Eppure nel 2022 l’Italia ha addirittura soppiantato la Germania come primo partner commerciale di Zagabria
Il disinteresse italiano per l’ingresso della Croazia nell’euro colpisce. E in qualche modo preoccupa. L’ampliamento dell’area della moneta comune dovrebbe starci a cuore perché ne rafforza il carattere sistemico nell’epoca del confronto tra grandi aree macro-regionali (che caratterizza questa fase della globalizzazione). Poi è evidente che la Croazia è un nostro vicino per di più incastonato in una regione caratterizzata ancora da forti tensioni nazionalistiche e da rischi di nuovi conflitti.
Una stabilizzazione economica certo non risolve questo tipo di questioni — Ucraina docet — ma può sicuramente aiutare. Anche perché il caso vuole che nel 2022 l’Italia abbia addirittura soppiantato la Germania come primo partner commerciale di Zagabria: le esportazioni del made in Italy sono arrivate a quota 4,6 miliardi (+61% in un anno) e le importazioni dalla Croazia a quota 2,5. Se il paese delle cravatte, dal punto di vista economico, è stato considerato come parte dell’area tedesca allargata il sistema Italia ha saputo inserirsi virtuosamente spostando gli equilibri a suo favore e non è cosa da poco.
Si potrà obiettare che non si tratta di grandi numeri ed è questa la tesi tra gli industriali del Nord est, che non hanno dato grandissima attenzione alla novità, ma si può contro dedurre che sul piano degli scambi commerciali avere la moneta in comune semplifica le procedure, rende più facili i movimenti delle persone ed evita che in qualche caso il sistema produttivo croato possa agire da concorrente sleale. I vantaggi non saranno epocali ma qualcosa contano e non solo sul piano dei flussi turistici (di per sé rilevanti). La verità sulla sottovalutazione dell’ingresso croato nell’euro sta probabilmente altrove: al di là delle valutazioni costi/benefici è indice di una (nostra) tendenza ombelicale che è fortissima nel mondo politico a destra come a sinistra ma che ha contagiato anche alcuni ambiti della dirigenza economica. Ma per un’economia aperta come la nostra ombelico è sinonimo di autogol.