19 Settembre 2024

GREXIT

Fonte: La Stampa

grecia

«Sì» sotto 40%. Gioia nella sede del partito Syriza. Tsipras cerca un nuovo accordo. Varoufakis: “L’Europa comincia a guarire”. Domani Merkel da Hollande, Padoan da Renzi

Il “No” alle condizioni dell’accordo con i creditori vola oltre il 60% al cruciale referendum indetto da Tsipras. Un trionfo oltre ogni aspettativa. Una bocciatura senza appello della ex troika, che manda onde sismiche in tutta l’Unione Europea e in particolare in direzione di Berlino, dove secondo la cancelliera Angela Merkel «Tsipras sta mandando la Grecia contro un muro». Un mandato popolare fortissimo al premier, che ora chiede un accordo con i partner internazionali in tempi rapidi, anche «entro 48 ore». «Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata – ha esultato il leader di Syriza al termine di una giornata considerata già storica da molti greci -. Il “No” non è una rottura con l’Unione Europea. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa». È andato all’attacco anche l’altro protagonista della battaglia referendaria, Yanis Varoufakis, che ha parlato di «coraggioso No all’austerità. Da domani le ferite dell’Europa e della Grecia iniziano a guarire». Tsipras ha vinto una drammatica battaglia, ma la `guerra´ per far uscire Atene dal tunnel – ed evitare una Grexit – è ancora tutta da combattere. Tanto che in serata Jp Morgan e Barcley hanno fatto sapere che dal loro punto di vistal’uscita della Grecia dall’euro è adesso lo scenario più probabile, con tutto il «caos» che ne deriverebbe.

LA GIORNATA 

00.07 – DIJSSELBLOEM: “NO DEPLOREVOLE PER FUTURO DI ATENE”

«Prendo atto del risultato del referendum greco che è molto deplorevole per il futuro della Grecia. Per il risanamento dell’economia greca, sono inevitabili misure difficili e riforme», ha affermato il presidente dell’Eurogruppo Jerom Dijsselbloem.

23.56 – VAROUFAKIS: “PERMANENZA IN EURO FUORI DISCUSSIONE”

«La permanenza della Grecia nell’euro non è tema delle trattative» fra Atene e creditori, ha scritto in un tweet Varoufakis, aggiungendo che «l’Europa non permetterà la circolazione di una valuta parallela».

23.08 – TUSK: “EUROSUMMIT MARTEDI’ ALLE 18”

«Ho convocato un Eurosummit martedì sera alle 18 per discutere della situazione dopo il referendum greco». Lo ha appena comunicato via twitter il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk.

23.02 – SEGGI SCRUTINATI: 90%. NO AL 61,46%

22.38 – TSIPRAS: “ORA L’ACCORDO, TRATTARE ANCHE SUL DEBITO”

«La Grecia da domani vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative: vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale» e dobbiamo «riarticolare» la questione del debito, non solo per la Grecia ma anche per l’Europa.

22.30 – MERKEL-HOLLANDE: “RISPETTARE ESITO REFERENDUM”

Angela Merkel e Francois Hollande, stasera al telefono, hanno concordato sul fatto che «il voto del referendum greco debba essere rispettato». Lo ha riferito un portavoce del governo tedesco in una nota

22.14 – SAMARAS SI DIMETTE DA CAPO DELL’OPPOSIZIONE

Antonis Samaras si dimette da leader dell’opposizione greca di Nuova Democrazia dopo i risultati del referendum in Grecia. Lo riferisce Bloomberg. Samaras aveva fatto campagna per il Sì.

22.12 – MERKEL E HOLLANDE CHIEDONO SUMMIT STRAORDINARIO DELL’EUROGRUPPO

Il Presidente francese, Francois Hollande, e la cancellierra tedesca, Angela Merkel, chiedono che si tenga martedì un summit straordinario dell’Eurogruppo

22.10 – IL VICECANCELLIERE TEDESCO: “ADDIO COMPROMESSO”

«Tsipras ha distrutto l’ultimo ponte verso un compromesso tra Europa e la Grecia», ha detto Sigmar Gabriel, vicecancelliere tedesco e presidente dell’Spd.

