Salvini lunedì e martedì in Israele: «Incontrerò Netanyahu». Guterres: «La proposta Usa di svuotare Gaza? Noi puntiamo sulla soluzione dei due Stati»
Gli Stati Uniti «prenderanno il controllo a lungo termini di Gaza e la trasformeranno nella Riviera del Medio Oriente». Donald Trump ha lanciato la proposta più azzardata, per ora, del suo secondo mandato, spazzando via decenni di politica americana nell’area e le sue stesse promesse di disimpegno da qualsiasi teatro di guerra. Allo stesso tempo suscitando lo sdegno dei leader di quasi tutto il mondo. Il tycoon poi ha aggiunto: «Trump dice che non sono necessari soldati americani a Gaza e che gli Stati Uniti prenderebbero il comando dopo la guerra».
A Gaza manca tutto, non è una “riviera”. La missione italiana e le macerie della guerra
Il progetto, poi, di trasferire gli 1,7 milioni di civili che vivono a Gaza potrebbe violare la Convenzione di Ginevra sui diritti umani che gli Stati Uniti hanno sottoscritto. Tra l’altro, dove andrebbero? Egitto e Giordania continuano dire no, mentre Trump si è detto convinto che alla fine accetteranno.
Israele ha anche annunciato che seguirà la decisione degli Stati Uniti e si ritirerà dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu per «discriminazione» nei suoi confronti. Quanto ai costi del piano del presidente americano, la Casa Bianca ha chiarito che non saranno gli Stati Uniti a finanziare la ricostruzione che potrebbe ricadere su vari partner, soprattutto nel Golfo. Trump, che ha annunciato una visita in Israele, Gaza, Arabia Saudita e in Medio Oriente, potrebbe aver in mente una strategia simile a quella adottata per i dazi: fare la voce grossa per convincere le parti a negoziare.
La tensione resta alta. Intanto, contro l’Iran il presidente Usa ha varato una direttiva durissima mentre emergono dettagli sull’accelerazione del programma di Teheran per dotarsi della bomba atomica. Infine, c’è il nodo della normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. Netanyahu ha assicurato che si farà la pace tra i due Stati. Riad, tuttavia, ha gelato le aspettative: «Nessuna normalizzazione senza la creazione di uno Stato palestinese».
Tajani a Sa’ar: “Due Stati è la soluzione per il futuro”
“E’ il momento di lavorare per il futuro, ci sono molte idee ma la posizione dell’Italia è molto chiara: crediamo nella soluzione a due Stati, al momento per noi è impossibile riconoscere uno Stato palestinese perché non c’è” ma “dobbiamo lavorare per il futuro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con l’omologo israeliano Gideon Sa’ar al porto di Ashdod, in Israele.
Il ministro israeliano Gideon Sa’ar a Tajani: “Gaza ha fallito, pensare a nuove idee. Israele e Italia vicini a Trump, pensare fuori dagli schemi”
“Israele e Italia sono stretti alleati degli Usa e i nostri governi sono vicini a Trump e alla sua amministrazione. Oggi credo sia importante ascoltare attentamente le nuove idee che sono state proposte e pensare fuori dagli schemi. Gaza è un esperimento fallito” e “ha certamente fallito sotto il regime di Hamas. Gaza nel suo stato attuale non ha futuro. Dobbiamo cercare di trovare una soluzione diversa”. Lo ha detto il ministro israeliano Gideon Sa’ar in conferenza stampa con Antonio Tajani ad Ashdod. “Dobbiamo adottare un nuovo approccio. Abbiamo l’opportunità di provare a costruire un futuro migliore per noi e il Medio Oriente”.
Hamas, piano Trump rivela “intento di occupare” Gaza
Il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha avvertito che il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di prendere il controllo di Gaza e trasferire la sua popolazione e’ una “dichiarazione d’intenti di occupare” la Striscia. Il movimento palestinese ha anche chiesto “un vertice arabo urgente per affrontare il progetto di sfollamento” dei palestinesi da Gaza, ha affermato Qassem in una nota.
Mosca contro Trump su piano Gaza, aumenta solo tensioni
La Russia ha criticato le parole del presidente Usa, Donald Trump, sull’idea di porre sotto il controllo americano la Striscia di Gaza trasferendo gli abitanti palestinesi in altre nazioni arabe. “Riteniamo che qualsiasi discussione, dichiarazione di natura cosi’ populista, frivola o scandalosa su qualsivoglia misura palliativa nella fase attuale sia controproducente e non contribuisca a risolvere il problema, ma aggiunga semplicemente tensione alla regione e a tutti i problemi gia’ estremamente gravi”, ha dichiarato in un briefing la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. La portavoce ha poi sottolineato che ora la priorita’ e’ garantire l’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas sulla cessazione delle ostilità.
Tajani: “Sospesi i finanziamenti per l’Unrwa a Gaza, lavoriamo con il Pam”
“Abbiamo sospeso i finanziamenti all’Unrwa per il suo coinvolgimento nell’attacco del 7 di ottobre, condanno fermamente la scelta di utilizzare una sede dell’Unrwa per tenere ostaggi israeliani a Gaza da parte di Hamas. Abbiamo ripreso a finanziare i progetti dell’Unrwa fuori da Gaza per aiutare la popolazione civile palestinese e in altre parti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dal porto di Ashdod, in Israele, per la consegna di aiuti e camion al Pam per il progetto Food for Gaza. Nella Striscia “noi stiamo lavorando in questa fase con un’altra organizzazione della Nazioni Unite, che è il Programma alimentare mondiale con il quale ci troviamo benissimo, con il quale collaboriamo, che ha distribuito, come da nostra richiesta, i beni che abbiamo inviato alla popolazione civile” di Gaza. “Le Nazioni Unite per noi a Gaza sono rappresentate dal Pam, noi preferiamo questa”, ha sottolineato.
