19 Settembre 2024

Carri armati israeliani verso Gaza, sirene di allarme anti missili a Tel Aviv. 800 i morti israeliani, 560 i palestinesi. Hamas: “4 ostaggi uccisi nei raid”. Cremlino: “C’è il rischio che altre forze entrino in guerra”

Israele dichiara lo stato di guerra. Una colonna di tank si dirige verso Gaza. Diluvio di bombe sulla striscia. Scontri con Hamas al confine. Il nuovo bilancio dei morti israeliani è di oltre 700. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero 750 dispersi, sarebbero almeno 100 gli ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero 493, i feriti oltre 2.700. Gli Usa pianificano spostamento navi e aerei vicino Israele.

15:01 – Media: gli americani uccisi in Israele sono almeno 9
Gli americani uccisi in Israele sono almeno nove. Lo riporta Cbs citando un portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.

14:43 – Gaza: sale a 560 il numero di morti, 2.900 i feriti
Il bilancio delle vittime nella guerra con Israele sale a 560, informa il ministero di Sanità palestinese, mentre Israele ha colpito gli obiettivi di Hamas per il terzo giorno consecutivo. “570 persone sono state uccise e altre 2.900 ferite” nei combattimenti iniziati sabato dopo che i militanti di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi su Israele nell’attacco a sorpresa all’alba. Il precedente bilancio prima delle 8.00 di stamani era di 436 morti e 2.270 feriti.

14:35 – Ripresi i voli ad Amburgo dopo la minaccia di attentato
Sono ripresi i voli all’aeroporto di Amburgo dove erano stati sospesi a causa della minaccia di un aereo iraniano: “Le operazioni di volo sono riprese. I voli possono ancora subire ritardi”, si legge sul sito web dell’aeroporto dopo che le operazioni erano state completamente sospese alle 12.40 circa.

14:25 – Israele, avvistati presunti terroristi al confine con il Libano
Presunti terroristi sono stati avvistati in Galilea, nel Nord di Israele, in aree al confine con il Libano.

14:10 – Raid di Israele a Gaza: oltre 50 morti al mercato di Jabalya
Aerei israeliani hanno bombardato il mercato ortofrutticolo di Jabalya, nel nord della Striscia, in quel momento molto affollato. Lo riferiscono testimoni secondo cui sul posto ci sono decine di cadaveri. In seguito l’ospedale di Gaza ha riferito che i morti sono oltre 50. Gli abitanti del posto – secondo le stesse fonti – hanno prestato soccorso ai feriti.

14:01 – Cibo e prime necessità: la società israeliana si mobilita per i soldati al fronte
Carrelli fuori dai supermercati e punti di raccolta per mandare cibo e prime necessità ai soldati impegnati al Sud e al Nord. Parenti e volontari si mobilitano per chi è al fronte.

13:53 – 130mila turisti stranieri in Israele, nessuno coinvolto negli attacchi
“Il ministero del Turismo di Israele è in contatto con tutte le autorità e ha attivato un’attiva collaborazione con l’Incoming Tourism Association al fine di monitorare in tempo reale la situazione e fornire assistenza e aggiornamenti: la sicurezza dei turisti è la nostra assoluta priorità e tutte le forze sono in questo momento messe in campo per garantirla. Attualmente sono circa 130mila i turisti stranieri che stanno visitando Israele e nessuno di loro è rimasto coinvolto in questa situazione che si evolve ogni ora”. Così l’Ufficio nazionale israeliano del turismo di Milano.

13:49 – Hezbollah smentisce il lancio di razzi dal Sud del Libano
La tv Al Manar degli Hezbollah libanesi smentisce la notizia, diffusa in precedenza da media sauditi, circa il lancio di razzi dal Sud del Libano verso Israele.

13:37 – Aeroporto di Amburgo chiuso per minaccia attentato su volo da Teheran
A causa della minaccia di un attentato ad un aereo proveniente da Teheran, le operazioni di volo all’aeroporto di Amburgo sono state completamente interrotte. Dalle 12.40 non ci sono stati né decolli né atterraggi, ha dichiarato un portavoce dell’aeroporto alla Dpa. Un portavoce della polizia federale ha riferito che questa mattina la polizia federale ha ricevuto un’e-mail in cui si minacciava di attaccare l’aereo Teheran-Amburgo. La minaccia viene presa molto sul serio. L’aereo è atterrato ad Amburgo intorno alle 12.20 e ora si trova in una zona di sicurezza. I 198 passeggeri e i 16 membri dell’equipaggio hanno lasciato l’aereo e sono ora sottoposti a controlli di sicurezza in un’area separata. L’aereo e i bagagli sono stati perquisiti.

