Le notizie di giovedì 17 ottobre sul conflitto tra Israele e Hamas e sui fronti con Hezbollah, in Libano, e con Teheran, in diretta. Crosetto: «Israele ha diritto difendersi ma rispetti basi Unifil»
3:06 – Houthi: « Gli attacchi Usa non resteranno senza risposta»
I ribelli Houthi dello Yemen hanno promesso di reagire dopo che gli Stati Uniti hanno condotto molteplici attacchi con bombardieri B-2 su depositi di armi in aree controllate dal gruppo sostenuto dall’Iran. «Confermiamo che l’aggressione americana non resteranno senza risposta», ha affermato una dichiarazione dell’ufficio politico degli Houthi.
11:58 – Raid israeliano vicino a Tiro dopo l’ordine di evacuazione
Le forze israeliane hanno bombardato una zona nei pressi di Tiro, nel Libano meridionale, poco dopo aver intimato ai residenti di una zona della città di lasciare le proprie abitazioni, in vista di un attacco contro un sito di Hezbollah. Lo scrive il Times of Israel. Il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, aveva postato su X una mappa della zona che sarebbe stata colpita, avvertendo i cittadini di allontanarsi di almeno 500 metri dal luogo dell’imminente attacco.
11:42 – Idf: «Ucciso comandante Hezbollah Awada nel Libano meridionale»
Un comandante di battaglione degli Hezbollah è stato ucciso dall’esercito israeliano el sud del Libano, nella zona di Bint Jbeil, insieme a «decine di altri terroristi», e «150 obiettivi terroristici sono stati colpiti». A Gaza, durante le operazioni, le truppe israeliane «hanno localizzato grandi quantità di armi»: lo afferma l’esercito israeliano (Idf), facendo il punto sulle ultime operazioni militari. È stata l’aeronautica israeliana, insieme all’artiglieria – precisa l’Idf – a colpire a Bint Jbeil, uccidendolo, Hussein Muhammad Awada, un comandante di battaglione Hezbollah responsabile, secondo l’Idf – «di aver condotto attacchi terroristici contro lo Stato di Israele da diversi villaggi nell’area. Ieri, Idf e aeronautica israeliana (Iaf) «hanno eliminato più di 45 terroristi e smantellato più di 150 obiettivi terroristici Hezbollah, tra cui un deposito di armi, lanciatori e siti di infrastrutture per attacchi». I soldati dell’Idf che hanno condotto raid mirati via terra hanno anche localizzato grandi quantità di armi nel Libano meridionale. A Gaza, le truppe dell’Idf dicono di avere «eliminato una cellula terroristica e localizzato un gran numero di armi, tra cui granate a mano, AK-47, esplosivi e mortai». In questo momento – aggiunge la nota dell’Idf – l’esercito israeliano sta operando nella parte centrale di Gaza, nei sobborghi di Nuseirat e Al Bureij. Sirene di allarme sono state intanto attivate in varie località del nord di Israele.
11:40 – Hamas: «Il bilancio a Gaza è di 42.438 morti»
Dall’inizio della guerra di Israele a Gaza, ci sono stati 42.438 morti e quasi 99.250 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas.
11:39 – Media: «Attacco israeliano in corso nella valle della Bekaa»
Media libanesi riferiscono di un attacco in corso nella valle della Bekaa, in Libano, dopo l’ordine di evacuazione diramato dall’esercito israeliano. Lo riporta anche Times of Israel. Non ci sono al momento dichiarazioni in merito da parte dell’Idf.
10:59 – Idf: ucciso comandante locale di Hezbollah in raid in sud Libano
L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di aver ucciso un comandante locale di Hezbollah in un raid aereo effettuato su Bint Jbeil, città nel sud del Libano vicino al confine con Israele. Hussein Awada, questo il nome del comandante di Hezbollah ucciso, secondo l’Idf era responsabile del lancio di proiettili contro Israele da aree vicine alla città.
