16 Settembre 2024

Avdiivka è solo uno degli snodi chiave della guerra. Mosca ha ammassato decine di migliaia di soldati, Kiev è in cerca di rinforzi

Non cessa affatto la pressione russa contro le postazioni ucraine, specie sulla linea del fronte che corrisponde alle regioni occupate dalle truppe di Putin negli ultimi due anni. Catturata Avdiivka tre giorni fa, i russi premono ora in particolare su cinque zone del sudest ucraino contando sulla carenza di munizioni dei nemici e sul congelamento degli aiuti americani per Kiev.

Avdiivka
Ci sono voluti dieci anni, ma adesso la cittadina fortificata è in mano alle forze speciali russe. Gli ucraini, ormai semi-accerchiati e in previsione del ridispiegamento, già nell’ultimo mese avevano predisposto il nuovo sistema di trincee e postazioni per l’artiglieria che corre ad est delle posizioni appena perdute. Ma il problema non cambia. «I russi sparavano da 10 a 20 colpi di artiglieria per ognuno dei nostri. La loro superiorità aerea era evidente, tiravano bombe teleguidate con testate sino a 1.500 chili», ripetono i soldati incontrati qui nelle retrovie. Nulla prova che le nuove linee possano risolvere i problemi delle ultime settimane.

Bakhmut
Gli ucraini l’hanno perduta nel maggio 2023 dopo undici mesi di combattimenti. Oggi le loro postazioni fanno perno sul piccolo centro urbano di Chasiv Yar. Ma si stima che i russi abbiano concentrato oltre 60.000 uomini per tentare di riprendere l’offensiva. L’altra notte i loro missili da crociera hanno colpito le città vicine di Kramatorsk e Sloviansk, causando alcuni morti e feriti tra i civili, non viene rivelato se vi siano vittime militari. Già adesso crescono le difficoltà ucraine per mandare rinforzi e mantenere i collegamenti con le retrovie. Mancano truppe fresche e droni. Se dovessero venire prese le due città, Putin avrebbe ottenuto l’obiettivo della piena occupazione della regione orientale del Donbass.

Marinka
I russi l’hanno occupata nel mese scorso e adesso mirano ad accerchiare la zona urbana di Vulhedar, più a sud, con l’obiettivo di creare una loro testa di ponte nel settore strategico che fa da cerniera tra la regione del Donbass e quella di Zaporizhzhia. I russi mantengono circa 40.000 soldati a Mariupol, che potrebbero servire per rinforzare gli attacchi nel sud e distrarre gli ucraini, i quali comunque oggi sono a corto di truppe fresche e attendono la nuova legge sulla leva.

Kreminna
Lo stato maggiore a Mosca cerca la rivincita per i territori perduti al tempo della controffensiva ucraina nell’autunno 2022. Per adesso Kherson è fuori discussione: troppo complicato attraversare il Dnipro sotto il fuoco nemico. Ecco allora che le loro attenzioni si stanno concentrando sui battaglioni (circa 110.000 soldati) stanziati a Kreminna per cercare di riprendere Lyman, Kupiansk, Izyum e le zone a sud di Kharkiv.

Robotyne
Già il nome di questo piccolo villaggio a sudest di Zaporizhzhia è simbolo di sconfitta per gli ucraini. I loro comandi vi concentrarono le forze migliori per iniziare la tanto attesa controffensiva dell’estate scorsa. Ma persero decine di tank e centinaia di uomini nei campi minati e sotto gli attacchi dei droni: non andarono oltre una quindicina di chilometri. Adesso i russi stanno riprendendo la piccola enclave e minacciano di puntare su Zaporizhzhia.

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