13:21 – Tv saudita; “12 razzi sparati su Israele dal Libano”
Dodici razzi sono stati sparati dal Sud del Libano verso Israele. Lo riferisce la tv panarabo-saudita Al Arabiya citando il proprio corrispondente nel Sud del Libano.

13:12 – Sirene di allarme al confine Nord di Israele con il Libano
Le sirene di allarme antimissili stanno risuonando al confine Nord di Israele con il Libano. Lo hanno fatto sapere i servizi di rilievo senza per ora spiegare le cause.

13:05 – 800 i morti in Israele per gli attacchi da Gaza
I morti in Israele per gli attacchi da Gaza sono arrivati a 800. Lo riportano i media.

12:59 – Esercito di Israele: “In 48 ore daremo notizie ai parenti dei civili coinvolti”
L’esercito israeliano ritiene di poter compilare in 48 ore un “quadro completo” dei civili che sono stati uccisi e feriti e che cosa è accaduto loro. Quadro da fornire ai parenti dei coinvolti. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Ieri l’esercito ha istituito una “cellula di crisi” sulla sorte degli ostaggi e il premier Benyamin Netanyahu ha nominato un generale della riserva come “coordinatore” del governo sul tema.

12:53 – L’esercito Israele lancia un attacco sui centri di Hamas a Gaza
L’esercito israeliano ha annunciato di aver lanciato un attacco “su vasta scala” contro i centri di Hamas a Gaza. Lo hanno detto sia la Forza di difesa israeliana che l’aeronautica israeliana sui propri canali social. Lo riporta la Bbc.

12:44 – Ue: “Mai finanziata Hamas, fondi in esame dopo gli attentati”
“L’Ue non finanzia in alcun modoHamas o le sue attività”. Lo ha dichiarato Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda nel briefing quotidiano con la stampa. “L’Ue ha sostenuto il progetto palestinese di costruzione dello Stato ai sensi delle priorità identificate assieme agli Stati membri”, ha aggiunto la portavoce Ana Pisonero. “Al momento la Commissione sta valutando come i recenti tragici eventi passano avere effetti sull’attuale e futura assistenza allo sviluppo”, ha sottolineato la portavoce. “I fondi Ue sostengono i servizi essenziali per la popolazione palestinese e contribuisce alle spese dell’Autorità palestinese per l’assistenza sanitaria, assistenza sociale per le famiglie vulnerabili e per i salari degli impiegati pubblici”, ha ricordato Pisonero che ha citato anche aiuti nei settori della gestione delle risorse idriche e dell’energia. “È molto chiaro che l’Ue non finanzia direttamente o indirettamente Hamas o qualsiasi altra organizzazione o attività terroristica”, ha concluso la portavoce.

12:26 – Cremlino: “C’è il rischio che altre forze entrino in guerra””
“C’è un grande rischio che forze terze siano coinvolte” nel conflitto in Medio Oriente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando gli spostamenti di unità della flotta americana verso il Mediterraneo orientale. “È molto importante trovare il modo di passare a una sorta di processo di negoziazione il prima possibile”, ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass.

12:15 – Anp: in Cisgiordania sinora 15 palestinesi uccisi da Israele
Almeno 15 palestinesi sarebbero stati uccisi in Cisgiordania in scontri con le forze israeliane dopo l’attacco di Hamas contro Israele e la conseguente risposta di Tel Aviv. Lo riporta, sul suo account X, Al Arabiya, citando il Ministero palestinese della Salute. Tra le vittime, secondo il network arabo, ci sarebbero anche due bambini. La situazione in Cisgiordania resta tesa dopo la guerra tra Hamas e Israele.

12:11 – Ue, domani Consiglio Affari Esteri d’emergenza su Israele
L’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell ha convocato, per domani, un Consiglio Affari Esteri d’emergenza sulla situazione in Israele e Medio Oriente. La riunione avverrà in videocall.