10:29 – Raid israeliani a Gaza, 11 palestinesi uccisi
Raid israeliani a Gaza hanno provocato la morte di 11 persone. Carri armati sono tornati a Jabalya, nel nord della Striscia dove hanno isolato anche Beit Hanoun e Beit Lahia.
10:08 – Unifil: «Su nostra missione decide il Consiglio di Sicurezza»
«Tutto è possibile ma dipende dal Consiglio di Sicurezza», lo ribadisce il portavoce di Unifil Andrea Tenenti alla trasmissione `Start´ di SkyTg24 rispetto all’eventualità che cambino mandato e regole d’ingaggio della missione Unifil in Libano. «Al momento restiamo, rimaniamo. È importante restare, è la volontà consiglio di sicurezza, è la volontà comunità internazionale. Quello che succederà dopo sarà New York a deciderlo», ha aggiunto Tenenti. «Si rimane per vari motivi», ha spiegato, pur con i limiti della missione «è importante per la popolazione».
09:49 – Israele ordina l’evacuazione in una zona della Bekaa, in Libano
L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di una zona di Tamanine, nel distretto della Bekaa, nell’est del Libano, in vista di un attacco pianificato. «Avviso urgente ai residenti della regione della Bekaa, in particolare a coloro che si trovano nell’edificio indicato sulla mappa nell’area di Tamnine,» ha dichiarato il portavoce militare Avichay Adraee su X. «Vi trovate vicino a strutture e interessi appartenenti a Hezbollah, che saranno presi di mira dalle Forze di Difesa (esercito) nel prossimo futuro».
09:32 – Crosetto: «Andrò a Beirut e Tel Aviv, conferenza in Italia»
«A giorni, subito dopo il G7 della Difesa, dove a partire da domani dedicheremo ampio spazio al Medio Oriente e al Libano, con ulteriori riflessioni e considerazioni, andrò a Beirut e Tel Aviv. Inoltre, seguirà presto una conferenza, in Italia, per rendere concreto il sostegno alle forze armate libanesi in termini finanziari, addestrativi e di equipaggiamento». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.
09:31 . Crosetto: «Israele riprenda a essere interlocutore con cui dialogare per pace»
«Dobbiamo convincere Israele, un paese amico nonostante le sue condotte censurabili, affinché riprenda a essere un nostro interlocutore con il quale dialogare, anche in modo duro, ma con un spirito costruttivo, nell’interesse della pace e della stabilità. Solo così potremo rendere credibili ed efficaci gli sforzi della Comunità Internazionale nel Medio Oriente, isolare gli estremismi, contrastare le spinte alla disgregazione regionale e sostenere il percorso di normalizzazione nelle relazioni tra i Paesi della regione». Così, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa dopo gli eventi nelle sedi della missione Unifil in Libano. «La mia, la nostra, l’idea del Governo, da cui non recediamo, è quella di promuovere spazi di pace, rifiutando l’idea che quel territorio sia destinato a un conflitto permanente. Purtroppo, l’esperienza ci insegna che, quando una guerra si protrae senza soluzione, diventa poi difficile porvi fine».
09:25 – Crosetto: «Israele ci aiuti a rafforzare Unifil»
«Continuiamo a lavorare ad una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, è l’unica possibile. Unifil va rafforzato e le forze libanesi rese più credibili. Servono nuove regole d’ingaggio e devono essere fatte rispettare. Ad Israele diciamo di aiutarci a rafforzare Unifil e le forze libanesi per fare in modo pacifico quello che sta facendo con le armi». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.
09:18 – Crosetto: «In atto crisi gravissima, superate diverse linee rosse»
«È in atto una crisi gravissima caratterizzata dal superamento progressivo di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale». Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nell’informativa al Senato sui recenti attacchi alle sedi della missione Unifil in Libano.
09:15 – Crosetto: «Israele ha diritto difendersi ma rispetti basi Unifil»
«L’Italia ha ribadito che riconosce il diritto di Israele a resistere e difendersi dagli attacchi di chiunque. Allo stesso tempo abbiamo chiesto ad Israele di attenersi alle regole del diritto internazionale e di proteggere l’incolpevole popolazione civile, a Gaza come in Libano, ed il contingente Onu». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.
