10 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il premier: “Le loro professionalità sono decisive per il Paese”. Italia Viva: “Bene, ma serve un piano per farle rientrare al lavoro e per sostenere le famiglie”.

“Nella task force di Colao ci saranno più donne”. Ad annunciarlo, rispetto alla commissione per la ripartenza presieduta da Vittorio Colao, è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Oggi stesso chiamerò Vittorio Colao per comunicargli l’intenzione di integrare il comitato di esperti che dirige attraverso il coinvolgimento di donne le cui professionalità – sono certo – saranno di decisivo aiuto al Paese”, ha precisato Conte aggiungendo di essere rimasto molto colpito dall’appello di alcune senatrici.
Ma il potenziamento “in rosa” della task force sarà solo un primo passo. “Nelle prossime ore – ha spiegato Conte -chiederò al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, di integrare il comitato tecnico-scientifico con un’adeguata presenza femminile. Analogo invito rivolgo anche a tutti i ministri affinché tengano conto dell’equilibrio di genere nella formazione delle rispettive task force e gruppi di lavoro”.
Ma le dichiarazioni del premier hanno suscitato le prime polemiche. “Caro presidente Conte, bene per le donne ai vertici. Ma ci sono anche le altre. Perché ora non pensi insieme a noi di Italia Viva, che abbiamo presentato una mozione sul tema, e alla ministra Bonetti a costruire un vero piano per il rientro al lavoro delle donne ed il sostegno alle famiglie nella Fase 2?”, scrive la senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti.
Soddisfatta, invece, il ministro per le Pari opportunità, Elena Bonetti:  “La presenza, la competenza, il protagonismo femminile sono fondamentali per il nuovo rinascimento che ci attende. E le donne non sono solo la prospettiva del futuro: sono state le principali artefici della nostra resistenza in questi mesi, perché il 70% degli impiegati nei servizi socio-sanitari sono donne”.
Su Facebook il segretario del Pd, Nicola ZIngaretti, commenta: “La priorità italiana è la lotta alle disuguaglianze economiche, sociali e di genere che rischiano di colpire milioni di persone, prima di tutto le donne”.
Le esponenti del Movimento 5 Stelle sostengono di non aver mai avuto dubbi “sulla grande sensibilità del premier rispetto al tema della rappresentatività delle donne. Non è tanto – dicono le senatrice M5S – una questione meramente numerica ,ma di arricchimento del pensiero e delle conoscenze. In questi due mesi che non dimenticheremo mai abbiamo visto quante donne sono state impegnate in prima linea per fronteggiare il virus e in altri settori chiave. La gestione dell’emergenza sanitaria e economica da Coronavirus e la difficile ricostruzione che ci attende sono l’occasione per creare un nuovo modello di sviluppo sostenibile, una diversa organizzazione della società e del mondo del lavoro. Per questo serve una vera parità di genere anche nella elaborazione delle proposte”.
E la vicepresidente del Senato, la pd Anna Rossomando (firmataria dell’appello  a Conte), su Facebook aggiunge: “Da Conte atteggiamento positivo. Ora verificheremo i fatti concreti, ma in ogni caso si dovràtrattare di un vero ricoscimento delle professionalità delle donne, perchè non si può pensare di affrontare la fase 2 senza questo punto di vista in ambito di programmazione economica, sociale e culturale”.
Conte poi, intervenendo alla maratona per la raccolta fondi “World against Covid-19”,  ha parlato dell’importanza dei vaccini. “Di fronte a una minaccia globale senza precedenti la comunità internazionale ha un’unica, effettiva, opzione per sconfiggere il virus: la cooperazione”. L’Italia, ha precisato Conte, “vuole avere un ruolo speciale” negli sforzi per “assicurare un accesso equo e universale a vaccini, cure e diagnosi”.
Inoltre, ha fatto sapere che l’Italia “finanzierà l’Oms con 10 milioni di euro per continuare a sostenere i paesi più vulnerabili nella preparazione e nella risposta a Covid-19.”. Il Governo poi stanzierà “mezzo milione di euro per il meccanismo di risposta Covid-19 del Fondo globale.

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