Urne aperte fino alle 15 di lunedì
13:16 – 8 Novembre – Zangrillo: «L’astensionismo è un campanello di allarme»
La scarsissima affluenza alle urne, registrata in Umbria ed Emilia, così come il mese scorso in Liguria, «è un campanello d’allarme che la politica deve saper cogliere». Lo dice il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine di un evento a Genova. «Se abbiamo tanti cittadini che non partecipano al momento clou della vita politica, perché l’unico momento in cui un cittadino effettivamente ha la possibilità di incidere è quando va a dare il suo voto – sottolinea – significa che c’è un disinteresse verso verso la politica. Noi dobbiamo ritornare a fare politica nel senso nobile del termine, che significa saper dialogare e saper ascoltare». Per Zangrillo questo è «uno degli impegni, una delle responsabilità e dei doveri che deve avere un politico. Anche nel mio ruolo di ministro – rileva – mi occupo moltissimo dei dei territori. Cerco di essere il più possibile a contatto con le amministrazioni territoriali, proprio perché se vogliamo fare una politica giusta, dobbiamo essere capaci di ascoltare le istanze dei territori. Poi, alla fine, quello che devono fare i ministeri centrali è proporre delle soluzioni per i cittadini e per le imprese, ma l’unico modo per farlo è quello di essere capaci di dialogare e di ascoltare». Secondo il ministro, «oggi probabilmente abbiamo un po’ perso questa capacità e cittadini ci stanno dicendo che sono sempre meno interessati a quello che raccontiamo loro. Quindi, occorre ritornare a dialogare con i cittadini».
13:08 – 18 Novembre – Furto nella sede del comitato elettorale di Stefania Proietti a Perugia
Un furto è stato compiuto a Perugia nella sede del comitato elettorale di Stefania Proietti, candidata presidente della Regione Umbria per il centrosinistra. Sottratti un televisore, un computer e altri oggetti. Il furto sarebbe stato compiuto nella notte ed è stato scoperto dallo staff di Proietti. È stata subito sporta denuncia ai carabinieri intervenuti con il personale della compagnia di Perugia e quelli investigazioni scientifiche. I rilievi sono ancora in corso.
13:04 – 18 Novembre – Regionali, domani conferenza stampa di Renzi in Senato per commentare i risultati
Domani, martedì 19 novembre, alle ore 11 presso la sala Nassiriya del Senato Matteo Renzi terrà una conferenza stampa per commentare l’esito delle elezioni regionali. Con l’occasione, presenterà e invierà in diretta l’enews numero 1000, completamente rinnovata. Si legge in una nota di Iv.
13:02 – 18 Novembre – Calenda: «I dati sull’affluenza confermano l’esigenza di un solo Election Day»
«I dati di affluenza al voto provvisori di Emilia Romagna e Umbria confermano l’esigenza di stabilire un solo Election Day annuale nazionale per tutte le elezioni amministrative e per i referendum. È una proposta che porteremo in Parlamento nei prossimi giorni». Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.
12:55 – 18 Novembre – In Umbria ed Emilia Romagna seggi aperti fino alle 15
In Emilia-Romagna e Umbria, dove i cittadini sono chiamati al voto per l’elezione del presidente di Regione e del consiglio regionale, riapertura dei seggi dalle 7 alle 15 dopo che le urne sono rimaste aperte ieri dalle 7 alle 23. In Emilia-Romagna sono circa 3,6 milioni le persone chiamate al voto, mentre in Umbria sono poco più di 700mila. Lo scrutinio inizierà subito dopo la fine delle operazioni di voto. Alle 23 nelle due Regioni ha votato poco più di un terzo degli elettori rispetto alla stessa ora delle Regionali del 2020, quando tuttavia si votava in un giorno solo.
12:50 – 18 Novembre – Emilia-Romagna, proseguono gli appelli al voto
Anche Matteo Montanari, sindaco di Medicina (Bologna), ha invitato gli elettori a recarsi alle urne: «Ieri sera alle ore 23 a Medicina per le elezioni regionali aveva votato il 39% degli aventi diritto. C’è ancora tempo! I seggi sono aperti fino alle ore 15 di oggi. Grazie a tutte le persone impegnate nelle operazioni di voto e ai dipendenti comunali. Buon voto a tutti e forza Emilia-Romagna!» ha scritto sui social.