22.00 – 70% DEI SEGGI SCRUTINATI: 61,13 PER IL «NO»

21.45 – VAROUFAKIS: «DA DOMANI L’UE COMINCI A CURARE FERITE»

«Da domani l’Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite»: lo ha detto il ministro delle finanze Yanis Varoufakis, ricordando che «per cinque mesi i creditori hanno rifiutato ogni trattativa». «I greci hanno detto un coraggioso”`No” a cinque anni di ipocrisia e all’austerità», ha aggiunto. «Il “No” di oggi è un grande sì alla democrazia. Siamo pronti a cooperare con i nostri partner, a cercare un terreno comune».

21.30 – TSIPRAS TELEFONA AI LEADER UE

La tv greca ha riferito che il premier Alexis Tsipras, con il delinearsi del risultato del referendum, ha avuto una serie di colloqui telefonici con numerosi leader europei, a cominciare dal presidente francese, Francois Hollande. Secondo alcune indiscrezioni, il premier avrebbe anche contattato il presidente della BceMario Draghi.

21.12 – MATTARELLA, ORA SERVE RESPONSABILITA’

«I cittadini greci hanno preso oggi, con il referendum, una decisione della quale occorre, in primo luogo, prendere atto con rispetto. Una decisione, tuttavia, che proietta, oltre ad Atene, la stessa Unione Europea verso scenari inediti, che richiederanno a tutti, sin d’ora, senso di responsabilità, lungimiranza e visione strategica», afferma il capo dello Stato. «La Grecia fa parte dell’Europa e, nei confronti del suo popolo, non deve venir meno la solidarietà degli altri popoli dell’Unione. Questi saranno certamente, nei prossimi giorni, i principi ispiratori dell’azione dell’Italia e mi auguro anche dei rappresentanti del popolo greco, degli altri partner europei e delle Istituzioni dell’Unione».

21.02 – FESTA IN PIAZZA AD ATENE

20.55 – JP MORGAN, ORA USCITA DI ATENE DALL’EURO È PROBABILE

Per Jp Morgan l’uscita della Grecia dall’euro è adesso lo scenario base. Lo riporta Bloomberg. La banca Usa vede un’alta probabilità di uscita della Grecia dall’euro. Una Grexit, aggiunge, sarebbe «caotica».

20.52 – BRUNETTA TWITTA: MATTEO STAI SERENO (IN GRECO)

«Matteo Renzi stai sereno». Lo scrive su Twitter, in greco, Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia

20.50 – 50% SEGGI, META’ DEL SCRUTINO: «NO» AL 61,21% 

20.40 – SALVINI: «UNO SCHIAFFONE AGLI EUROPIRLA»

«A prescindere dal risultato, l’Europa deve cambiare trattati e moneta. Se, come sembra, il no ha vinto, è uno schiaffone agli europirla che ci hanno portato alla fame»: lo ha detto all’ANSA Matteo Salvini. «Se Renzi non ne prende atto – ha concluso – è un folle».

20.30 – 40% DEI SEGGI SCRUTINATI: «NO» AL 61,07%

20.09 – DOMANI MATTINA RIUNIONE CONSIGLIO BCE

Il Consiglio direttivo della Bce dovrebbe riunirsi domani mattina per fare il punto della situazione dopo l’esito del referendum greco e decidere sull’Ela, la liquidità d’emergenza per le banche greche. Lo confermano all’Adnkronos fonti finanziarie.

20.00 – 30% DEI SEGGI SCRUTINATI: «NO» AL 60,75%

19.50 – RENZI INCONTRA PADOAN DOMANI MATTINA

Il premier Renzi ha convocato per domani mattina alle 9,30 il ministro dell’Economia Padoan. Il vertice si terrà a Palazzo Chigi, all’indomani della ormai certa vittoria del «no» al referendum in Grecia.

 

19.45 – COL 25% DEI SEGGI SCRUTINATI: “NO” AVANTI CON IL 60,62

Con il 25,42% delle sezioni greche scrutinate, il No è avanti con il 60,62% dei voti. I dati sono del ministero dell’Interno ellenico.

