Fonte: Corriere della Sera
di Danilo Taino
La Ue ha messo assieme 16 indicatori per effettuare confronti internazionali: dal numero di dottorati per mille abitanti alle spese per ricerca e sviluppo pubbliche e private, dalle scelte delle imprese in fatto di processi e marketing alle domande di brevetti: nel 2018 i 28 Paesi della Ue sono risultati, nel loro insieme, più innovativi degli Stati Uniti
Secondo un’analisi della Commissione europea, nel 2018 i 28 Paesi della Ue sono risultati, nel loro insieme, più innovativi degli Stati Uniti. Ci sarà chi alza un sopracciglio di fronte all’affermazione, visto che siamo abituati a vedere un gran numero di novità in arrivo dall’America e a confrontarci con imprese Usa ad alta capacità innovativa, nella Silicon Valley ma non solo. Fatto sta che la Ue ha messo assieme 16 indicatori per effettuare confronti internazionali: dal numero di dottorati per mille abitanti alle spese per ricerca e sviluppo pubbliche e private, dalle scelte delle imprese in fatto di processi e marketing alle domande di brevetti. Su questa base, fatta cento la performance della Ue nel 2018, gli Stati Uniti arrivano a 99, sorpassati. Rispetto alla performance della Ue nel 2011, i Paesi europei hanno migliorato di 7,7 punti mentre gli Usa hanno peggiorato di 2,6 punti. Più che miglioramenti straordinari europei sembra che sia in atto un rallentamento nell’innovazione americana. Fatto cento il risultato della Ue nel 2018, infatti, la Corea del Sud registra un 137, il Canada 118, l’Australia 112, il Giappone 111. La Cina arriva a ottanta ma cresce in capacità innovativa a una velocità pari a tre volte quella della Ue. La situazione europea, inoltre, non è affatto omogenea.
Per misurare le differenze tra Paesi, la Commissione ha potuto usare 27 indicatori invece di 16 e ha stilato una classifica dei 28, facendo pari a cento la capacità d’innovazione della Ue nel 2011. La Svezia finisce in testa, a 147,7, seguita da Finlandia (145,9), Danimarca (140,9), Olanda (135): i quattro Paesi del Nord sono definiti Innovation Leader. C’è poi il gruppo dei Forti Innovatori, tra i quali Regno Unito (127,8), Germania (126,9), Francia (111). L’Italia è nel blocco degli Innovatori Moderati, a 84,9 punti, in miglioramento del 10,9% rispetto al 2011 ma con ritardi, tra i molti, nell’istruzione superiore, nella finanza e nella capacità di collaborazione tra imprese. I Modest Innovator sono Bulgaria (48,7) e Romania (34,1). Si tratta di classifiche discutibili, dipendenti dai criteri scelti. E le evidenze empiriche, ultima la Libra di Facebook, possono sollevare scetticismo sulla migliore capacità innovativa della Ue rispetto agli Usa. Probabilmente, però, sono indicative di tendenze. Saranno poi i mercati a dire chi sa innovare davvero.