22 Novembre 2024

Fonte: Sol 24 Ore

di Eleonora Micheli e Enrico Miele

Sono andati bene i titoli tecnologici, dopo i numeri di Asml e Netflix. A Piazza Affari gettonate le St, in evidenza Unicredit e Leonardo. Spread in calo a 109 punti

Wall Street e le Borse europee hanno festeggiato l’insediamento alla Casa Bianca del presidente americano, Joe Biden, con vivaci rialzi. Gli indici americani S&P500 e Nasdaq hanno aggiornato nuovi record, dando sostegno anche alle piazze europee, che così hanno allungato il passo nel pomeriggio, mettendo in secondo piano le preoccupazioni per l’andamento della pandemia, che hanno imposto il prolungamento del lockdown fino a metà febbraio in Germania. Del resto gli investitori già fanno i conti con il piano di aiuti già annunciato da circa 1.900 miliardi di dollari. La vigilia, inoltre, Janet Yellen, scelta nella squadra di Joe Biden, ha indicato che sarà necessario «agire in grande».
Wall Street chiude a livelli record nel giorno di Joe Biden. Il Dow Jones sale dello 0,83% a 31.188,38 punti, il Nasdaq avanza dell’1,97% a 13.457,25 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,39% a 3.851,85 punti.
Milano ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,9%, beneficiando anche della fiducia relativa conquistata ieri dal premier, Giuseppe Conte. D’altra parte l’assenza di una maggioranza forte e coesa rende la situazione politica più incerta e fluida. Lo spread, ad ogni modo, dopo essere lievemente salito nel corso della seduta, ha chiuso in calo in area 109 punti. Sono stati gettonati i titoli tecnologici, dopo i numeri pubblicati da Asml e Netflix, e quelli del comparto auto. A Piazza Affari sono state gettonate le St e hanno contonuato a salire ancora le Stellantis.

Il settore tecnologico al top da 20 anni dopo i conti Asml e Netflix
Il settore tecnologico è stato gettonato in dalle prime battiute. In media i titoli del comparto si sono spinti al top da 20 anni, festeggiando le indicazioni fornite dal colosso olandese Asml e l’annuncio del numero dei nuovi abbonati di Netflix. Nel dettaglio Asml ha comunicato conti migliori delle attese nel quarto trimestre, con ricavi in crescita a 4,24 miliardi e un utile di 1,35 miliardi. Il dividendo complessivo è salito a 2,75 euro da 2,4. E’ inoltre stata superiore alle previsioni anche la guidance per il primo trimestre 2021, con un range di fatturato tra 3,9 e 4,1 miliardi. Per l’intero anno la società si aspetta una crescita a doppia cifra. «La notizia anticipa il forte aumento degli investimenti per i produttori di semiconduttori nel 2021, indice che a fronte di una domanda attesa in crescita l’offerta è limitata il che è positivo per il price-mix», hanno commentato gli analisti di Equita. Quanto a Netflix, il colosso Usa ha annunciato di avere superato i 200 milioni di abbonati, con un’aggiunta di 8,5 milioni di clienti nel quarto trimestre del 2020, e ha annunciato di essere “molto vicina” a essere stabilmente in free cash flow positivo. Il gruppo considererà anche la possibilità di un buyback.A Piazza Affari si sono distinte le Stmicroelectronics.

Bene Unicredit e Leonardo, premiata A2a nel giorno del piano
A Milano si sono inoltre distinte le Leonardo (+4,4%), le Unicredit (+4%) e le A2a (+3,4%), quest’ultime dopo avere illustrato il piano industriale al 2030. Piano che prevede investimenti per 16 miliardi di euro, dei quali 6 miliardi per l’economia circolare e 10 per la transizione energetica. Anche i numeri di bilancio sono previsti in crescita con un’Ebitda previsto a oltre 2,5 miliardi , più che raddoppiato rispetto al livello con cui si dovrebbe chiudere il 2020, ossia di 1,18 miliardi, e un utile netto in crescita di oltre l’8% medio annuo con un valore al 2030 superiore a 650 milioni dai 300 del 2020. I dividendi minimi sono attesi in crescita del 3% medio l’anno con quello sul 2020 pari ad almeno 8 centesimi per azione (dai precedenti 7,7 centesimi). Continua a guadagnare terreno anche Stellantis, dopo i rialzi delle precedenti due sedute, mentre gli ordini di acquisto premiano anche Poste Italiane che beneficia delle indicazioni sull’andamento dei pagamenti digitali: secondo quanto riportato dalla stampa, i volumi gestiti da Poste durante dicembre 2020 sono risultati in crescita del 40% annuo. Poste, inoltre, ha annunciato l’acqusizione del 51% di Sengi Express Limited, per rafforzare l’e-commerce Italia-Cina.

Pirelli sale nonostante dimissioni dg, debole Hera
Sono state ben comprate anche le Tim (+2,2%) dove si è aperta la delicata partita per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Pirelli ha guadagnato l’1,9% nel giorno del colpo di scena al vertice con Angelos Papadimitriou, direttore generale e co-Ceo dalla scorsa estate, e considerato l’erede di Marco Tronchetti Provera alla guida operativa del gruppo, che ha lasciato a sorpresa gli incarichi (con Tronchetti che deterrà ad interim la responsabilità della direzione generale co-Ceo). Sono invece andate male le Hera (-2%) e le Atlantia (-1,4%), quest’ultime nell’attesa di una nuova riunione del consiglio di amministrazione per fare il punto sul negoziato con Cdp-fondi per rilevare Autostrade. Fuori dal listino principale, infine, strappo per Italia Independent (+14,4%) all’indomani dell’ok a piano al 2024 che prevede il ritorno all’utile dal 2023.

Lusso e moda sotto i riflettori, con Richemont e Burberry
Le trimestrali oltre le attese e titoli in rialzo per il gruppo britannico di di Burberry e Richemont hanno spinto in alto non solamente le quotazioni dei due gruppi, ma di tutto il settore del lusso. Così a Milano Moncler ha guadagnato il 2,14%, In particolare il big elvetico del lusso, Richemont, proprietario di Cartier, Van Cleef & Arpels, Piaget, Vacheron & Constantin, Montblanc, Panerai, Dunhill e Chloe e anche di Yoox Net-a-Porter, ha annunciato a sorpresa una ripresa del fatturato nel terzo trimestre, con un rialzo dell’1% a 4,2 miliardi di euro. . Per Burberry invece le vendite sono scese nel trimestre terminato a dicembre a 688 milioni di sterline (-9%), ma la fiducia del gruppo nella ripresa post-pandemia ha fatto scattare gli acquisti sul mercato.

Euro-dollaro in lieve calo, sale il petrolio
Il cambio euro-dollaro si è lievemente indebolito a 1,209 (da 1,2110 ieri in chiusura). Gli investitori, intanto, si interrogano sugli effetti che potrebbe avere il pacchetto di stimoli all’economia Usa che sarà promosso dall’amministrazione Biden . Intanto, prosegue la rincorsa del greggio con il Wti sopra i 53 dollari, sostenuto dai forti tagli decisi dall’Arabia Saudita poche ore dopo l’ultimo meeting OPEC +.

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