 

19.28 – 13% DEI SEGGI SCRUTINATI: NO AL 60,22%

Con il 13% dei seggi scrutinati, si allarga la forbice a favore del No, che è ora al 60,22%.

 

19.15 – PRIMI DATI: IL “NO” AL 59,7%

I primi dati: il No al 59,7%. Scrutinate finora il 7,4% delle schede. Il Sì al 40,3%

 

19.10 – LA BANCA DI GRECIA CHIEDERA’ ALTRA LIQUIDITA’ ALLA BCE

La Banca di Grecia chiederà che la Bce aumenti il tetto Ela sulla liquidità di emergenza per le banche greche. Lo rende noto il portavoce del governo, Gabriel Sakellaridis.

 

18.47 – VAROUFAKIS: «IN 24 ORE POTREMMO ARRIVARE A UN ACCORDO»

Il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, in un tweet polemizza con i media ellenici: «Potremmo avere un accordo tra 24 ore, ho detto, ma la nostra stampa velenosa si è affrettata a scrivere che ho detto di prevedere un accordo entro 24 ore».

18.46 – Il “NO TRIONFA TRA I GIOVANI”

Secondo l’indagine demoscopica della Tv Ant1, il voto per il No sarebbe così suddiviso per fasce d’età: 18-34 anni: 67% 35-55: 49% Più di 55: 37%.

 

18. 31 -AFFLUENZA AL 55%

Secondo i dati del Ministero dell’Interno l’affluenza al referendum è stata attorno al 55%.

 

18.30 – IL PORTAVOCE DEL GOVERNO: «PRESTO NUOVO ACCORDO»

Nikos Filis, portavoce del governo di Atene, intervistato dalle tv poco dopo la diffusione dei primi “phone-call”: «Questo è un segnale per il governo per muoversi rapidamente per cercare un nuovo accordo e normalizzare il sistema bancario».

 

18.25 – MERKEL DOMANI A PARIGI DA HOLLANDE

La cancelliera Angela Merkel volerà a Parigi domani per incontrare il presidente frencese Francois Hollande e confrontarsi sugli sviluppi della situazione in Grecia dopo il referendum.

18.15 – URLA DI GIOIA NELLA SEDE DI SYRIZA

Un urlo di gioia nella sede di Syriza ha accolto i primi sondaggi sulle indicazioni di voto pubblicati in tv subito dopo la chiusura dei seggi per il referendum. In tanti, ha constatato l’inviato ANSA sul posto, hanno fotografato con i cellulari le schermate tv che rimandavano i primi dati che vedono il «no» all’accordo coi creditori avanti, mentre alcuni dirigenti del partito invitano alla calma.

 

18 – URNE CHIUSE: IL «NO» AVANTI

Secondo i primi sondaggi (“phone-poll”) diffusi dalle Tv greche il «no» all’accordo con i creditori sarebbe avanti.

17.59 – IL PUNTO AD URNE QUASI CHIUSE

Le operazioni di voto si stanno concludendo. A questo punto cresce l’attesa per i primi exit poll. In realtà si tratterà di due “phone-poll”, cioè due rivelazioni fatte attraverso delle chiamate telefoniche a un campione di greci.

17.50 – TRA DIECI MINUTI URNE CHIUSE

I seggi chiudono alle 18 ora italiana, a meno che il voto non venga prolungato per l’alta affluenza (ma non è stato ancora annunciato).

17.45 – IL FT: UN SONDAGGIO RISERVATO DA IL «NO» TRA IL 51-53%

Risultato sul filo del rasoio nel referendum di oggi in Grecia. Secondo il Financial Times, che ha potuto visionarlo, un sondaggio effettuato nelle ultime ore e non reso pubblico indicherebbe il fronte del «no» tra il 51% e il 53% dei consensi.