12:08 – Hamas: 4 ostaggi uccisi dai raid israeliani su Gaza
Quattro prigionieri israeliani sono stati uccisi dai raid israeliani su Gaza nelle ultime ore: lo ha detto Abu Obeida, portavoce delle Brigate Izzedin al Qassam, ala armata di Hamas, citato dalla tv al Manar del partito libanese Hezbollah.

12:00 – La Lega Araba condanna la violenza “da entrambe le parti”
La Lega Araba condanna la violenza “da entrambe le parti” in Medio Oriente ed è a favore di “un cessate il fuoco immediato tra israeliani e palestinesi”. Lo ha detto il segretario Ahmed Aboul Gheit incontrando a Mosca il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Questi eventi anche se non a questo livello di violenza – ha aggiunto Aboul Gheit – continueranno a verificarsi a causa della mancanza di prospettive politiche o tentativi di risolvere il problema palestinese”.

11:50 – Assedio completo a Gaza: “Stop a cibo, luce e acqua”
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato “l’assedio completo” della Striscia di Gaza. “Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, nè cibo, nè benzina. Tutto è chiuso”, ha aggiunto Gallant dopo una consultazione di sicurezza al Comando Sud di Beersheba. “Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza”, ha detto, citato dai media

11:47 – L’ Austria sospende aiuti ai palestinesi dopo attacco Hamas
Il governo austriaco ha annunciato lunedì la sospensione degli aiuti allo sviluppo alle aree palestinesi, in reazione all’attacco a sorpresa lanciato dai militanti di Hamas contro Israele. Il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg ha dichiarato alla radio pubblica Oe1: “Per il momento sospenderemo tutti i pagamenti degli aiuti allo sviluppo”. Ha detto che la decisione riguarderà 19 milioni di euro di aiuti.
Schallenberg ha anche detto che l’Austria rivedrà tutti i progetti con le aree palestinesi e si consulterà con l’Unione Europea e i suoi partner internazionali. “La portata del terrore è così orrenda. E’ una frattura tale che non si può tornare a fare affari come al solito”, ha aggiunto.
Il ministro ha anche annunciato che convocherà l’ambasciatore iraniano al ministero per affrontare le “reazioni ripugnanti” del Paese agli attacchi di Hamas del fine settimana.

11:33 – Lavrov, “in Medio Oriente status quo non più sostenibile”
“L’acuto inasprimento del conflitto israelo-palestinese ha dimostrato che l’attuale status quo non è sostenibile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ricevendo a Mosca il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit. Le violenze “devono essere fermate urgentemente”, ha aggiunto Lavrov, citato dalla Tass

11:08 – Reuters: “Sirene a Tel Aviv, detonazioni a Gerusalemme”
Le sirene hanno suonato lunedì nell’area di Tel Aviv e a Gerusalemme, e testimoni Reuters in quest’ultima città hanno sentito esplosioni che potrebbero essere state dovute all’impatto di razzi o a intercettazioni in volo.

11:03 – Idf: “In 48 ore abbiamo reclutato 300mila riservisti”
“Siamo in un amplissimo processo di reclutamento dei riservisti”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, citato dai media. “In 48 ore – ha spiegato – abbiamo raggiunto 300.000 riservisti”

11:00 – Tajani, in Israele atrocità che non si vedevano da secoli
“È stato un attacco proditorio, vile: guardiamo a cosa hanno fatto ai ragazzi partecipavano al rave, donne violentate, cadaveri di militari oltraggiati, cose che non si vedevano da secoli”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando agli Stati generali della diplomazia culturale a Palazzo Vecchio a Firenze.

10:55- Ambasciata italiana in Israele: “Attivato punto di assistenza a Ben Gurion”
L’ambasciata d’Italia in Israele ha attivato un punto di assistenza per i connazionali in partenza dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Lo rende noto la sede diplomatica su X che suggerisce di “verificare online la disponibilità dei voli”. Per chi già in aeroporto, si legge nel post, si consiglia di “controllare ai banchi delle compagnie le disponibilità in caso di mancata presentazione di passeggeri”.

