Fonte: La Stampa
L’Eurotower: «L’Italia pesa sul peggioramento del debito europeo»
La Bce ha pubblicato il suo consueto bollettino economico mensile. Ecco in sintesi i punti principali:
Sul debito europeo pesa l’Italia
«Le prospettive relative al disavanzo delle amministrazioni pubbliche dell’area dell’euro per i prossimi due anni sono peggiorate» e «il più elevato disavanzo è in parte il risultato di un notevole peggioramento del saldo di bilancio previsto in Italia, in seguito all’espansione fiscale inserita nei documenti programmatici di bilancio che violerebbe gli impegni presi nell’ambito del Patto di stabilità e crescita».
Preoccupati dalla deviazione italiana al Patto di stabilità
«È necessario proseguire gli sforzi di risanamento delle finanze pubbliche nel pieno rispetto del Patto di stabilità e crescita» ed «è particolarmente preoccupante la circostanza che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti si riscontri in Italia, un paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato». Eurotower avverte che «il forte indebitamento» rende tali Stati «vulnerabili a eventuali futuri episodi di flessione economica o di instabilità dei mercati».
L’economia mondiale rallenta
«Pur continuando a evidenziare una buona tenuta, l’attività economica mondiale è divenuta più disomogenea e mostra segnali di moderazione della propria dinamica». Tra i fattori di rallentamento ci sono “la maturazione del ciclo economico mondiale, il venir meno del sostegno fornito dalle politiche nelle economie avanzate e l’impatto delle tensioni sui dazi tra Stati Uniti e Cina gravano sull’attività mondiale».
La conferma dallo stop al Qe
«Il Consiglio direttivo ha deciso di porre fine agli acquisti netti di attività a dicembre 2018, mantenendo invariati i tassi di riferimento della Bce e rafforzando le indicazioni prospettiche sui reinvestimenti». «Le indicazioni prospettiche del Consiglio direttivo sui tassi di interesse di riferimento della Bce, rafforzate dai reinvestimenti delle notevoli consistenze di attività acquistate, continuano a fornire il grado di accomodamento monetario necessario ad un aggiustamento durevole dell’inflazione verso l’obiettivo. In ogni caso, il Consiglio direttivo è pronto, ove opportuno, ad adeguare tutti i suoi strumenti per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello previsto».
Inflazione al rialzo
«In prospettiva, ci si attende che l’inflazione di fondo aumenti nel medio periodo, sostenuta dalle misure di politica monetaria della Bce, dal perdurare dell’espansione economica e dalla più vigorosa dinamica salariale». «Questa valutazione si riflette sostanzialmente anche nelle proiezioni macroeconomiche di dicembre formulate per l’area dell’euro dagli esperti dell’Eurosistema, che indicano un tasso annuo di inflazione misurato sullo Iapc dell’1,8 per cento nel 2018, dell’1,6 per cento nel 2019, dell’1,7 per cento nel 2020 e dell’1,8 per cento nel 2021. Rispetto all’esercizio condotto a settembre 2018 dagli esperti della Bce, le prospettive per l’inflazione misurata sullo Iapc sono state lievemente corrette al rialzo per il 2018 e al ribasso per il 2019. L’inflazione armonizzata al netto dei beni energetici e alimentari dovrebbe aumentare dall’1,0 per cento del 2018 all’1,4, 1,6 e 1,8, rispettivamente, nel 2019, 2020 e 2021».