17.30 – LE URNE CHIUDONO TRA 30 MINUTI

17.21 – Se vince il no la Grecia domani a Bruxelles per trattare con Eurogruppo

In queste ultime ore tra gli esperti e i giornalisti si fa forte la sensazione che vinca il «no». Ma non ci sono al momento né exit poll né elementi concreti per dirlo. In ogni caso se vincesse il no, il governo greco domani manderà i suoi uomini a Bruxelles per negoziare con l’Eurogruppo (Fonte Marco Zatterin)

17.10 – Merkel: “Con Tsipras a occhi aperti contro il muro”

La politica di Alexis Tsirpas è «dura e ideologica», e il premier greco «lascia andare il Paese ad occhi aperti contro un muro». Lo avrebbe detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, sfogandosi nei giorni scorsi con alcuni colleghi di partito, secondo quanto scrive Spiegel on line. Il settimanale sottolinea che «più fonti» hanno confermato la frase. «Con questo governo la Grecia non si attiene ai principi dell’Europa», ha concluso la cancelliera.

17.00 – Un’ora alla chiusura delle operazioni di voto

16.50 – La Francia: “Riprende i negoziati in ogni caso”

Il ministro dell’Economia francese, Emmanuel Macron, invita i governi europei a non punire la Grecia come avvenne con la Germania dopo la Prima guerra mondiale. «Qualsiasi sia l’esito del voto dobbiamo riprendere i negoziati politici. Non rimettiamo in scena il Trattato di Versailles», ha detto Macron, secondo quanto riporta Bloomberg.

16:28 – A metà giornata affluenza al 35%

L’affluenza alle urne al referendum in Grecia è simile a quella registrata alle elezioni legislative dello scorso gennaio: a metà giornata ha votato il 35 per cento degli aventi diritto, rende noto l’emittente tv Mega. La soglia del 40 per cento necessaria per rendere valido il referendum dovrebbe quindi essere superata senza problemi.

16:13 – Atene studia condono fiscale con la Svizzera 

La Grecia ha proposto una amnistia fiscale sui fondi parcheggiati in Svizzera, per recuperare le entrate sui miliardi di euro che i cittadini hanno accumulato nei conti all’estero. Lo ha riferito la testata svizzera Nzz, che cita fonti anonime. Il piano, che necessita ancora dell’approvazione del Parlamento e di un accordo finale con la Svizzera, è di imporre una tassazione piatta del 21% sugli asset, rendendoli legali.

16:02 – Confermata riunione dell’Euro working Group 

I direttori dei Tesori dell’Eurozona si incontreranno domani di prima mattina. In parallelo al vertice Bce

15:46 – Affluenza massiccia

A 10 ore dall’apertura dei seggi, osservatori e giornalisti presenti in Grecia riferiscono che l’affluenza alle urne è molto positiva. A inizio giornata si sono formate code ad Atene e in altri centri urbani e comunque la partecipazione è sempre stata costante per tutta la giornata. A gennaio per le elezioni politiche l’affluenza era stata del 64%.

14:31 – Bundesbank a Merkel: con Grexit buco nei conti tedeschi

L’uscita della Grecia dalla zona euro si tradurrebbe in un buco di diversi miliardi di euro nel bilancio della Germania. Lo sostiene il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, mettendo in guardia il governo della cancelliera Angela Merkel sulle possibili conseguenze di una uscita di Atene dalla moneta unica. A riferirlo è la testata economica tedesca Handelsblatt, citando fonti governative.

13:20 – Coeurè (Bce): “Pronti a fare di più se necessario”

«La Banca centrale europea ha ben chiaro che se è necessario fare di più, farà di più». È quanto ha affermato il membro francese del board della Bce, Benoit Courè parlando ad Aix en Provence, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg.

 

12:48 – Varoufakis conferma: “Se vince sì mi dimetto”

Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, conferma alla Bild che lascerà il suo incarico se al referendum indetto dal governo sull’accordo di Atene con i creditori vinceranno i “si”. Alla domanda se si dimetterà in caso di vittoria dei “si”, Varoufakis ha risposto «assolutamente».

12:29 – Varoufakis: “Moneta comune e democrazia sono compatibili”

Il referendum di oggi può dimostrare che «la moneta unica e la democrazia sono compatibili» ha spiegato il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. «Per cinque anni gli errori incredibili dell’Eurogruppo hanno condotto a ultimatum insensati, sui quali il popolo non poteva pronunciarsi. Oggi il popolo si pronuncia sull’ultimo ultimatum dell’Eurogruppo e dei suoi soci».

