9 Novembre 2024
lavoro immigrati

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Si tratta di 136mila ingressi nel 2023, 151mila nel 2024 e 165mila nel 2025. Altri 40mila ingressi nel 2022 per settore agricolo e turistico

La difficoltà a reperire lavoratori nell’agricoltura e nel turismo ha spinto il Governo ad approvare in occasione della riunione del Consiglio dei ministri un nuovo decreto flussi. Via libera a 452mila ingressi in tre anni.

Via libera a un Dpcm
Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”. È quanto si legge nel comunicato finale del Cdm. «Per il triennio 2023-2025 il Governo prevede complessivamente 452mila ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833mila unità», con 136mila ingressi nel 2023, 151mila nel 2024 e 165mila nel 2025.

Quota ad hoc per assistenza familiare e socio sanitaria
Estese le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti: insieme a elettricisti e idraulici, una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria. Aggiunti anche «lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca».
Si confermano, si legge nel comunicato, per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale i settori agricolo e turistico-alberghiero.

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Nell’ambito delle quote per l’agricoltura e per il turismo, si riservano specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Queste organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.

Altri 40mila ingressi nel 2022 per settore agricolo e turistico
Il Consiglio dei ministri ha approvato, «come consentito dalla legislazione vigente, un decreto flussi integrativo al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate». Nel «decreto integrativo si prevede una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso».

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