22 Novembre 2024
Finlandia Petteri Orpo

Finlandia Petteri Orpo

Centrodestra, sovranisti e socialdemocratici divisi da pochi decimali: nessuno può governare da solo. Petteri Orpo (centrodestra): «Tocca a noi guidare le consultazioni»

C’è la musica, ma nessuno balla. Sguardi nel vuoto, la barista promette cocktail «particolarmente carichi»; in attesa che arrivi Sanna Marin per ringraziare ritualmente la base, sugli schermi passa la tv di Stato Yle e ai militanti socialdemocratici tocca anche vedere il caschetto biondo di Riikka Purra che gongola: «Siamo una grande alternativa al vecchio sistema». « Fasisti », sbotta uno, in un finlandese che suona emiliano.
Umore nero all’Hotel Presidentti, palazzone sovietico costruito per le Olimpiadi di Mosca del 1980, dove i Socialdemocratici della premier uscente Sanna Marin hanno chiuso la campagna elettorale apprendendo prima di mezzanotte che i finlandesi, alle urne, hanno destinato loro uno scomodo terzo posto. 19,9% dei voti, 43 deputati.
Si balla e si ride davvero, invece, all’Apollo Club e al modaiolo Botta, nuovissimi spazi per eventi, dove rispettivamente festeggiano i Finlandesi, nazionalisti e sovranisti, e il Partito di Coalizione Nazionale di Petteri Orpo. Lui ha il 20,8% dei voti e 48 seggi in Parlamento. «Sulla base di questo risultato, i colloqui per la formazione di un nuovo governo in Finlandia saranno avviati sotto la guida del Partito della Coalizione Nazionale», ha gongolato a spoglio nemmeno finito. La sovranista Riikka Purra, col 20,1% dei voti e 46 seggi, si candida a diventarne la prima alleata, spingendo Marin all’opposizione.
La prima ministra uscente, che per tutta la sera ha ripetuto di avere «una buona sensazione», ha poi concesso la vittoria al centrodestra e si è detta disponibile per una coalizione. «Il mio partito ha guadagnato consensi, quindi come leader sono contenta». Altra soddisfazione, che tace: le sue preferenze, 34.500, la piazzano seconda (dopo Riikka Purra) nella classifica dei più votati. Orpo non è nemmeno sul podio; eppure le carte le darà lui.
Le prime osservazioni di analisti e commentatori sembrano indicare un «modello Stoccolma». A settembre i Democratici Svedesi, formazione sovranista erede dei neonazisti, hanno sfilato il governo dalle mani della socialdemocratica Magdalena Andersson formando un governo di coalizione con i Moderati. Vi si aggiunge una tradizione politica finlandese: solo due volte è successo che un primo ministro venisse confermato dalle urne.
Ora iniziano le consultazioni. Ufficialmente il premier designato le dovrà avviare il 17 aprile; già da stasera, però, gli sherpa sono febbrilmente al lavoro. La domanda che si fanno tutti: con quale delle due rivali il corteggiato Petteri Orpo vorrà allearsi per raggiungere la somma di almeno 101 seggi in Parlamento, fondamentale per governare?
Le affinità politiche sembrerebbero indicare i Socialdemocratici di Sanna Marin: europeisti come Orpo mentre i Finlandesi non lo sono, favorevoli a un’agenda climatica rigida, favorevoli a un piano per l’immigrazione che risolva la voragine di manodopera del secondo Paese più vecchio d’Europa, a cui mancano 2-300 mila occupati, soprattutto nel settore della sanità. I Finlandesi hanno fatto parte della campagna elettorale contro gli infermieri stranieri che “non sanno nemmeno la nostra lingua”.
Già dalle prime dichiarazioni dopo i risultati, però, Orpo è sembrato sbilanciarsi dal lato opposto. «Non esistono partiti di estrema destra in Finlandia», ha risposto ad esempio a un giornalista che gli chiedeva se l’immagine del Paese sarà macchiata da una coalizione coi Finlandesi. «Il presupposto base è rimettere a posto la Finlandia. A partire dalla sua economia». Tema su cui con Marin, custode dello stato sociale munifico «alla nordica», Orpo è in rotta di collisione.
«Non sta a me decidere con chi potrò allearmi», si è schermita ieri sera Riikka Purra nell’ultima tavola rotonda per la stampa. La frecciata era a Marin, che invece aveva escluso a priori di allearsi coi sovranisti. Le consultazioni come la scena di un dibattito tv che ha definito l’intera campagna elettorale: Purra e Marin che si urlano addosso, Orpo le guarda sornione, sullo sfondo, sicuro che vincerà.

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