10:46 – Idf: “Centinaia di migliaia di riservisti arruolati”
“Negli ultimi giorni l’Idf ha reclutato centinaia di migliaia di soldati riservisti per varie posizioni sul campo e nei quartieri generali. Contrariamente ai rumors, non c’è carenza di equipaggiamento nell’esercito”, ha dichiarato il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’Idf. “L’Idf fornisce a soldati tutto l’euipaggiamento necessario per affrontare i vari compiti al fronte”, ma “considerato il gran numero di reclutati, in alcuni casi ci vuole un pò di tempo per consegnate gli equipaggiamenti”.

10:41 – Teheran: “Eventuali azioni contro l’Iran avranno una risposta distruttiva”
Coloro che minacciano l’Iran dovrebbero sapere che qualunque mossa stupida contro l’Iran riceverà una risposta distruttiva”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, in riferimento a minacce da parte di Israele e alcuni funzionari degli Stati Uniti contro Teheran riguardo al suo presunto ruolo nell’attacco di Hamas. “La resistenza palestinese ha il diritto legittimo di utilizzare le sue capacità nella lotta contro l’aggressione e l’occupazione del regime sionista”, ha aggiunto il funzionario, come riporta Irna.

10:37 – Il Qatar media per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas
Il Qatar sta mediando un urgente scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Lo riporta la Xinhua, citando una fonte del Movimento di resistenza islamica. “Con il sostegno degli Stati Uniti, il Qatar sta cercando di raggiungere l’accordo urgente che porterebbe al rilascio delle donne israeliane catturate da Hamas in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane”, ha detto la fonte, secondo cui Hamas ha informato il Qatar che sarebbe disponibile all’operazione se tutte le 36 donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane fossero rilasciate. Da Israele non c’è al momento alcuna conferma della mediazione.

10:21 – Idf: “Continuano le infiltrazioni di miliziani da Gaza”
Le Forze di Difesa Israeliane affermano che continuano a colpire i terroristi palestinesi che si infiltrano in Israele attraverso il permeabile confine di Gaza. La barriera di sicurezza di Israele con la Striscia di Gaza è stata gravemente danneggiata da quando Hamas ha lanciato il suo attacco al sud di Israele, consentendo ai terroristi di infiltrarsi, scrive Idf che pubblica anche filmati di diversi attacchi aerei contro terroristi che stavano entrando in Israele durante la notte. L’esercito ritiene che ci siano molti terroristi ancora in territorio israeliano dopo l’invasione iniziale di sabato mattina, e altri che stanno ancora cercando di infiltrarsi.

10:08 – Israele: “Non si può escludere che i miliziani stiano ancora entrando nel Paese”
Un portavoce dell’esercito israeliano ha detto oggi di “non poter negare” la possibilità che miliziani palestinesi stiano tuttora entrando in territorio israeliano da Gaza. Nel corso di un briefing il portavoce delle Forze di Difesa ha spiegato che “la maggior parte” dei punti in cui la barriera di separazione tra Gaza e il territorio israeliano è stata abbattuta è ora chiusa, principalmente dalla presenza di blindati.

10:00 – Hamas: “493 palestinesi morti, 2751 feriti”
Sale a 493 palestinesi morti e 2.751 feriti il bilancio nella Striscia di Gaza dopo l’attacco sferrato sabato da Hamas in Israele. Lo rende noto il ministero della Sanità nell’enclave palestinese sotto il controllo di Hamas, come riportano i media arabi.

09:55 – Angela Merkel: “Attacchi disumani e barbarici”
“Condanno nei termini più duri gli attacchi terroristici di Hamas sullo stato di Israele. Sono disumani e barbarici”. A dichiararlo è stata oggi l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel. “I miei pensieri e la mia solidarietà vanno al popolo israeliano e al governo del premier Benjamin Netanyahu”, ha aggiunto.

09:53 – Pechino: “Condanniamo le azioni che hanno colpito i civili in Israele”
La Cina “si oppone e condanna” le azioni che hanno colpito i civili nelle violenze scoppiate in Israele e nei territori palestinesi. Pechino è “fortemente preoccupata per la recente escalation del conflitto tra Palestina e Israele”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nel corso del briefing quotidiano, aggiungendo che la Cina è “profondamente dispiaciuta dai danni causati ai civili dal conflitto, e si oppone e condanna le azioni che colpiscono i civili”.