11:59 – 18 Novembre – San Lazzaro, 200 identificati al rave «astensionista»
I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena (Bologna) hanno identificato oltre 200 persone che hanno partecipato a un rave party organizzato abusivamente, lo scorso fine settimana, in un edificio in disuso nella zona industriale adiacente alla via Emilia. L’evento era stato sponsorizzato sui social network con lo slogan «Bologna: diserta le urne, scegli Taz».
11:52 – 18 Novembre – Elly Schlein ha votato a Bologna
La segretaria del Pd Elly Schlein ha votato questa mattina a Bologna per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna. Schlein si è presentata al suo seggio alla scuola primaria Ercolani, in centro, poco dopo le 11.30 e non ha
rilasciato dichiarazioni ai giornalisti presenti. Poco prima di entrare in cabina, un rapido scambio con gli scrutatori: «Speriamo che stavolta non si rompa la punta, come per le elezioni Europee», le ha detto il presidente di seggio consegnandole matita e scheda.
11:43 – 18 Novembre – Il prossimo dato sull’affluenza alle 15
Nella giornata di oggi il dato sull’affluenza verrà comunicato alle 15, quando chiuderanno i seggi. Subito dopo, sia in Umbria che in Emilia-Romagna, inizierà lo scrutinio.
Spinta violentemente contro il cancello della scuola primaria dove stava andando a votare per le regionali e colpita da una donna che poi si è allontanata. Elisa Sabbatini, sindaca di Castel Ritaldi rieletta a giugno per una lista civica di centrodestra, ha riportato contusioni a spalla e sterno, giudicate guaribili in 7 giorni. L’episodio risale al tardo pomeriggio di ieri. «Mi ero fermata al cancello della scuola per parlare con alcune persone prima di entrare al seggio, quando questa donna, per uscire, si è fatta largo dandomi una spallata, poi se n’è andata dicendo qualcosa che non ho capito». L’episodio è avvenuto di fronte a diversi testimoni. Sabbatini, dopo la botta, pur dolorante è andata a votare, quindi la visita al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto. In mattinata la denuncia ai Carabinieri. «Sto bene, ho sette vite come i gatti. Si va avanti» ha aggiunto Sabbatini al telefono.
11:12 – Emilia-Romagna, l’invito al voto di de Pascale
«Grazie per i tantissimi messaggi di affetto che mi state inviando! Vi ricordo che si può votare anche oggi». L’ha scritto su Instagram Michele de Pascale, candidato governatore per il centrosinistra alle regionali in Emilia-Romagna.
10:32 – 18 Novembre – Chi è Stefano Bandecchi, «lo Scajola dell’Umbria»
Nelle elezioni regionali in Umbria Stefano Bandecchi, che quando si candidò a sindaco di Terni nel 2023corse da solo con Alternativa Popolare e diverse liste civiche, in opposizione non solo al centrosinistra ma anche all’allora coalizione di centrodestra che sosteneva il candidato Orlando Maselli, vincendo con largo consenso, stavolta va a braccetto con il centrodestra della candidata Donatella Tesei, presidente uscente della Regione, leghista e sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati e ovviamente Lega.
Alla Tesei, la candidata del centrosinistra Stefania Proietti, sindaca uscente di Assisi, spera di strappare la sedia di governatrice. Il passaggio da avversario ad alleato del centrodestra fatto da Bandecchi – che con la destra ci ha litigato spesso in consiglio comunale, protagonista in particolare di vere e proprie risse contro consiglieri di Fratelli d’Italia già nel 2023, poi anche all’inizio di quest’anno – risale alla scorsa estate.
Dopo aver praticamente chiesto senza troppe cerimonie alla Tesei di farsi da parte per consentire al centrodestra di candidare lui a governatore, forse anche per gli esigui risultati ottenuti alle europee da Alternativa popolare, ha cambiato idea ed è stato accolto a braccia apertedai partiti che la sostengono, compreso FdI.
