POLITICA
Fonte: La Stampa
Ap ha votato contro come la Lega. Via libera anche alla riforma degli ammortizzatori sociali
Via libera della Commissione Lavoro della Camera ai decreti legislativi sul Jobs act relativi ai contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti e la riforma degli ammortizzatori sociali. In entrambi i testi, predisposti rispettivamente dal presidente della commissione, Cesare Damiano (Pd), e Maria Luisa Gnecchi (Pd), il via libera è condizionato a tre modifiche.
Il parere sui contratti a tutele crescenti, oltre a quello di Ap che ha messo a punto un proprio documento, ha visto il voto contrario della Lega. M5S, Forza Italia e Sel si sono astenuti. Fra le condizioni, il parere prevede l’esclusione dei licenziamenti collettivi dalla riforma. In quello sugli ammortizzatori sociali si è registrata l’astensione di Forza Italia; voto contrario dalle altre opposizioni.
Per quanto riguarda il decreto attuativo di riforma dell’Aspi hanno votato a favore Pd e Ncd mentre hanno votato contro M5s, Lega e Sel. Si sono astenuti i componenti della Commissione di Forza Italia.
La bozza del relativo decreto attuativo del Jobs act prevede anche che da gennaio 2016 nasca l’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro integrando i servizi di ministero del Lavoro, Inps e Inail. Sede centrale a Roma e 18 territoriali con 5.982 unità e la soppressione delle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro, 85 uffici. Risparmi per 26,1 milioni.
Con l’istituzione dell’Agenzia per le ispezioni del lavoro (5.982 unità la dotazione organica complessiva tra personale dirigenziale e non dirigenziale) e la contestuale soppressione delle attuali Direzioni interregionali (Dil) e territoriali (Dtl) del lavoro, ci sarà il trasferimento da questi uffici del personale amministrativo: circa mille unità andranno all’Agenzia e le restanti circa 1.760 unità verranno invece trasferite «anche in soprannumero, all’Inps, all’Inail o alle Prefetture-Uffici territoriali del Governo».