09:46 – Convocata per domani la Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo
La commissione Affari esteri del Parlamento europeo (la Afet) si riunirà martedì per discutere le “evoluzioni della situazione in Israele e Palestina” dopo l’escalation iniziata sabato mattina. Lo informano fonti parlamentari a Bruxelles.

09:40 – Ben Gvir annuncia un “ordine di emergenza” per moltiplicare le licenze per il porto d’armi
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliana, Itamar Ben Gvir, ha annunciato l’attivazione di un “ordine di emergenza” per moltiplicare le licenze per il porto d’armi nel paese. “Ho incaricato – ha annunciato in un post – la Divisione per le licenze delle armi da fuoco di avviare un’operazione di emergenza, al fine di consentire al maggior numero possibile di cittadini di armarsi. Il programma entrerà in vigore entro 24 ore”.

09:28 – Teheran: “Noi con Hamas, ma non siamo dietro all’attacco”
“Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese (l’attacco a Israele, ndr), che è stata condotta solo dai palestinesi”: lo ha dichiarato in una nota la missione dell’Iran presso le Nazioni Unite, riferendosi agli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico. “L’azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell’illegittimo regime sionista”, si legge ancora nel comunicato della missione di Teheran.

09:25 – Iran: “I musulmani difendano il popolo palestinese e la moschea di al-Aqsa”
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha lanciato un appello ai Paesi musulmani affinché agiscano per “difendere il popolo palestinese e la moschea di al-Aqsa”. Amirabdollahian si è espresso in questi termini durante una telefonata con l’omologo afghano dell’autoproclamato governo dei talebani Amir Khan Muttaqi, come riporta Mehr, in cui è stato discusso il conflitto in corso tra Israele e Palestina. “I Paesi musulmani devono essere uniti nella loro difesa del popolo palestinese oppresso”, ha detto il ministro della Repubblica islamica. Lo stesso appello all’unità del mondo musulmano a sostegno della Palestina è stato espresso da Amirabdollahian anche durante una telefonata con l’omologo iracheno Fuad Hussein.

09:12 – Onu, oltre 123.000 sfollati nella Striscia di Gaza
Più di 123.000 persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza dallo scoppio del conflitto tra militanti palestinesi e Israele, l’hanno dichiarato le Nazioni Unite.
“Oltre 123.538 persone sono state sfollate internamente a Gaza, soprattutto a causa della paura, dei problemi di protezione e della distruzione delle loro case”, ha dichiarato l’OCHA, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, mentre più di 73.000 hanno trovato rifugio nelle scuole.

09:06 – Senato Usa, Schumer: “Molto deluso da dichiarazione Cina su Israele”
Il leader della maggioranza democratica al Senato Usa, Chuck Schumer, ha detto oggi al capo della diplomazia cinese, Wang Yi, di essere rimasto “molto deluso” dalla dichiarazione di Pechino diffusa domenica sulla gravissima ‘escalation di violenza tra Israele e Palestina. È quanto è emerso dalle immagini delle battute iniziali dell’incontro tra Schumer e Wang, tenuto alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino. “Sono rimasto molto deluso, a dire il vero, dalla dichiarazione del ministero degli Esteri che non ha mostrato vicinanza o sostegno per Israele durante questi tempi difficili”, ha affermato il senatore democratico. Nella sua dichiarazione, Pechino
ha invitato tutte le parti a mostrare “calma” e a “cessare il fuoco immediatamente”, evitando di condannare in modo esplicito l’attacco di Hamas che ha provocato la morte di centinaia di persone in Israele e riproponendo invece la soluzione sulla creazione di due Stati per fermare le violenze. “Gli eventi in corso in Israele negli ultimi giorni sono orribili”, ha detto Schumer, esortando “voi e il popolo cinese a stare dalla parte del popolo israeliano e a condannare questi attacchi codardi e feroci”. Schumer ha ringraziato Wang per l’ospitalità, sottolineando che c’erano diverse questioni di “grande preoccupazione” che avrebbe cercato di sollevare durante la sua visita, tra cui quella su “una parità di condizioni per le imprese e i lavoratori americani”, definito come “l’obiettivo numero uno” della sua delegazione.
“Ritenere responsabili le aziende con sede in Cina che forniscono sostanze chimiche mortali che alimentano la crisi del fentanyl in America” era un altro dei temi in agenda, ha aggiunto Schumer, così come quello di “garantire che la Cina non sostenga la guerra immorale della Russia contro l’Ucraina” e quello della promozione dei diritti umani.