10:29 – 18 Novembre – Emilia-Romagna, gli appelli al voto dei sindaci
Votare è «un gesto d’amore per Bologna e l’Emilia-Romagna», ha detto ieri Matteo Lepore, sindaco di Bologna. Un altro esponente dem, Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi: «Esprimere il proprio voto è un diritto ma anche un dovere. Un dovere fondamentale in una democrazia sana»
10:25 – 18 Novembre – L’allarme di Prodi per il calo dell’affluenza
«Ormai è da anni che in tutto il mondo democratico» con l’affluenza alle urne «si cala, si cala, si cala, dopodiché si va a finir male, e si vede già che vanno a finir male tante cose». È il commento rilasciato ieri da Romano Prodi: l’ex premier ha votato per le regionali in Emilia-Romagna a Bologna, al liceo Galvani.
09:28 – Calenda: «Proposta per un unico Election day annuale»
«I dati di affluenza al voto provvisori di Emilia Romagna e Umbria confermano l’esigenza di stabilire un solo Election Day annuale nazionale per tutte le elezioni amministrative e per i referendum. È una proposta che
porteremo in Parlamento nei prossimi giorni». Lo annuncia su X
il leader di Azione Carlo Calenda.
08:09 – Emilia-Romagna, il rave e l’invito all’astensione
(di Federica Nannetti) «Bologna: diserta le urne, scegli Taz». È con questo slogan che alcune centinaia di persone si sono date appuntamento, a partire da sabato, in via Remigia alla Cicogna di San Lazzaro, Bologna. Un’occupazione che dovrebbe terminare in giornata ma che con striscioni e slogan è stata architettata proprio per invitare a disertare le urne. «Abbiamo aperto un edificio industriale abbandonato per tutti coloro che questo fine settimana alla delega e alle urne preferiranno un weekend di autogesione e libertà» hanno spiegato gli organizzatori.
07:46 – 18 Novembre – L’affluenza nei comuni dell’Umbria
In Umbria, alle 23 di ieri, ha votato il 37,7% degli aventi diritto, in calo rispetto al 64,7% del 2019 (quando si votò un solo giorno). In provincia di Perugia ha votato il 38.4% (nel 2019 era il 65%), in provincia di Terni il 35,9% (63,7%). Più alta la partecipazione nel comune di Perugia, dove l’affluenza si è attestata al 40,6%, più bassa a Terni, 33,6%. Fra gli altri comuni: Assisi al 41,8%, Foligno al 37,5%, Gubbio al 33,4%, Spoleto al 33,6%.
07:38 – Emilia-Romagna, perché così pochi alle urne? L’analisi
(di Olivio Romanini) Anche se non possiamo raffrontare il dato dell’astensione di queste elezioni regionali (dove si vota su due giorni) con quello delle ultime elezioni dove si votava in una giornata unica, la tendenza è chiara e inequivocabile e difficilmente la giornata di oggi servirà a raddrizzare le cose. Le motivazioni che spingono le persone a disertare le urne sono sempre complesse. Soprattutto si sommano elementi diversi, non tutti dello stesso segno. Ad esempio nella drammatica astensione del 2014 quando votò solo il 37% degli elettori (qualcuno parlò di sciopero dei votanti) influì certamente la rabbia per l’inchiesta sulle spese pazze in Regione ma anche paradossalmente il fatto che la vittoria di Stefano Bonaccini fosse scontata. L’opposizione, come era accaduto altre volte, non fu in grado di rendere la partita contendibile.
Quattro anni fa la partecipazione fu dignitosa proprio per il motivo opposto e cioè perché la partita era aperta, anche se il centrodestra sbagliò candidato e campagna elettorale (suonare a Salvini) e alla fine perse.
Questa volta i due candidati ce l’hanno messa tutta, difficile rimproverare loro qualcosa. Hanno fatto una campagna elettorale pancia a terra, sui temi concreti che certo non ha scaldato o non ha dato l’impressione di essere una sfida punto a punto. La rabbia per l’alluvione non ha certo influito negativamente sulla partecipazione, semmai è avvenuto il contrario. E dunque che è successo? Probabilmente tante cose insieme.