 

12:00 – Finite le code ai seggi

Il flusso degli elettori ai seggi della capitale per votare al referendum è notevolmente diminuito rispetto a due-tre ore prima quando davanti a qualche scuola si erano addirittura creati piccoli assembramenti di persone in attesa di entrare. Molti hanno preferito recarsi presto a votare per poi proseguire verso le vicine spiagge e godersi al mare questa calda (30° C) e assolata giornata ateniese.

 

11:48 – Grillo dice no al referendum sul blog e cita i Nobel

«Votare no al #referendum greco, parola di Nobel». L’appello è stato pubblicato in un Tweet da Beppe Grillo, oggi ad Atene con altri pentastellati per sostenere la battaglia per il “no” nel referendum. Nel blog sono state riportate le riflessioni di Paul Krugman e di Joseph Stiglitz, rispettivamente premi Nobel per l’economia nel 2008 e nel 2001, e di Thomas Piketty, economista di fama internazionale.

 

11:36 – Samaras vota sì: “Oggi greci decidono futuro Paese”

Al voto anche il leader di Nea Dimokratia Antonis Samaras, che votando a Pylos vicino Kalamata ha ripetuto «I greci decidono oggi il futuro del Paese. Sì alla Grecia, sì all’Europa».

 

11:27 – Vota Varoufakis: “Oggi la gente risponde a un ultimatum”

Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato a Faliro, sulla costa ateniese, anche lui accolto da una grande folla. «È una celebrazione della democrazia – ha dichiarato – Gli enormi fallimenti dell’Eurogruppo hanno portato a un ultimatum al quale la gente non ha potuto rispondere. Oggi può dare la sua risposta».

 

11:24 – Vota ministro Kammenos: “Non abbiate paura del popolo”

«Non abbiate paura del popolo greco» ha detto il ministro della Difesa e leader dei Greci Indipendenti dopo aver votato ad Atene. «I bancomat? Li ha chiusi l’opposizione», ha risposto a una domanda, intendendo che dietro la chiusura delle banche ci sarebbe una manovra internazionale ispirata dall’opposizione al governo.

 

10:55 – Fassina ad Atene: “Qui anche per interesse italiano”

Parlando ai microfoni di Rapinews24 l’ex parlamentare del Pd Stefano Fassina spiega: «Siamo qui ad Atene per esprimere solidarietà al popolo greco ma anche per un fatto di interesse nazionale. Occorre un radicale cambio di rotta in Europa, nell’eurozona, e anche in Italia».

 

10:52 – Delegazioni della sinistra italiana in piazza Syntagma

Le delegazioni di Sel e dei parlamentari di sinistra italiani hanno raggiunto piazza Syntagma ad Atene. La pattuglia di Sel è guidata da Nichi Vendola e vede la partecipazione di Nicola Fratoianni e dei capigruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris. A loro si sono uniti anche l’ex Pd Stefano Fassina, il deputato dem Alfredo D’Attorre e il senatore ex M5S Francesco Campanella.

 

E c’è chi come Yannis Koutsomitis, analista, giornalista per N-Tv ed europeista convinto, riprende il proprio voto e lo trasmette in diretta su Periscope

10:42 – Schulz: “Se vince il no addio euro”

«Se i greci diranno no, dovranno introdurre un’altra moneta dopo il referendum, perché l’euro non è disponibile come mezzo di pagamento» e «come faranno a pagare gli stipendi? Come faranno a pagare le pensioni? Nel momento in cui qualcuno introduce una nuova moneta, esce dalla zona euro» ha spiegato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.

10:30 – Tsipras su Twitter: “Voto per futuro migliore Grecia e Europa”

«Oggi la democrazia prende una decisione per un futuro migliore per tutti noi, in Grecia e in Europa» ha scritto in tweet il premier greco Tsipras.

