Dalla mappa delle spese militari si conferma che siamo nel pieno di una rivalità tra potenze: il 56% degli investimenti militari sono realizzati da Washington, Pechino e Mosca
Ci sono parti del mondo in cui la guerra c’è, altre in cui sembra che la si prepari. La mappa delle spese militari del 2022 segnala che l’Europa è il continente nel quale si è registrato il maggiore incremento: il 13%, a 345 miliardi di dollari, secondo dati appena pubblicati da Sipri, lo Stockholm International Peace Research Institute. È un salto di investimenti militari che nel Vecchio Continente non si registrava da 30 anni e per la prima volta ha superato quanto si era speso nel 1989, alla fine della Guerra Fredda. È ovviamente in gran parte dovuto alla guerra in Ucraina. L’anno scorso, Mosca ha destinato all’attività militare 86,4 miliardi di dollari, un aumento del 9,2% rispetto al 2021 e pari al 4,1% del Pil russo. Per difendersi dall’aggressione, Kiev ha dovuto investire 44 miliardi, che portano a un aumento del 640% rispetto all’anno precedente: è il 34% del suo Pil (era il 3,2% nel 2021). L’invasione decisa da Putin ha anche spinto altri Paesi europei ad aumentare a due cifre le spese per la Difesa: del 36% la Finlandia, del 27% la Lituania, del 12% la Svezia, dell’11% la Polonia. Non è però solo la guerra in Europa a gonfiare i budget militari: a livello globale, nel 2022 hanno raggiunto i 2.240 miliardi di dollari, in aumento del 3,7%. E dalla mappa delle spese si conferma che siamo nel pieno di una rivalità tra potenze: il 56% degli investimenti militari sono realizzati da Washington, Pechino e Mosca. Gli Stati Uniti pesano per il 39% del totale, 877 miliardi, un crescita dello 0,7% nel 2022.
L’aumento della spesa cinese è però maggiore: 4,2% sull’anno, a 292 miliardi, il che significa un più 63% in un decennio. Rispetto al 2013, i Paesi di Asia e Oceania hanno aumentato i loro bilanci della Difesa del 45%, a complessivi 575 miliardi di dollari, un trend di crescita che segnala come il bacino degli oceani Pacifico e Indiano sia ormai diventato un’enorme regione di conflitti potenziali. Il Giappone, per dire, ha aumentato il budget militare 2022 del 5,9% e del 63% in dieci anni e sta ristrutturando il settore. L’anno scorso, l’India ha investito il 6% in più del 2021 (a 81,4 miliardi) e l’Arabia Saudita il 16% (a 75 miliardi). Non tutte le spese militari sono uguali, però. Alcuni Paesi hanno obiettivi di conquista, altri puntano alla deterrenza in onore dell’antica locuzione romana Si vis pacem, para bellum.