Israele ufficializza il ritiro dal Consiglio diritti umani Onu
Israele ha informato il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che seguirà l’esempio degli Stati Uniti nel ritirare la propria partecipazione: lo afferma il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar che ieri aveva annunciato il ritiro. “La decisione è stata presa alla luce del continuo e implacabile pregiudizio istituzionale contro Israele nel Consiglio per i diritti umani, che è stato persistente sin dalla sua istituzione nel 2006”, afferma in una lettera al presidente dell’Unhrc Jorg Lauber che pubblica sulla piattaforma di social media X.
Tajani: pronti a evacuare da Gaza 14 bimbi malati cancro
Si apre un nuovo capitolo per Food for Gaza: insieme alla fornitura di aiuti, l’Italia ha deciso di ampliare il sostegno alla popolazione palestinese della Striscia all’ambito sanitario, a cominciare dal trasferimento in Italia di bambini che hanno bisogno di cure oncologiche. La prima lista di 14 pazienti – insieme agli accompagnatori per un totale di 42 persone – e’ pronta ed e’ al vaglio di israeliani e palestinesi, ma la speranza e’ “aumentarne il numero”. “Vogliamo fare di piu'”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi e’ in missione in Israele per la consegna al Programma Alimentare Mondiale, al porto di Ashdod, di 15 camion di aiuti parte del progetto Food for Gaza.
Trump dice che non sono necessari soldati americani a Gaza e che gli Stati Uniti prenderebbero il comando dopo la guerra
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato giovedì che Israele cederà la Striscia di Gaza agli Stati Uniti una volta finiti i combattimenti e che gli Stati Uniti non cederanno la Striscia di Gaza agli Stati Uniti. lì sarebbero necessari soldati. “La Striscia di Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele alla fine dei combattimenti. I palestinesi… sarebbero già stati reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione”, ha detto Trump in un post su Truth Social basandosi sui suoi controversi commenti sul futuro di Gaza di questa settimana. “Non servirebbero soldati da parte degli Stati Uniti!”
Tajani e Bernini oggi ad Ashdod per la consegna di aiuti «Good for Gaza»
Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani è oggi in missione ad Ashdod, in Israele, insieme al Ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, per partecipare alla cerimonia di accoglienza del carico di aiuti donati dall’Italia al Programma Alimentare Mondiale (Pam) e di beni destinati alla Striscia nel quadro dell’iniziativa ”Food for Gaza”. Si tratta, precisa una nota della Farnesina, di un carico di 15 camion e altre 15 tonnellate di beni di prima necessità, tra cui taniche per la distribuzione dell’acqua e beni volti a contrastare l’impatto dell’inverno.
Francia condanna la colonizzazione di Israele in Cisgiordania Barrot: “Privare popoli della loro terra è colpevole illusione”
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, evocando il rischio rappresentato dalle recenti dichiarazioni di Donald Trump su Gaza, è tornato a condannare la colonizzazione di Israele in Cisgiordania. ”La Francia condanna e continuerà a condannare” la colonizzazione israeliana dei Territori palestinesi, ha sottolineato Barrot, in occasione della tradizionale cerimonia di auguri di inizio anno alla stampa francese e internazionale riunita al Quai d’Orsay. Barrot ha sottolineato che in gioco c’è il rispetto del diritto internazionale e la stessa sicurezza di Israele. “Pensare che si possa senza conseguenze privare i popoli della terra in cui sono radicati, ridisegnare le frontiere, imporre l’ordine e la stabilità con la forza è una colpevole illusione”, ha avvertito il capo della diplomazia d’Oltralpe, aggiungendo: “Non c’è pace senza giustizia. E siccome nessuno è durevolmente il più forte, ognuno, a un certo momento, ha bisogno di piazzarsi sotto alla protezione del diritto”.
Salvini, lunedì e martedì in Israele: “Incontrerò Netanyahu e vedrò anche la ministra dei Trasporti”
“Lunedì e martedì sarò in Israele. Incontrerò la ministra dei Trasporti per delle partnership per aiutare le imprese italiane a lavorare sempre di più in Israele e poi vedrò Netanyahu perché il tema della pace è il nodo fondamentale di questo 2025”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, parlando a Rtl 102.5.
Guterres, proposta Trump? Riaffermare la soluzione dei due Stati
“Noi dobbiamo riaffermare la soluzione dei due Stati”, con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza. Questa la posizione del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dinanzi alla proposta di Donald Trump di ‘svuotare’ Gaza, ricollocando i palestinesi nei Paesi vicini. “Qualsiasi pace duratura – ha insistito attraverso il suo portavoce Stephane Dujarric – richiederà progressi tangibili, irreversibili e permanenti verso la soluzione dei due Stati, la fine dell’occupazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente, di cui Gaza sia parte integrante”.