09:12 – Senato, al via informativa del ministro Crosetto su attacchi a Unifil
Prende il via nell’Aula del Senato l’informativa del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sui recenti attacchi alle sedi della missione UNIFIL in Libano. Breve incontro prima tra il ministro e il presidente del Senato Ignazio La Russa.
09:11 – Capo Guardie Iran: «Colpiremo Israele dolorosamente se attacca»
Il capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami ha avvertito di ulteriori ritorsioni contro Israele se attacca obiettivi iraniani, cosa che Israele ha giurato di fare dopo l’attacco missilistico dell’Iran del 1° ottobre. «Se commettete un errore e attaccate i nostri obiettivi, che siano nella regione o in Iran, vi colpiremo di nuovo dolorosamente», ha detto Salami al funerale di un generale delle Guardie ucciso in un attacco israeliano insieme al capo di Hezbollah Hassan Nasrallah in Libano il mese scorso.
08:08 – Libano, il capo del partito cristiano: «Hezbollah ci ha trascinato in guerra»
Hezbollah ha “trascinato” il LIbano nella guerra, ma ora non lo si può disarmare, salvo dare mano libera a Israele. E’ questa l’opinione di Gebran Bassil, capo delprincipale partito cristiano libanese, Movimento patriottico libero, intervistato dalla Stampa. Bassil ha affermato che l’univa via per la pace passa per una “forte pressione internazionale” sul governo di Benjamin Netanyahu e sull’applicazione di tutte le risoluzioni Onu, “comprese quelle che non piacciono a Israele”. Il movimento sciita “ci ha trascinato in questa guerra, li avevamo avvertiti, non una, cento volte, che Israele alla f ne avrebbe distrutto il Libano, non ci hanno ascoltato”, dice Bassil, che è un ex ministro degli Esteri. “Ma ora che possiamo fare? Disarmarli mentre il nostro Paese è invaso e bombardato senza pietà?”, continua l’esponente politico che fumolto vicino all’ex presidente Michel Aoun. Per Bassil ora “bisogna essere realisti” di fronte alla “ferocia degli attacchi israeliani, che non risparmiano niente e nessuno, moschee, chiese, ospedali, persino la Croce Rossa. È una barbarie.
08:01 – Milizia filo-Iran: «Lanciato da Iraq drone verso Israele»
La resistenza islamica in Iraq, gruppo filo iraniano, ha rivendicato di aver lanciato un drone verso Eilat, nel sud di Israele. La rivendicazione arriva dopo che erano suonate le sirene di allarme nella zona di Eilat.
05:35 – Attacco Usa contro Houthi in Yemen, usati bombardieri B-2
Gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco contro depositi di armi degli Houthi in Yemen utilizzando anche i bombardieri stealth B-2. Lo ha annunciato il Centcom in una nota, specificando che l’utilizzo di questo tipo di aerei «dimostra le capacità di attacco globale degli Stati Uniti nei confronti di tali obiettivi quando necessario, in qualsiasi momento, ovunque».
03:53 – Abc News: «Netanyahu ha approvato obiettivi in Iran»
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha approvato una serie di obiettivi per la risposta pianificata da Israele all’attacco missilistico dell’Iran dell’1 ottobre, ha riferito una fonte israeliana ad Abc News . L’emittente statunitense afferma che la fonte non ha voluto fornire ulteriori dettagli sugli obiettivi, nemmeno se siano strettamente militari. Non è prevista alcuna tempistica per l’avvio della risposta prevista.
