretto degli americani nella conduzione della guerra”, ha proseguito Khamenei, citato dai media ufficiali della Repubblica islamica. L’ayatollah ha quindi chiesto che il mondo musulmano “aumenti la pressione politica sugli Usa e sul regime sionista”.
Poi, rivolgendosi ad al-Sudani, Khamenei ha evidenziato come l’Iraq, da lui definito “un Paese importante nella regione”, possa svolgere un “ruolo di primo piano nell’esercitare pressioni politiche sugli Stati Uniti e sul regime occupante affinché si fermi il massacro della popolazione a Gaza e venga adottato un nuovo approccio nel mondo arabo e musulmano”.
11:16 – Cisgiordania, il premier dell’Anp: “La Corte penale internazionale persegua il governo di Israele”
La Corte penale internazionale (Cpi) deve “perseguire il governo israeliano per i crimini commessi a Gaza” e spiccare “mandati di arresto per i responsabili” di questi crimini. Lo ha chiesto il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammad Shtayyeh. L’Anp ha ratificato lo Statuto di Roma istitutivo della Cpi nel gennaio del 2015, mentre Israele no.
11:08 – La Francia tratta con l’Egitto per allestire un ospedale da campo per i feriti di Gaza
La Francia è in trattativa con l’Egitto per l’allestimento di un ospedale da campo sul suo territorio che possa curare le persone gravemente ferite provenienti dalla Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu in un’intervista al quotidiano libanese L’Orient le Jour. “Ci sono ancora trattative in corso con l’Egitto per un’offerta sanitaria militare francese sul campo, in particolare per fornire interventi chirurgici per le ferite di guerra”, ha affermato. L’Egitto ha allestito un ospedale da campo a Sheikh Zuweid, a 15 chilometri dal valico di Rafah verso Gaza, per curare gli sfollati dai combattimenti.
A Parigi dal 9 novembre si terrà una conferenza umanitaria internazionale per la popolazione civile di Gaza con l’obiettivo di tentare di coordinare gli sforzi internazionali per l’enclave palestinese occupata da Israele. Inoltre si valuterà la creazione di un corridoio che possa utilizzare le rotte marittime per inviare aiuti umanitari nella Striscia Gaza, ma anche per vedere come le navi potrebbero essere utilizzate per aiutare i feriti evacuati da Gaza.
10:55 – Israele, pacifisti ebrei e arabi chiedono la cessazione immediata delle violenze
Decine di organizzazioni pacifiste israeliane, ebree ed arabe, hanno lanciato un appello per un cessate il fuoco, per uno scambio generale di ostaggi e prigionieri e per un accordo politico che riconosca il diritto reciproco all’autodeterminazione per israeliani e palestinesi. “È evidente – affermano – che non esiste una soluzione militare al conflitto”. L’unica via di uscita “è un accordo politico che garantisca sicurezza, giustizia e libertà per i due popoli”. Fra i firmatari: i comunisti di Hadash e Banki, e poi Horiya, Combattenti per la pace, Donne in nero, MachsomWatch e Rabbini per i diritti civili.
10:40 – Israele arresta 70 palestinesi in Cisgiordania
Sono 70 i palestinesi che sono stati arrestati in operazioni condotte nella notte in Cisgiordania dalle Forze di sicurezza israeliana (Idf). Lo riferiscono la Palestinian Prisoner’s Commission e la Prisoner’s Society, spiegando che gli arresti sono stati effettuati a Ramallah, nel distretto di Hebron, a Qalqilya, a Nablus e nel campo profughi di al-Shufat. Tra le persone arrestate figurano anche Marouf Rifai, consigliere dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), l’esponene di al-Fatah Rafat Alian e l’attivista palestinese Ahed Tamimi. L’emittente Al Jazeera aggiorna a oltre duemila il numero delle persone arrestate nei raid israeliani condotti in Cisgiordania dal 7 ottobre. Tra le persone arrestate si contano anche 49 donne e 17 giornalisti.
10:26 – Borrell: “Eradicare Hamas da Gaza non risolve il problema”
“Non c’è una soluzione militare al conflitto, senza una strategia politica, nessuno vincerà una battaglia contro il terrorismo. Anche se Hamas sarà eradicata a Gaza non risolverà il problema di Gaza. Per non parlare della Cisgiordania. Le reazioni eccessive sono sempre comprensibili ma mai efficaci”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo discorso alla Conferenza degli ambasciatori dell’Ue.
10:06 – Israele apre corridoio a Gaza verso sud dalle 10 alle 14
Il portavoce dell’esercito israeliano Avichay Adraee ha dichiarato che Israele aprirà nuovamente un corridoio per consentire ai civili di Gaza nel nord della Striscia di spostarsi al sud. Adraee ha affermato che Israele aprirà Salah-al-Din Street al traffico verso sud tra le 10 e le 14: “Per la vostra sicurezza, approfittate per spostarvi a sud oltre Wadi Gaza”, ha detto.