08:55 – Emirati Arabi Uniti, “Hamas deve cessare gli attacchi”
Gli Emirati Arabi Uniti, da 3 anni legati a Israele da un accordo di pace, hanno esortato Hamas a cessare le ostilità contro Israele.
In un comunicato diffuso nelle ultime ore dal ministero degli esteri di Abu Dhabi e ripreso dai media regionali si afferma che “gli attacchi di Hamas contro le città e i villaggi israeliani vicino alla Striscia di Gaza, così come il lancio di migliaia di razzi su località abitate rappresentano un’escalation seria e grave”.

08:50 – Israele: forze politiche pronte a governo unitario contro Hamas
Il ministro delle finanze Bezalel Smotrich chiede al primo ministro Benjamin Netanyahu e al leader dell’opposizione Mk Benny Gantz, ex capo di stato maggiore dell’Idf e ministro della difesa, di formare immediatamente un governo di emergenza per gestire la guerra.
La dichiarazione arriva dopo un discorso televisivo di Gantz ieri sera, in cui ha detto di aver detto al primo ministro sabato che sarebbe stato disposto a unirsi al governo “con l’intenzione di istituire un gabinetto di guerra che dirigerà il fronte di battaglia contro Gaza e altri fronti”.
“L’unità e la coesione sono l’imperativo del momento per sconfiggere i nostri nemici”, afferma Smotrich in una dichiarazione. “Non importa i team di negoziazione e non importa i negoziati”.
Anche il capo del partito di opposizione Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, ha detto ieri che si unirà all’attuale governo. Ma ha condizionato il suo sostegno a Netanyahu, al ministro della Difesa Yoav Gallant e al capo di stato maggiore dell’IDF Herzi Halevi annunciando pubblicamente che il governo intende “eliminare l’organizzazione terroristica Hamas e tutti i suoi leader terroristici” e non sarà sufficiente con niente di meno.
Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, secondo partner anziano di Netanyahu di estrema destra, fa eco alle condizioni di Liberman, dicendo in una dichiarazione questa mattina, dicendo che accetterà un governo di unità solo se il suo “obiettivo dichiarato è la sconfitta totale di Hamas e la frantumazione della sua potenza militare e politica”.

08:48 – Israele, sconti a Sderot, civili barricati in casa
Scontri tra militari delle Forze della Difesa israeliana (Idf) e miliziani di Hamas sono in corso a Sderot, nel sud di Israele a un chilometro dalla Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente N12. Il comune di Sderot ha ordinato ai residenti della città di rimanere chiusi nelle loro case a causa del “timore per la sicurezza”. In una nota l’autorità municipale ha detto che “dovete chiudervi immediatamente nelle vostre case, chiudere porte e finestre e non aprire a nessun estraneo”.

08:44 – Tajani: “Hamas non vuole nessun tipo di dialogo”
“Hamas non vuole nessun tipo di dialogo e vuole allontanare il mondo arabo da Israele”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5, rispondendo a una domanda sul fatto se l’attacco di Hamas punti a raffreddare la ripresa delle relazioni tra Tel Aviv e mondo arabo, in particolare l’Arabia Saudita. “Gli accordi di Abramo – continua Tajani – puntano alla pace. Sono Stato in Arabia pochi giorni fa e Riad non vuole certamente la guerra, dialoga con Israele”. Hamas, secondo Tajani, “vuole dividere Israele da questi Paesi arabi con cui c’è dialogo e vuole accendere lo scontro pensando di avere il sostegno dell’Iran”. Al momento, aggiunge Tajani, “non ci sono prove di un’organizzazione dell’attacco da parte iraniana ma certamente non piacciono i festeggiamenti in parlamento a Teheran dopo l’aggressione da parte di Hamas. Dobbiamo lavorare per la pace ma nessuno po’ pensare di cancellare Israele dalla carta geografica”.

07:59 – Idf: “Sventato attacco terroristico in Cisgiordania”
Questa mattina le Forze di difesa israeliane hanno sventato un attentato terroristico a Hebron, in Cisgiordania, dove un uomo alla guida di un trattore stava cercando di speronare un posto di blocco. L’uomo ha condiviso una diretta social sul tentato attacco, ha detto l’Idf.