L’idea che stavolta non c’era un fortino da difendere dall’assalto di Salvini, la consapevolezza che il risultato forse non era in discussione, una certa distanza dai partiti sempre più capaci di rappresentare le istanze populiste e sempre più lontani da quella maggioranza silenziosa trasversale che diserta le urne perché non rappresentata.
07:35 – 18 Novembre – Emilia-Romagna, l’affluenza più alta a Bologna e Ravenna
Ci sono ancora otto ore per andare a votare e cambiare le percentuali bassissime di affluenza registrate ieri in Emilia-Romagna. La partecipazione, bandiera e anima di questa terra, sembra smarrita.
Ieri alle 19 aveva votato solo il 31,03% degli aventi diritto, contro il 58,82% delle precedenti elezioni. Mentre alle 23 la percentuale si attestava al 35,76% (contro il 67,67%). È vero che nel 2020 si votava in un’unica giornata, mentre questa volta ci si può recare alle urne anche oggi, fino alle 15, ma i numeri farebbero presagire un crollo dell’affluenza.
Bologna con il 40,56% e Ravenna con il 38,5% sono le due province dove si è votato di più e si conferma il trend già osservato in mattinata di un’affluenza molto sostenuta nelle zone alluvionate. La provincia dove si è votato meno è invece quella di Rimini (30,17%). Decisamente sopra la media però l’affluenza nel Comune di Bologna (40,56%) superiore di circa cinque punti rispetto alle comunali del 2021 che ebbero la stessa scansione temporale.
Eppure c’è stato un tempo in cui in Emilia-Romagna votava il 96,62% degli aventi diritto. Correva l’anno 1975.Un altro mondo. In quello di oggi, il candidato favorito, Michele de Pascale, prima di chiudersi nel silenzio della vigilia aveva fissato al 50% la soglia minima di tranquillità, «sebbene non si tratti di una percentuale edificante» aveva detto nella notte di piazza Santo Stefano.
07:28 – La partita dei leader: cosa si giocano nelle regionali
Per il Campo largo potrebbe essere il terremoto finale. Per il centrodestra, invece, sarà un’ulteriore bussola per iniziare a disegnare la strategia in vista del 2025, quando si voterà in 6 regioni. È questa, in sintesi, la posta in gioco per i leader, con gli occhi puntati sui risultati in Emilia-Romagna e Umbria. La rilevanza di questa doppia tornata non è così alta come le ultime elezioni in Liguria, ma l’interesse è comunque forte.
Qui il centrodestra è riuscito a rivincere nonostante la bufera giudiziaria che ha costretto alle dimissioni il governatore Giovanni Toti, mentre l’attenzione di molti era rivolta al Campo largo, che ha perso d’un soffio dopo il veto posto dal M5S, culminato con l’esclusione di Renzi e dell’area moderata. In Emilia-Romagna, il centrosinistra parte più che favorito. Mentre in Umbria, Pd e 5 Stelle (con i renziani inclusi in una lista civica pro Stefania Proietti) sperano in un colpo di coda per bloccare il bis della leghista Donatella Tesei.
07:02 – Urne riaperte in Umbria ed Emilia-Romagna
Hanno riaperto stamane alle 7 i seggi per le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Umbria per il secondo giorno di votazioni. Si può votare dalle 7 alle 15. Subito dopo avrà inizio lo scrutinio. Per questo turno elettorale le sezioni sono 4.529 per l’Emilia Romagna in un totale di 330 Comuni e mille sezioni per l’Umbria suddivise in 92 Comuni. In totale gli elettori chiamati al voto nelle due Regioni sono quasi 4,3 milioni.
19:13< – 17 Novembre – L’affluenza alle 23
I dati sull’affluenza dicono che, alle 23, alle Regionali ha votato il 36% degli aventi diritto.
Nel dettaglio: in Emilia-Romagna il 35,7% e in Umbria il 37,8%.