09:59 – Borrell: “Il problema non è etnico nè religioso: è nazionale”
“La sostanza del problema non è nè religiosa nè etnica, è un problema nazionale. E’ il problema di due popoli equivalenti che hanno il diritto di esistere sulla stessa terra. Quindi la devono condividere. La proposta di Obama è molto ispirante. Due popoli devono condividere la stessa terra. Abbiamo la carta di Oslo per farlo ma non è stata mai attuata”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo discorso alla Conferenza degli ambasciatori dell’Ue.
09:47 – Iran, “Minaccia atomica è dimostrazione sconfitta Israele”
“Le osservazioni del ministro del regime israeliano sull’uso di bombe atomiche sono la dimostrazione che il regime è stato effettivamente sconfitto di fronte alla resistenza”. È quanto afferma il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in un post pubblicato sul social X. “Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Unsc) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) dovrebbero intraprendere un’azione rapida e immediata per disarmare il regime selvaggio e di apartheid”, ha aggiunto, “domani è tardi”.
09:38 – Oltre 200 morti nella notte nei bombardamenti a Gaza Nord
Almeno 200 persone sono state uccise durante la notte negli intensi bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas aggiungendo che il bilancio riguarda solo Gaza City e la parte settentrionale dell’enclave. Israele, fa sapere Hamas, ha lanciato una nuova ondata di bombardamenti “significativi”, ignorando le richieste di cessate il fuoco da parte delle agenzie umanitarie delle Nazioni Unite, che hanno condannato l’aumento delle morti civili nel conflitto durato un mese. Complessivamente le vittime riportate dall’organizzazione sono 9.770, circa due terzi delle quali donne e bambini.
09:20 – Il Nyt: gli Usa interverrebbero militarmente se Iran ed Hezbollah attaccassero Israele attraverso i partner regionali
L’amministrazione Biden ha chiarito all’Iran e a Hezbollah attraverso i partner regionali che gli Stati Uniti interverranno militarmente se attaccano Israele. Lo scrive il New York Times, secondo cui la visita in Iraq del segretario di Stato americano Antony Blinken è stata l’occasione per mettere in guardia l’Iran dall’attaccare le truppe o gli interessi statunitensi nella regione. “Era molto importante inviare un messaggio molto chiaro a chiunque potesse cercare di trarre vantaggio dal conflitto a Gaza per minacciare il nostro personale qui o in qualsiasi altra parte della regione: non fatelo”, ha detto Blinken a Bagdad.
08:49 – Un palestinese 21enne ucciso dai soldati israeliani vicino ad Hebron: è il 155esimo in Cisgiordania dal 7 ottobre
Mahmoud Ahmed Al-Atrash, palestinese di 21 anni, è stato ucciso questa mattina dall’esercito israeliano durante un raid nella città di Halhul, a nord di Hebron, nel sud della Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia Wafa. Durante l’assalto sono scoppiati scontri tra gli agenti e i residenti in cui sono stati esplosi colpi di arma da fuoco e sono stati usati lacrimogeni e granate stordenti. Almeno 5 persone sono rimaste ferite. Con la morte del 21enne, salgono a 155 i morti in Cisgiordania dall’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre.
08:25 – Blinken vede il ministro degli Esteri turco
Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha incontrato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara per discutere della situazione a Gaza e del conflitto tra Israele e Palestina. Lo rende noto l’agenzia di stampa Anadolu. Non è chiaro se dopo i colloqui ci sarà una conferenza stampa congiunta.
07:43 – Esercito: 450 attacchi su Gaza, ucciso comandante Hamas
L’esercito israeliano ha ucciso comandanti di Hamas e ha colpito oltre 450 obiettivi nella Striscia nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui i soldati “hanno preso il controllo di un compound militare di Hamas uccidendo numerosi terroristi”. Tra i comandanti colpiti vi è Jamal Mussa, “responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas. Nel 1993 Mussa condusse un attacco a fuoco contro soldati israeliani di pattuglia nella Striscia”. Inoltre sarebbero stati uccisi comandanti di Hamas durante le battaglie sul campo.
07:41 – Israele arresta attvista palestinese Tamimi. Aveva scritto: “Vi massacreremo”
L’esercito israeliano ha arrestato durante la notte Ahed Tamimi un’attivista palestinese molto nota anche a livello internazionale per aver schiaffeggiato nel 2018, quando aveva 17 anni, due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh, vicino a Ramallah. Tamimi all’epoca scontò 8 mesi di reclusione. Questa volta – ha riferito Haaretz – è stata arrestata per aver pubblicato sui social il seguente post: “Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi”.
