Fonte: Corriere della Sera

di Ernesto Galli della Loggia

Frange violente esistono in ogni società ed è ad esse bisogna porre attenzione, non già alle frasi o ai gesti più o meno sciocchi di qualche politico avventuroso


«Come prova l’attentato di Halle la Germania è a un passo dal fascismo, anzi dal nazismo». Nessuna persona appena ragionevole, immagino, prenderebbe per buona una simile affermazione. Cosi come a nessuna persona ragionevole verrebbe mai in mente di dire che quanto accaduto nella città tedesca è la logica conseguenza di un clima generale la cui causa ultima andrebbe individuata nella politica della cancelliera Merkel.
Invece proprio cose simili si sono lette qui in Italia fino a poche settimane fa sui giornali e in mille appelli e dichiarazioni ogni volta che da noi si verificava qualche caso (per fortuna assai meno letale) di aggressione razzista o qualche gesto di teppismo fascista. Ogni volta la responsabilità veniva da molti fatta risalire per l’appunto al governo in carica (indipendentemente quasi dal suo colore), a questo o quel suo atto o parola. Sempre regolarmente adducendo l’effetto del «clima», dell’«atmosfera», che in tal modo gli atti o le parole di cui sopra avrebbero contribuito a creare, favorendo così la violenza in questione.
Ciò non vuol dire che chi governa non debba stare attento a quello che fa o che dice. Non vuol dire, ad esempio, che da ministro degli Interni Matteo Salvini non abbia rappresentato un caso da manuale di insulsi toni minacciosi, di una propensione a fare il matamoro che alla fine gli si è giustamente rivoltata contro. Vuol dire piuttosto che ancora una volta dalle debolezze e dalle paure d’Europa stanno rinascendo il razzismo e l’antisemitismo, il disprezzo per la democrazia. Che frange violente sempre esistenti in ogni società sono pronte a sfruttare tali sentimenti per farsi spazio e acquistare consenso. E che dunque è su quelle debolezze e paure che bisogna agire, ad esse bisogna porre attenzione, non già alle frasi o ai gesti più o meno sciocchi, che lasciano il tempo che trovano, di qualche politico avventuroso.

A.N.D.E.
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.