03:01 – Idf: «I caschi blu Unifil non sono un obiettivo»
Dopo il nuovo incidente che ha coinvolto l’Unifil, Israele ribadisce che i caschi blu nel sud del Libano «non sono un obiettivo». Le forze israeliane stanno «conducendo operazioni contro l’organizzazione terroristica Hezbollah – ha ribadito l’esercito israeliano in una dichiarazione inviata all’Afp – Le infrastrutture e le forze dell’Unifil (Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano, ndr) non sono un obiettivo, e ogni incidente che contravviene alle regole sarà esaminato in dettaglio». La forza dell’Onu nel sud del Libano ha denunciato stasera che un carro armato israeliano ha aperto il fuoco contro una torre di sorveglianza, con «spari diretti ed evidentemente deliberati».
02:43 – Netanyahu: «Non abbiamo nulla contro l’Unifil»
«Non abbiamo assolutamente nulla contro l’Unifil». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un’intervista a Le Figaro. «È vero che Hezbollah si nasconde spesso dietro postazioni Unifil per lanciare dei missili contro di noi», ribadisce, rammaricandosi che dal 2006 la risoluzione 1701 non sia stata implementata. La milizia libanese «ha scavato centinaia di tunnel e di nascondigli, dove abbiamo appena trovato una quantità di armamenti russi di ultima generazione. In quasi vent’anni, quanti missili di Hezbollah ha fermato l’Unifil? Zero!», conclude il premier.
02:10 – Unifil: «Un tank israeliano ha sparato contro una nostra postazione»
L’Unifil ha denunciato che un carro armato israeliano ha sparato contro una sua postazione nel sud del Libano. «Questa mattina, i peacekeeper in una posizione vicino a Kafer Kela hanno osservato un carro armato Merkava dell’Idf sparare alla loro torre di guardia. Due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata», riferisce Unifil in una nota. «Ancora una volta vediamo fuoco diretto e apparentemente deliberato su una posizione Unifil», denuncia la forza Onu dispiegata al confine tra Libano e Israele. «Ricordiamo all’Idf e a tutti gli attori – conclude la nota – il loro obbligo di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite in ogni momento».
01:51 – Usa: «Nessun annuncio su un piano per il dopoguerra a Gaza»
«Non abbiamo nessun annuncio su un piano per il dopoguerra a Gaza». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Antony Blinken, commentando la notizia di Axios secondo la quale Antony Blinken sta considerando un piano postbellico basato su idee sviluppate da Israele e dagli Emirati Arabi Uniti che verrebbe presentato dopo le elezioni presidenziali di novembre. «Continuiamo a lavorarci ma non abbiamo date da fornire», ha aggiunto il funzionario.
01:29 – Idf: «I caschi blu Unifil non sono un obiettivo»
Dopo il nuovo incidente che ha coinvolto l’Unifil, Israele ribadisce che i caschi blu nel sud del Libano «non sono un obiettivo». Le forze israeliane stanno «conducendo operazioni contro l’organizzazione terroristica Hezbollah – ha ribadito l’esercito israeliano in una dichiarazione inviata all’Afp – Le infrastrutture e le forze dell’Unifil (Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano, ndr) non sono un obiettivo, e ogni incidente che contravviene alle regole sarà esaminato in dettaglio». La forza dell’Onu nel sud del Libano ha denunciato stasera che un carro armato israeliano ha aperto il fuoco contro una torre di sorveglianza, con «spari diretti ed evidentemente deliberati».
01:10 – Kamala Harris: «Faremo un passo alla volta se Israele non risponderà all’emergenza umanitaria»
Se Israele non agirà in linea con quanto richiesto dalla lettera dell’Amministrazione Biden sulla situazione umanitaria a Gaza, Washington «farà un passo alla volta, se necessario». Lo ha detto la vicepresidente Kamala Harris, secondo quanto scrive Times of Israel. A una domanda dei giornalisti sulla lettera dell’amministrazione Biden a Israele, che condiziona il continuo sostegno militare degli Stati uniti al fatto che Gerusalemme affronti la crisi umanitaria a Gaza, Harris ha risposto che la lettera «parla da sola». Quando le è stato chiesto nuovamente quale azione dovrebbe essere intrapresa contro Israele se l’avvertimento venisse ignorato, Harris ha risposto: «Faremo un passo alla volta, se necessario».