06:17 – Agenzia palestinese Wafa: almeno 27 morti per i bombardamenti notturni a Gaza
Almeno 27 persone sono morte nei bombardamenti notturni su Gaza. Lo sostiene – come riporta Al-Jazeera – l’agenzia di stampa palestinese Wafa. In dettaglio almeno 15 persone sono state uccise nel quartiere Tal al-Sultan di Rafah, nel sud di Gaza. Altre 10 persone sono morte ad Al-Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza, mentre altre due sono state uccise in un attacco su una casa nel campo profughi di Jabalia. “Alcune aree di Gaza non sono state raggiunte dalle autorità o dai servizi di emergenza a causa dei pesanti bombardamenti – sostiene Wafa – ed è probabile che il bilancio delle vittime possa essere più alto”.
05:33 – Sergente israeliano di 22 anni morto in combattimento
Il sergente dell’esercito israeliano Shahar Cohen, di 22 anni, di Karmiel, è morto ieri durante la battaglia con i militanti di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno comunicato le forze armate israeliane. La vittima prestava servizio nel nono battaglione corazzato (401/a brigata).
02:49 – Appello di 18 agenzie Onu per un immediato “cessate il fuoco umanitario”
Le 18 principali agenzie delle Nazioni Unite, comprese Unicef, PAM e OMS, e diverse organizzazioni internazionali, tra le quali Save the Children e Care International, hanno fatto un appello congiunto per un “immediato cessate il fuoco umanitario” a Gaza. Si tratta di una dichiarazione congiunta insolita, in cui si esprime indignazione per il drammatico bilancio delle vittime civili nella guerra fra Hamas e Israele e si definisce “orribile e inaccettabile” la situazione di Gaza.
01:22 – Usa schierano anche un sottomarino nucleare
Anche un sottomarino nucleare ha preso posizione nello schieramento statunitense nel Mediterraneo orientale. Il Centcom, il comando che ha la responsabilità delle operazioni in Medio Oriente, ha annunciato l’ingresso alle sue dipendenze di un battello classe Ohio. Si dovrebbe trattare dell’Uss Florida, un sottomarino molto speciale trasformato in base lanciamissili navigante: a bordo ha oltre 150 cruise con testata convenzionale. Una potenza di fuoco impressionante, che in passato gli ha permesso di condurre da solo un intero conflitto: durante la campagna libica contro Gheddafi l’Uss Florida scagliò 90 ordigni contro le strutture del regime. Con il suo arrivo, la flotta Usa nel Mediterraneo e nel Mar Rosso ora dispone di circa trecento missili cruise: un deterrente per convincere l’Iran e gli Hezbollah libanesi a rimanere fuori dalla guerra di Gaza (di Gianluca Di Feo).
01:11 – Wfp: scorte alimentari a Gaza sufficienti per altri cinque giorni
Le scorte di generi alimentari essenziali a Gaza sono sufficienti all’incirca per altri cinque giorni. Lo sostiene il Programma alimentare mondiale (World Food Programme), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo. Secondo Cindy McCain, direttrice esecutiva del Wfp, la situazione per la popolazione di Gaza è “catastrofica” poiché nella zona di guerra non viene inviato abbastanza cibo.
01:01 – Esercito israeliano: abbiamo cessato gli attacchi per molte ore per far partire i civili
Per due giorni di seguito le forze israeliane hanno cessato il fuoco per qualche ora per dar modo ai civili di spostarsi verso il Sud della Striscia di Gaza. “Negli ultimi due giorni, per molte ore e con preavviso abbiamo smesso di attaccare in certe zone settentrionali, la principale aerea dei combattimenti, e abbiamo detto ai palestinesi di andare a Sud”, ha detto alla Cnn il tenente colonnello Jonathan Conricus.
00:53 – La Giordania lancia aiuti a Gaza
Il personale dell’aeronautica militare giordana ha lanciato a mezzanotte aiuti medici all’ospedale da campo giordano a Gaza. Lo ha annunciato su X il re della Giordania Abdullah: “Il nostro impavido personale dell’aeronautica militare ha lanciato a mezzanotte aiuti sanitari urgenti all’ospedale da campo giordano a Gaza. È nostro dovere aiutare i nostri fratelli e sorelle feriti nella guerra a Gaza. Saremo sempre presenti per i nostri fratelli palestinesi”.
00:44 – Hamas chiede all’Onu un’indagine sugli attacchi agli ospedali
Hamas ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di formare un comitato internazionale che visiti gli ospedali di Gaza e smentisca le affermazioni dell’esercito israeliano secondo cui avrebbe attaccato i centri medici perché vengono utilizzati come basi da combattenti di Hamas. È quanto riferisce il Washington Post, citando una dichiarazione rilasciata da Hamas.
00:04 – Il direttore della Cia Burns è in Israele
Il direttore della Cia Bill Burns è arrivato in Israele. Burns dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo del Mossad David Barnea e altri alti funzionari della difesa e dell’intelligence, hanno detto i funzionari israeliani.