19 Settembre 2024

POLITICA

Fonte: La Stampa

Ansa - La Stampa
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Ap ha votato contro come la Lega. Via libera anche alla riforma degli ammortizzatori sociali

Via libera della Commissione Lavoro della Camera ai decreti legislativi sul Jobs act relativi ai contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti e la riforma degli ammortizzatori sociali. In entrambi i testi, predisposti rispettivamente dal presidente della commissione, Cesare Damiano (Pd), e Maria Luisa Gnecchi (Pd), il via libera è condizionato a tre modifiche.

Il parere sui contratti a tutele crescenti, oltre a quello di Ap che ha messo a punto un proprio documento, ha visto il voto contrario della Lega. M5S, Forza Italia e Sel si sono astenuti. Fra le condizioni, il parere prevede l’esclusione dei licenziamenti collettivi dalla riforma. In quello sugli ammortizzatori sociali si è registrata l’astensione di Forza Italia; voto contrario dalle altre opposizioni.

Per quanto riguarda il decreto attuativo di riforma dell’Aspi hanno votato a favore Pd e Ncd mentre hanno votato contro M5s, Lega e Sel. Si sono astenuti i componenti della Commissione di Forza Italia.

La bozza del relativo decreto attuativo del Jobs act prevede anche che da gennaio 2016 nasca l’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro integrando i servizi di ministero del Lavoro, Inps e Inail. Sede centrale a Roma e 18 territoriali con 5.982 unità e la soppressione delle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro, 85 uffici. Risparmi per 26,1 milioni.

Con l’istituzione dell’Agenzia per le ispezioni del lavoro (5.982 unità la dotazione organica complessiva tra personale dirigenziale e non dirigenziale) e la contestuale soppressione delle attuali Direzioni interregionali (Dil) e territoriali (Dtl) del lavoro, ci sarà il trasferimento da questi uffici del personale amministrativo: circa mille unità andranno all’Agenzia e le restanti circa 1.760 unità verranno invece trasferite «anche in soprannumero, all’Inps, all’Inail o alle Prefetture-Uffici territoriali del Governo».

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