19 Settembre 2024

Fonte: La Stampa

di Giordano Stabile

La situazione umanitaria preoccupa sempre di più Europa e Stati Uniti

Questa notte militanti palestinesi nel Sud del Libano hanno lanciato sei razzi rudimentali verso il confine israeliano. Gli ordigni non hanno raggiunto il territorio di Israele ma l’artiglieria ha sparato alcuni colpi verso il luogo del lancio. Le forze armate israeliane hanno escluso che dietro ci sia il gruppo sciita Hezbollah. Già alcune giorni fa palestinesi di un campo profughi vicino a Tiro avevano lanciato tre razzi, caduti però in mare. Il Partito di Dio sciita ha organizzato ieri una manifestazione di solidarietà con i palestinesi della “resistenza” a Beirut, ma non vuole essere coinvolto nel conflitto.
Sul fronte Sud Hamas ha lanciato ancora missili verso le città di confine, senza fare vittime né feriti. L’aviazione ha compiuto nuovi raid, ma meno intensi, contro tunnel e abitazioni dei militanti palestinesi. Scarseggiano gli obiettivi. All’inizio dell’operazione venivano uccisi quattro combattenti per ogni civile, adesso il rapporto è di uno a uno.
La situazione umanitaria preoccupa sempre di più Europa e Stati Uniti. Ieri sera il presidente Joe Biden ha chiamato il premier Benjamin Netanyahu, ha ribadito che “Israele ha diritto a difendersi”, ma ha anche insistito per una tregua al più presto. Le forze armate israeliane hanno detto stamane che gli attacchi andranno avanti “nelle prossime dodici ore”. Dopo non si sa.

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