10:22 – Theodorakis (Potami) e Gennimatà (Pasok) votano sì

Al seggio stamane ad Atene anche due esponenti del fronte del sì, i leader di To Potami Stavros Theodorakis e del Pasok, Fofi Gennimatà. Theodorakis ha detto di sperare che «il seme della divisione non darà i suoi frutti. Dobbiamo affrontare uniti i grandi problemi del Paese». «È il momento della decisione e della responsabilità. Vogliamo un accordo che funzioni. Mandiamo un forte Sì in Grecia ed Europa», ha detto la presidente socialista.

09:54 – Tsipras: “Volontà del popolo non può essere ignorata”

«La volontà del governo, molti possono ignorarla. La volontà del popolo non può esserlo» ha aggiunto Tsipras.

09:36 – Tsipras: “La democrazia batte la paura”

«Da domani apriamo la strada per tutti i popoli d’Europa. Oggi la democrazia batte la paura», ha dichiarato Alexis Tsipras uscendo dal seggio.

09:35 – Tsipras: “Giorno di festa per la democrazia”

«Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa», ha detto Alexis Tsipras dopo aver votato, «perché si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo».  

09:32 – Vota il presidente Pavlopoulos: “Andiamo avanti insieme”

Il presidente della repubblica greca Prokopis Pavlopoulos ha votato nel quartiere ateniese di Neo Psychiko. «Oggi – ha dichiarato – è la giornata dei cittadini, che devono decidere secondo coscienza e secondo gli interessi della nazione. Indipendentemente dal risultato, dobbiamo votare, come fecero i nostri antenati. Poi andremo avanti, tutti insieme».

09:30 – Vota il premier Tsipras 

Il premier greco Alexis Tsipras è al seggio di Atene per votare nel referendum. All’ingresso della scuola non ha rilasciato commenti. All’esterno, una ressa di persone.

08:50 – Tre ex premier hanno già votato, per il “sì”

Tre ex premier greci, George Papandreu, Kostas Karamanlis e Andonis Samaras, fermi sostenitori dell’accordo con i creditori, hanno già votato, per il “sì”, al referendum greco. Papandreu si è recato alle urne poco dopo l’apertura dei seggi (alle 7, le 6 in Italia). Anche l’ex primo ministro conservatore Karamanlis ha già espresso la sua preferenza, come pure Samaras, altro capo del governo conservatore, che ha votato a Pilos, nel sud del Peloponneso.

 08:00 – File davanti ai seggi per il referendum

Seggi aperti e greci in fila per votare. Promotori “dell’Oxi” e “del Nie”, del sì e del no, continuano a distribuire materiale anche davanti ai seggi per convincere gli indecisi che – secondo i sondaggisti – risulteranno determinanti per la vittoria.

07:48 – Ex premier Karamanlis tra i primi leader a votare

Tra i primi leader politici a recarsi alle urne l’ex premier Kostas Karamanlis, tornato in questi giorni sugli schermi tv per un forte appello a votare sì. L’esponente di Nuova Democrazia ha votato nel quartiere di Agios Elefterios a Salonicco. Karamanlis, che alcuni vedono come possibile candidato a guidare un ipotetico governo di unità nazionale, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

07:00 – Renzi: “Da domani tutti intorno a un tavolo”

Qualunque sia il risultato del referendum greco, da domani «si dovrà tornare a parlare e la prima a saperlo è proprio Angela Merkel». Così il premier Renzi, in un’intervista al Messaggero. Dopo «la discussione greca, ci occuperemo di crescita e investimenti» in Europa.

06:00 – Urne aperte

Alle 7 ora locale (le 6 in Italia) hanno aperto i 19 mila seggi organizzati nel Paese per il voto. Gli aventi diritto al voto sono circa 9,8 milioni dei quali 108.371 votano per la prima volta.

05:00 – “Tsipras pronto a schierare l’esercito dopo i risultati”

Secondo il Sunday Times, il premier Tsipras non si è fatto scrupolo di approvare la proposta delle forze armate (Operazione Nemesis), che prevede lo schieramento delle truppe in strada, al fianco alla polizia in assetto antisommossa, stasera dopo l’esito del voto del referendum nel caso di tumulti.

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