07:55 – Ministero sanità Gaza, 436 morti e 2.270 feriti
I morti a Gaza per gli attacchi di Israele sono arrivati a 436 con 2.270 feriti. Questo il nuovo bilancio reso noto dal ministero della sanità della Striscia.

07:24 – Esercito: 80 terroristi trovati in Israele nella notte
Questa mattina presto le Forze di difesa israeliane hanno reso noto che circa 80 terroristi sono stati trovati nel Paese durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza.

07:05 – L’Iran nega suo coinvolgimento negli attacchi di Hamas
L’Iran ha negato il suo coinvolgimento negli attacchi di Hamas e nell’invasione di Israele. La delegazione iraniana alle Nazioni Unite ha rilasciato una dichiarazione: “I passi determinati dei palestinesi costituiscono una difesa completamente legittima contro sette decenni di occupazione e terribili crimini da parte del regime sionista illegittimo. Sosteniamo la Palestina senza riserve. Tuttavia, non siamo coinvolti nella risposta palestinese, che è stata portata avanti solo dalla Palestina stessa”.

06:51 – Esercito Israele: colpiti “500 obiettivi di Hamas” a Gaza
Gli attacchi aerei israeliani e i bombardamenti di artiglieria hanno colpito più di 500 obiettivi appartenenti ai gruppi militanti di Hamas e della Jihad islamica nella Striscia di Gaza durante la notte, ha dichiarato lunedì l’esercito israeliano. “Durante la notte i jet da combattimento, gli elicotteri, gli aerei e l’artiglieria dell’IDF (esercito israeliano) hanno colpito oltre 500 obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato l’esercito in un comunicato.

06:42 – Le compagnie aeree asiatiche cancellano voli per Tel Aviv
Diverse compagnie aeree asiatiche hanno cancellato i loro voli verso Israele per motivi di sicurezza. Hainan Airlines, l’unica compagnia aerea cinese a volare tra Cina e Israele, ha sospeso i voli tra Shanghai e Tel Aviv, mentre anche Cathay Pacific quello tra Hong Kong e Tel Aviv. La Korea Air ha soppresso il suo volo tra la città portuale di Incheon e Tel Aviv, specificando che i voli futuri non saranno tutti assicurati.

06:35 – Forze di Israele: combattimenti in sei città al confine di Gaza
Il portavoce delle forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto ai giornalisti che ci sono ancora sei aree di scontri a fuoco nel sud di Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo riporta ‘The Times Of Israel’. I combattimenti sono in corso in particolare a Be’eri, Kfar Aza, Nirim e Alumim, dice. Hagari dice che durante la notte circa 70 terroristi si sono infiltrati a Be’eri. La maggior parte di loro sono stati uccisi in battaglia con le truppe dell’IDF , ma altri sono ancora nascosti nelle case del kibbutz. A Kfar Aza sono stati identificati sette terroristi nelle vicinanze della città ed è stata identificata anche l’apertura di un tunnel vicino al kibbutz, dice Hagari. Sei terroristi sono stati identificati vicino al Kibbutz Nirim e quattro ad Alumim, ha aggiunto Hagari e ha stimato che finora 425 terroristi palestinesi siano stati uccisi dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza e altre centinaia in territorio israeliano. Hagari ha detto che l’IDF sta arruolando centinaia di migliaia di riservisti. Sempre l’esercito israeliano afferma di aver colpito 1.148 obiettivi negli attacchi in tutta la Striscia di Gaza.

06:09 – Attacchi aerei Israele su Gaza: “Colpiti posti di comando e centrali di Hamas”
L’esercito israeliano afferma che gli aerei stanno continuando a bombardare la Striscia di Gaza in questo momento per “devastare le capacità del gruppo terroristico Hamas”. Lo riportano i media israeliani. Tra gli obiettivi colpiti nelle ultime ore figurano diversi posti di comando; un edificio che ospita agenti di Hamas; un centro di comando utilizzato da un alto funzionario delle forze navali di Hamas; una “risorsa operativa utilizzata da Hamas” situata all’interno di una moschea a Jabaliya; e una risorsa utilizzata dal gruppo terroristico per l’intelligence.

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